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La Goletta dei Laghi fa tappa sul Gargano, monitorato il Lago di Varano: 'nei limiti' l'inquinamento da microplastiche

La Goletta dei Laghi è sbarcata per la prima volta in 14 anni in Puglia per monitorare le acque del bacino lacustre del Varano. Presentati inoltre i risultati del monitoraggio dell’ultima tappa della campagna di Legambiente

Nelle giornate del 2 e 3 agosto la Goletta dei Laghi è approdata per la prima volta in quattordici anni in Puglia, per monitorare le acque del bacino lacustre del Varano.

Da 14 anni la Goletta dei Laghi rileva le principali fonti di criticità per gli ecosistemi lacustri: gli scarichi non depurati e inquinanti, la cementificazione delle coste, la captazione delle acque, l’incuria e l’emergenza rifiuti, in particolare l’invasione della plastica, che non riguarda soltanto mari e oceani, ma anche fiumi e laghi.

Il passaggio della campagna di Legambiente nel foggiano non è stata solo l’occasione per ricavare utili indicatori per lo stato di salute del lago, in particolare per quanto riguarda la presenza di microplastiche in acqua, ma fa anche parte di un progetto più ampio che ha l’obiettivo di lavorare con le persone che vivono il territorio per tutelare il bacino. Il lavoro dei tecnici si è concentrato principalmente su due fronti di indagine: quello delle microplastiche in acqua e quello dell'inquinamento microbiologico.

Nella conferenza stampa del 03 agosto sono stati presenti Simone Nuglio, responsabile di Goletta dei Laghi, Claudio Costanzucci, sindaco di Cagnano Varano, e Roberto Regina, biologo di Goletta dei Laghi.

Il monitoraggio relativo alle microplastiche

“Il passaggio della Goletta dei Laghi sul nostro territorio – afferma Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – è un ulteriore passo in avanti nel percorso che da tempo stiamo portando avanti per rendere la regione più consapevole sul problema legato alle plastiche e, in questo caso particolare, degli effetti connessi alla presenza delle microparticelle di plastica nella laguna del Varano.”

“Quello del lago di Varano è un territorio di gran pregio – prosegue Tarantini - importante presidio di biodiversità che ricade nell’area del Parco del Gargano e che è interessato da una consistente attività di pesca e di itticoltura.”

“Questo primo monitoraggio - conclude Tarantini - sarà molto utile per identificare le modalità con le quali le tradizionali attività dei pescatori potranno essere rese più compatibili con l’ambiente circostante, per poterlo preservare per le generazioni future ma anche per poter individuare ulteriori fronti di sviluppo legati al turismo di settore, con grande attenzione alla destagionalizzazione di questa importante fonte economica.”

“Abbiamo fortemente voluto la Goletta dei Laghi sulla nostra laguna – afferma Claudio Costanzucci, sindaco di Cagnano Varano –  anche perché, oltre alle azioni di monitoraggio scientifico, sono in atto una serie di interventi volti a riqualificare e rilanciare l’area di Varano.”

“In particolare dopo 18 anni – continua Costanzucci - grazie al contratto di sviluppo, che consiste in una parte dei fondi ricevuti dal governo centrale per la capitanata, è stata effettuata una pulizia straordinaria delle sponde del lago nell’area di competenza di Cagnano Varano.”

“Inoltre - conclude Costanzucci - è già stato approvato, grazie a un finanziamento di 4,5 milioni di euro da parte del Ministero dell’Ambiente, il progetto per la realizzazione di una pista ciclabile che dovrebbe attraversare tutto l’istmo, collegando così terraferma e mare al resto del territorio lacuale, ponendo così le basi per una fruizione ricreativa e turistica del lago in chiave sostenibile”

 I dettagli delle analisi microbiologiche sul Lago di Varano

Quello di Legambiente è un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un'istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni.

Nelle analisi della Goletta dei Laghi vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi, punti spesso segnalati dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica di origine fecale, dovuta all’insufficiente depurazione che, attraverso scarichi e corsi d’acqua, arriva nel lago.

Il punto monitorato all’interno del bacino lacustre rientra nel territorio del comune di Cagnano Varano, in particolare nella località Bagno/Le Taverne presso la foce del canale; questo è risultato, secondo i parametri di Goletta dei Laghi, entro i limiti.

Legambiente Puglia è da tempo promotrice di vari progetti pilota, tra cui quello a Molfetta (Ba), mirati a testare la pratica del fishing for litter, per permettere alle marinerie di riportare a terra i rifiuti raccolti durante la navigazione senza incorrere in sanzioni. Il progetto Molfetta fishing for litter, partito a novembre 2018 con il coinvolgimento di 9 imbarcazioni e 36 addetti, ha permesso di raccogliere 1.200 kg di rifiuti. Recente inoltre l’accordo operativo tra Regione Puglia, Corepla, Ager, Arpa Puglia e Autorità Portuale del Mare Adriatico Meridionale, per la realizzazione del progetto Puglia Fishing For Litter che vede il supporto di Legambiente Puglia nelle attività di sensibilizzazione sul tema del marine litter, un progetto partito negli ultimi giorni anche a Barletta (Bt).

Diverse le novità della Goletta dei Laghi quest'anno, tra cui l'analisi della presenza di microplastiche fino a 50 metri di profondità, e la ricerca di comunità microbiche sulle microplastiche rinvenute – la cosiddetta plastisfera, potenziale veicolo di elementi patogeni dannosi per l'ecosistema e per l'uomo – grazie alla collaborazione con l'Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche (Irsa-Cnr).

Per l'edizione 2019 partner della Goletta dei Laghi sono il CONOU (Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati) e l'azienda chimica Novamont.

Da oltre 35 anni il CONOU è il punto di riferimento italiano per la raccolta e l'avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. L'olio usato – che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – è un rifiuto pericoloso per la salute e per l'ambiente che, se smaltito indiscriminatamente, può determinare gravi effetti inquinanti. Negli anni di attività il CONOU ha raccolto 6 milioni di tonnellate di olio usato, avviandone a rigenerazione 5,3 milioni e consentendo la produzione di 3 milioni di tonnellate di olio rigenerato e un risparmio sulle importazioni di petrolio di circa 3 miliardi di euro, ponendo così l’Italia in vetta al settore a livello europeo.

Novamont è un'azienda che porta avanti l’ambizioso progetto di integrare chimica, ambiente e agricoltura. Prodotto di punta di Novamont è il Mater-Bi, la versatile e innovativa bioplastica con cui si realizzano soluzioni biodegradabili e compostabili che si incontrano nella vita di tutti i giorni.

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