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Foggia finisce dietro la lavagna: le scuole del capoluogo al terzultimo posto in Italia

E' il risultato del 15esimo rapporto di 'Ecosistema Scuola' di Legambiente. Buone pratiche e graduatoria del rischio: Foggia non investe in qualità degli edifici scolastici e servizi

Il quindicesimo rapporto ‘Ecosistema Scuola’ non sorride a Foggia. Sulla qualità degli edifici scolastici e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, l’indagine rivela un quadro preoccupante attestando il capoluogo dauno all’82esimo posto in classifica, in terzultima posizione.  

Se è vero che l’indagine di Legambiente nasce con l’obiettivo di restituire una fotografia di quanto gli enti locali competenti investano su politiche che intrecciano la sostenibilità e la sicurezza degli edifici con la diffusione di  buone pratiche, per il capoluogo di provincia i dati relativi al 2013 sono alquanto imbarazzanti.

La graduatoria – si legge nel rapporto - è il risultato della somma dei dati relativi alle informazioni generali sugli edifici, le certificazioni, la manutenzione, i servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, l’avvio di pratiche ecocompatibili, l’esposizione a fonti di inquinamento ambientale interne ed esterne agli edifici scolastici e i monitoraggi ambientali. Dati elaborati da autocertificazioni delle amministrazioni e ottenuti mediante la  somministrazione di un questionario.

Questi i parametri della ricerca: anagrafica ed informazioni generali sugli edifici (anno di realizzazione, destinazione d’uso originaria, presenza di spazi per le attività sportive, presenza di aree verdi); certificazioni, sicurezza e manutenzione (necessità di interventi di manutenzione, investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, certificazioni, elementi strutturali); servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche e avvio di pratiche ecocompatibili (disponibilità servizio di scuolabus, disponibilità servizio di pedibus, presenza di biblioteche per ragazzi, finanziamenti per attività educative delle scuole e progetti rivolti agli under 14, sicurezza urbana delle aree esterne agli edifici, mense scolastiche e pasti biologici, raccolta differenziata dei rifiuti negli edifici scolastici, utilizzo di fonti d’illuminazione a basso consumo energetico, disponibilità di fonti d’energia rinnovabile); situazioni di rischio (presenza di fonti d’inquinamento interno (amianto, radon) e relativi monitoraggi, presenza di fonti d’inquinamento esterno - atmosferico, elettromagnetico, acustico, pericolo incendi ed esplosioni - e relativi monitoraggi).

Circa le ‘Buone pratiche’ è del tutto evidente come il Comune e la Provincia di Foggia (74esimo) non abbiano particolarmente investito in servizi (ne è un esempio la situazione dell'istituto Alberghiero Einaudi), pratiche ecocompatibili ed efficienza energetica. Ed è ancor più evidente come il 13esimo posto nella ‘Graduatoria del rischio’ confermi un dato allarmante: le scuole sono esposte a un maggiore rischio ambientale interno ed esterno (tra gli indicatori abbiamo l’esposizione a fonti d’inquinamento interno come l’amianto e il radon, la presenza di fonti d’inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico, industriale, sia tra 1 e 5 km che  entro 1 km, i monitoraggi ambientali).

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