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Green Via Manfredonia, km 3,3

Il mercatino dell'usato Emmaus, dove lo scarto diventa risorsa

Si porta il proprio oggetto che si intende vendere e assieme al personale si decide un prezzo che per una parte spetterà alla cooperativa

Il Mercatino della cooperativa Emmaus avrà poche regole: si porta il proprio oggetto che si intende vendere e assieme al personale addetto si decide un prezzo che per una parte spetterà alla cooperativa stessa.

I beni resteranno 30 giorni in esposizione per poi essere proposti ad un prezzo dimezzato. Se neanche così vengono acquistati, saranno oggetto di un calo progressivo del prezzo. Il proprietario dei beni posti in vendita può riprendersi la merce consegnata in caso di ripensamento oppure cederlo alla cooperativa. In questo caso saranno attivate modalità per la gestione dei rifiuti in maniera differenziata.

Al via, da oggi, dunque, il Mercatino del Riuso di Emmaus, allestito e inaugurato, questa mattina, negli spazi della Masseria Siniscalco in via Manfredonia km 3,3, alla presenza delle istituzioni locali e di un folto numero di partecipanti.

L'iniziativa rientra nell’ambito del progetto della cooperativa Emmaus “Da rifiuto a risorsa” sponsorizzato, con un co-finanziamento di 250mila euro (per la ristrutturazione della masseria e l'avvio di questa nuova esaltante esperienza) dalla Fondazione con Il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2012 “Verso rifiuti zero”.

Durante la presentazione, Massimo D'Amico, coordinatore del progetto, ha spiegato che lo stesso "nasce da un'analisi effettuata da Emmaus su quelle che sono le esigenze del territorio. Abbiamo poi scoperto che esisteva questo bando conforme alle conclusioni tratte dalla nostra analisi e vi abbiamo aderito, vincendolo.

Il progetto - ha continuato D'Amico - si divide in più fasi, partendo appunto dalla ristrutturazione della masseria e dal suo mercatino per poi continuare con eventi e incontri nelle scuole per sensibilizzare al tema e con il 'libero scambio' degli oggetti che in futuro avverrà anche nelle principali piazze della città capoluogo e del comune di Lucera".

Si tratta di una "questione culturale, incline alla sostenibilità", quella della riduzione del 'rifiuto' attraverso la sua valorizzazione. Un concetto su cui si sono fondati gli interventi di Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud e di don Michele De Paolis, fondatore e guida spirituale della comunità Emmaus.

Quest'idea cardine coincide con la motivazione che ha spinto la Fondazione con il Sud a co-finanziare il progetto della Fondazione Siniscalco-Ceci-Emmaus: "Abbiamo bandito questi finanziamenti - ha spiegato Borgomeo - perché la mission del nostro organismo è lo sviluppo della coesione sociale. Per perseguire questo obiettivo abbiamo compreso che è essenziale valorizzare i beni comuni, e, per noi, tra essi rientra il 'rifiuto'.

Alla base del concept 'rifiuto come bene comune' c'è dunque la cultura dell'educazione alla minore produzione dello 'scarto' e quella del riuso, la stessa che permetteva ai nostri genitori e ai nostri nonni di produrre una quantità di immondizia di molto inferiore a quella che produciamo noi oggi. Ecco perché l'idea di una masseria adibita a tempio del riuso ha meritato di vincere il bando e di ricevere i nostri finanziamenti.

Abbiamo premiato, inoltre, un territorio già  molto bene avviato a questi temi, grazie all'operato della Fondazione Siniscalco-Ceci-Emmaus, Si tratta, ripeto, di una questione culturale: sarà importante, dunque, il coinvolgimento delle scuole all'interno del progetto. Ora, però, passata la giornata di festa di quest'inaugurazione dobbiamo guardare al futuro e pensare a portare a casa il risultato, a concretizzare gli obiettivi che ci si è posti".

Cogliendo la palla al balzo, allora, Michele Gravina, membro del consiglio di amministrazione della fondazione Siniscalco-Ceci-Emmaus, durante la presentazione, ha invitato Borgomeo a ritornare in futuro in masseria per constatare con mano la vita del mercatino. 

Per don Michele "lo stile 'usa e getta' non rispetta le cose e le persone. In tempi di crisi come questi l'iniziativa della nostra comunità ci ridà il senso dell'austerity di cui abbiamo bisogno". Un monito, poi, a conclusione del suo intervento: "Meno ci riempiamo di cose, più ci riempiremo di relazioni umane".

"Cultura del riuso" è anche "cultura della bellezza", la stessa che, per l'assessora alla pubblica istruzione del Comune di Foggia (partner dell'iniziativa), Carla Calabrese, "salverà il mondo", citando Dostoevskij. A farle da eco l'assessore ai servizi alla Persona del Comune di Lucera, Federica Triggiani (altro sponsor istituzionale del progetto): "Sono un'appassionata di mercatini del riuso e invito tutti a frequentarli perché abbattono i costi dell'intera comunità e ci aiutano a riacquistare i valori di un tempo che si stanno gradualmente perdendo nella società odierna".

Un progetto, dunque, di grossa valenza, non solo culturale ma anche tecnica. A testimoniarlo il direttore generale di Amiu Puglia, Antonio Di Biase, tra i massimi esperti di gestione del rifiuto. Nel suo intervento Di Biase ha sottolineato quanto iniziative come queste contribuiscano a "drenare", a costo e impatto zero, il rifiuto dal canonico ciclo di smaltimento.

Per Di Biase "il progetto è destinato ad avere anche a Foggia un enorme successo. Gli esempi in tal senso esistono già a Bari dove i mercatini del riuso delle 4 cooperative con cui Amiu già lavora da tempo hanno registrato il 95 percento di vendita, contribuendo ad alleggerire le strade e le discariche da oggetti che, diventati inutili per qualcuno, possono invece riacquistare nuova vita nelle mani di altri. Ecco perché Amiu Puglia - ha concluso Di Biase - riconoscendo il valore dell'iniziativa in termini di riduzione e riciclo dei 'rifiuti', contribuirà a pubblicizzare il calendario di eventi e mercatini di piazza che la comunità Emmaus  proporrà nei prossimi mesi alla città di Foggia".

A conclusione dei lavori, la parola è andata all'euro-parlamentare Elena Gentile, importante madrina istituzionale, legata, di più, da un intenso sentimento di affetto nei confronti di Emmaus e  di ciò che essa rappresenta. La Gentile ha parlato di un "Sud delle buone prassi, capace di ripartire, ribaltando una ancora troppo presente questione meridionale, proprio da Foggia e dagli esempi virtuosi che essa sa fornire. Esempi che possono diventare modelli da valorizzare anche a Bruxelles, dove mi sono battuta - ha sottolineato l'europarlamentare - perché venisse istituita la Commissione parlamentare per l'Economia Sociale. Attraverso questo organismo - ha concluso la Gentile - porterò con passione e determinazione in Europa le istanze e i progetti virtuosi del territorio di Capitanata, affinché ricevano il giusto sostegno per andare avanti con profitto".

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