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Sabato, 20 Aprile 2024
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Troppa burocrazia: slitta l'inaugurazione dell'obelisco più alto al mondo

L’iniziativa dell’imprenditore sanseverese Dario Montagano, a ricordo di tutte le vittime della strada, avrà un ritardo di consegna. Sarà l'obelisco più alto del mondo e sorgerà nel cimitero cittadino

Slitta di qualche mese l’inaugurazione del Monumento delle vittime della Strada, voluto a San Severo da Dario Montagano, imprenditore sanseverese che intende ricordare il figlio Umberto, scomparso a 22 anni a causa di un incidente stradale, e con lui tutte le vittime della strada.

Il taglio del nastro del monumento – realizzato nel cimitero cittadino, e che si candida a diventare l’Obelisco più alto del mondo – avverrà il 4 aprile 2016 e non in occasione della commemorazione dei defunti, come nelle intenzioni della famiglia Montagano. Il progetto, infatti, ha subito ritardi e modifiche, adeguamenti e severi controlli, dovuti per legge.

“L’obelisco di Roma, alla pari del costruendo di San Severo, è formato da tre blocchi in travertino, alti complessivamente 32,18 mt e insieme al basamento e alla croce, raggiunge un'altezza di 45,70 mt; è di poco, quindi, meno alto di quello che sorgerà a San Severo”, spiega Montagano. “In altri tempi, però - nel 1588 - in Piazza Lateranense a Roma, l’architetto Domenico Fontana realizzava l’obelisco monolitico più alto del mondo senza alcun problema burocratico. E tuttora l’obelisco Lateranense, trascorsi centinaia di anni, è ancora là. Oggi, invece, non è stato consentito di inaugurare il monumento alla data del 2 novembre per le molteplici varianti al progetto dovute per legge; varianti che, tuttavia, hanno permesso di mantenere l’altezza programmata, senza limitazioni rilevanti rispetto al progetto originario”.

“Con la realizzazione dell’Obelisco alle Vittime della strada – commenta Dario Montagano – si avrà la stessa struttura monolitica di quello romano, ma sezionata, per un’altezza complessiva di 46,90 mt, ponendola così, per mera sorte o, per chi ha fede, per “volontà” di nostro Signore, il nostro monumento a ricordo delle vittime della strada diventerà “l’obelisco più alto del mondo”. Infatti – aggiunge l’imprenditore – l’assemblaggio a struttura di piramide dei tre blocchi monolitici di travertino, estratti da un’unica vena naturale, volutamente alto 33 metri per rammentare gli anni di Gesù Cristo, in aggiunta al basamento e alla croce illuminata, darà all’obelisco l’altezza complessiva di mt. 46,90, e tale da renderlo ineguagliabile ad altri obelischi, proprio come ineguagliabile è il dolore che si prova per la perdita di un congiunto deceduto per incidente stradale”.

“Siamo rammaricati per il ritardo, ma si apprezza e si condivide il lavoro di serietà e professionalità fino ad oggi svolto dall’ing. Ettore Clemente e del prof. Dino Bilancia che, nonostante le formalità burocratiche e le limitazioni  sulla stabilità dell’opera pubblica, ci hanno permesso di mantenere l’altezza programmata”. Il monumento con alla base una statua di bronzo, che rappresenta un giovane con la mano protesa verso una farfalla che simboleggia l’anima pura, pronta a volare verso Dio (per Sua volontà), recherà incisi sulla stele i nomi di coloro, giovani e meno giovani, che hanno perso la vita sull’asfalto. Il monumento compreso l’area verde, sarà ceduto, al Comune di San Severo dal noto imprenditore; con questa donazione anche la provincia di Foggia e la Regione Puglia si pregeranno di detenere, nella propria circoscrizione territoriale, un monumento unico nel suo genere.

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