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Giovedì, 25 Aprile 2024
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No all’impianto di compostaggio, il CO.T.A.SS. diffida Miglio: “Potenziali pericoli per ambiente e salute pubblica”

Dal Comitato di Tutela Ambientale San Severo arriva il parere contrario alla realizzazione dell’impianto: l’Amministrazione Miglio ha ignorato qualsiasi buon senso, incurante della pianificazione regionale, di non avere una programmazione provinciale, di non avere una pianificazione comunale”

Il Comitato CO.T.A.SS. Comitato di Tutela Ambientale San Severo informa la cittadinanza che, dopo aver preso atto del rilascio dell’autorizzazione alla ditta Sagedil a realizzare nel sito ex Safab un impianto di compostaggio di dimensioni sproporzionate, rispetto a quello previsto nel Documento di armonizzazione dei Piani d’Ambito per la Gestione dei RU in Provincia di Foggia, esprime assoluta contrarietà alla realizzazione di detto impianto per le preoccupazioni che genera nella popolazione in ordine ai possibili effetti negativi sull'ambiente, sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante.

In proposito a quanto innanzi rappresentato il Comitato ha diffidato il Sindaco, nella Sua veste di autorità sanitaria locale e di Tutore della conformità urbanistica, affinché, in ossequio all’art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall’art. 3ter del D. L.vo n. 152/2006 – proprio al fine di scongiurare potenziali pericoli per la salute pubblica ed per l’ambiente, assuma ogni misura volta ad evitare che sia realizzato l’impianto di compostaggio in contrada Ratino.

“Altre diffide verranno inoltrare alla Provincia e Regione per le rispettive competenze, non da ultima quella di procedere, con urgenza, alle analisi ambientali sui siti di via Foggia oggetto di sequestro da parte della Magistratura. Il sito prescelto per la realizzazione dell’impianto è ubicato in una zona che per effetto dei cambiamenti climatici da alcuni anni risulta, in una progressione quantitativa crescente, costantemente allagata durante la stagione invernale e nei periodi dell’anno caratterizzati da eventi piovosi. Non essendo ad oggi stata intrapresa alcuna misura di mitigazione di detti cambiamenti climatici e registrando crescenti fenomeni devastanti di tipo meteorologico, desta preoccupazione la realizzazione di un impianto del genere avuto conto della impossibilità di determinare gli effetti attuali e futuri legati agli improvvisi e devastanti cambiamenti climatici”, precisano gli esponenti del Comitato.

La diffida invoca l’applicazione del Principio della precauzione, introdotto dal Trattato di Maastrict nel 1992 e poi ripreso nella Costituzione Europea e attualmente enunciato all'art. 191 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, perché i fenomeni legati ai cambiamenti climatici possono avere effetti potenzialmente pericolosi, non individuabili tramite valutazioni scientifiche e obiettive, e la valutazione non consente di determinare il rischio con sufficiente certezza.

“Di tanto si sarebbe dovuto tener conto nell’iter di approvazione del progetto e i decisori politici e i responsabili tecnici sia a livello comunale sia a livello provinciale avrebbero dovuto tenere una condotta prudente, condotta raccomandata quando ci si appresta ad adottare decisioni politiche ed economiche su questioni scientificamente controverse”, proseguono.

Il Comitato CO.T.A.SS. conclude: “Dai fatti si rileva che l’Amministrazione Miglio ha ignorato qualsiasi buon senso, incurante della pianificazione regionale, di non avere una programmazione provinciale, di non avere una pianificazione comunale, che peraltro avrebbe dovuto inserire nel PUG, ed è sfuggita persino a quanto dichiarato dalla stessa Provincia, ovvero, di dover dar luogo a conferenze, accordi e intese che non avrebbero potuto e non avrebbero dovuto essere momenti rituali. La Provincia, si legge nei comunicati ufficiali, avrebbe dovuto avere la capacità di trovare soluzioni concrete ai problemi specifici evidenziati nel PTCP e non riconducibili agli ambiti e ai settori di competenza dei singoli soggetti, e sarebbe stato il vero banco di prova”.

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