A San Severo una mostra dedicata alla fotografia minimalista
Come ogni anno, a fine maggio, la Città di San Severo è solita festeggiare la sua Patrona, la Madonna del Soccorso. Anche il Circolo Fotografico “Estate 1826”, che quest’anno, per la seconda volta consecutiva, si attesta tra i primi tre circoli d'Italia della FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, per ‘incremento di associati’, come conferma Laura Mosso, segreteria FIAF, nell’invitare il presidente del circolo sanseverese, Alberto Busini a ritirare l’attestazione in quel di Cortona (AR), propone ai concittadini una mostra fotografica caratterizzata, per quest’edizione, da scatti dedicati al ‘Minimal’.
“Sguardi Minimali- L'essenziale è invisibile agli occhi”, la mostra che si terrà a San Severo (Fg), dal 18 al 27 maggio 2018, presso i locali dell’ex Bar Sica in Piazza Municipio, visitabile tutti i giorni dalle ore 19,30 alle ore 21,30, è la proposta 2018 del Circolo sanseverese ed ha come caratteristica una tecnica fotografica conosciuta, dagli addetti ai lavori, con il nome di ‘minimal’, o ‘fotografia minimalista’.
Una tecnica particolare di composizione fotografica in cui vengono utilizzati pochissimi elementi distintivi, caratterizzata basilarmente da un’estrema semplicità, che non significa necessariamente pochezza di idee. Anzi. Una fotografia minimalista, infatti, è quella foto, in grado di suscitare notevole interesse e stupore in chi la osserva, la cui bellezza, molto spesso, si nasconde nelle cose semplici, pulite e uniformi in cui ogni minimo dettaglio riesce a risaltare con estrema efficacia.
Scendendo nel dettaglio per spiegare il termine di ‘fotografia minimalista’ ci si deve rifare all’arte contemporanea ed al pensiero del filosofo Richard Wollheim, che nel 1965 coniò l’espressione “minimal art” per definire quella “manifestazione scultorea contemporanea che sembrava voler fondare il proprio valore estetico su una quasi assoluta e paradossale, mancanza di contenuto artistico”, per denominare, così, tipo di scultura, e poi, ogni tipo di manifestazione artistica, che esprime la massima “freddezza”, che va all’essenziale riducendo al massimo gli elementi contenutistici, che cerca di essere oggettiva, di rifiutare il coinvolgimento emotivo, per raggiungere un alto grado di oggettività. La fotografia ‘minimal’, dunque, è quella in cui gli elementi chiave sono ridotti all’essenziale, forse, occupando una piccola area del fotogramma, molto coinvolgente, basata su una forma armoniosa e pulita.
Così, con nulla di speciale, una fotocamera, un obiettivo, la capacità di guardare i pochi elementi chiave, i sodali del Circolo Fotografico “Estate 1826”, Francesco Bitetto, Gianluca Bonabitacola, Alberto Busini, Pierluca Capuano, Ida Carnevale, Gianni Carrozzo, Katia Cicerale, Stefania D'Avolio, Daniela D'Errico, Luciano de Martino, Michele Fini, Michele Fontanello, Matteo Iacubino, Luca La Piscopia, Luca Maresca, Piero Mastroiorio, Giuseppe Perricone, Giuseppe Petruzellis, Louis Rapini, Luigia Elda Regina, Antonio Ricci, Martijn Sweers, Alessio Schiavone, Maurizio Tattoni, Fedele Vigliaroli, e Michele Vincitorio, invitano, presso i locali espositivi, gli appassionati per guardare e commentare insieme i loro lavori esposti.