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Troia vola a Bruxelles, grazie all'unico impianto in Italia che trasforma in gas il surplus di energia da fonti rinnovabili

Il progetto europeo STORE&GO è stato presentato lo scorso 18 ottobre, a Bruxelles presso il Parlamento Europeo, per discutere con i principali stakeholders politici e del distretto industriale ed energetico.

Lo scorso 18 ottobre, a Bruxelles, è stato presentato il progetto internazionale 'STORE&GO' per la trasformazione di surplus di energia da fonti rinnovabili in gas, di cui uno degli impianti vettori, l’unico in Italia, sorge a Troia. La tecnologia power-to-gas è ritenuta uno dei punti di forza per i piani energetici europei a impatto zero di anidride carbonica, nella prospettiva di sviluppo del Pacchetto Clima del 'Piano 20-20-20'.

Il Consorzio di STORE&GO, di cui fa parte il Comune di Troia, ha incontrato i principali stakeholders appartenenti alla Commissione Europea, ai settori industriali e della ricerca per discutere delle potenziali applicazioni della tecnologia power-to-gas nei sistemi energetici europei, un passo fondamentale per la transizione dalle fonti tradizionali di approvvigionamento energetico a quelle innovative e a basso impatto di emissioni di anidride carbonica.

“Il progetto STORE&GO rappresenta un eccellente banco di prova riguardo l’integrazione dell’enorme ammontare di energie provenienti da fonti rinnovabili. Integrare un così grande ammontare di energie da fonti rinnovabili pone difficoltà a livello tecnologico, poiché tali fonti, come l’eolico o l’energia solare, sono imprevedibili e generano energia in modo intermittente. Così ci troviamo a volte di fronte a picchi e surplus di energia in momenti del giorno in cui non c’è necessità di energia e viceversa. Riuscire a conservare ed accumulare energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili permetterà alle nazioni di affrontare quei momenti di lunga durata privi di vento o sole, ad esempio” ha riferito Gerald Linke, presidente della German Association for Gas and Water (DVGW).

La tecnologia power-to-gas è la tecnologia chiave nella transizione dei regimi energetici in un mondo più verde e a bassa dipendenza da combustibili fossili, grazie alla capacità di convertire energia da fonti rinnovabili in gas sostenibili (o biometano). Un modo sicuro e conveniente di immagazzinare energia e supportare le fluttuazioni della fornitura di energia proveniente da eolico e solare. Pertanto essa potrebbe giocare un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici entro i limiti temporali imposti all’interno di tutti i segmenti commerciali di consumo energetico. Il biometano prodotto grazie alla tecnologia power-to-gas potrà persino essere fornito ai consumatori finali attraverso le esistenti condutture del gas.

"I nostri futuri sistemi energetici saranno basati sulle intermittenti fonti energetiche rinnovabili. Tali sistemi avranno bisogno di immagazzinamento energetico su larga scala per poter assicurare con certezza la fornitura energetica. I vettori energetici chimici assicurano la più alta densità energetica ed il gas, in special modo, assicura la più alta capacità di spazio di immagazzinamento, perciò sembra ovvia l’opportunità di usare il surplus di energia da fonti rinnovabili per la creazione di gas naturale sintetico (SNG) attraverso le tecnologie power-to-gas. Mentre la fattibilità tecnica è stata già dimostrata in una serie di progetti di ricerca, il nuovo progetto STORE&GO per Horizon 2020 mira a portare la tecnologia ad un livello tale da poter essere integrato nelle operazioni quotidiane delle reti energetiche europee” ha riferito Ulco Vermeulen, membro del consiglio di amministrazione di Dutch Gasunie.

Allo scopo di consentire all’Unione Europea di rispettare gli obiettivi di riduzione della CO” di almeno il 40% entro il 2030 rispetto al 1990 e dell’80-95% entro il 2050, le energie derivanti da fonti fossili e nucleari dovranno essere sostituite da quelle da fonti rinnovabili. Queste ultime, proprio per la loro tendenza a generare energia in modo intermittente e imprevedibilmente, hanno bisogno di essere affiancate da tecnologie di immagazzinamento a lungo termine.

“La tecnologia è pronta ma ha bisogno di essere testata in condizioni reali. Per questo tre impianti dimostrativi sono stati costruiti in Italia, a Troia,, in Germania e in Svizzera. Ciò permetterà di valutare differenti tecnologie e di dimostrare la maturità tecnologica del sistema power-to-gas” ha commentato Dimosthenis Trimis, CEO del centro di ricerca DVGW presso Engler-Bunte-Institute del Karlsruhe Institute of Technology (KIT). "Per un territorio come quello pugliese, seconda regione italiana dopo la Lombardia per produzione di energia elettrica, prima a livello nazionale per produzione da fonti rinnovabili, STORE&GO rappresenta una risposta al surplus energetico prodotto e ai problemi legati almismatching tra produzione energetica (intermittente e stocastica) ed il suo utilizzo. Già negli scorsi anni, Troia era stata designata come sito idoneo per ospitare l’impianto sperimentale del progetto INGRID, un progetto co-finanziato dal 7° Programma Quadro dell’Unione Europea, che proponeva una soluzione innovativa per accumulare in forma d’idrogeno allo stato solido, attraverso dischi di magnesio, il surplus di energia elettrica da fonti rinnovabili che, altrimenti, andrebbe disperso. Le ricadute su sostenibilità ambientale, sociale ed economica sono evidenti ed altrettanto evidente sarà il prestigio del poter affermare che la sperimentazione per l’ottimizzazione dell’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili è passato anche dall’Italia. Uno sguardo verso il futuro dell'energia sostenibile, con un progetto che virtuosamente permetterà di immagazzinare l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per lungo tempo, energia che altrimenti andrebbe perduta" ha riferito Leonardo Cavalieri, sindaco di Troia, l'unica cittadina italiana ad ospitare un impianto sperimentale del progetto STORE&GO.

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