Un omaggio ai giganti del Jazz. Mingo&Cordisco live al San Severo Winter Jazz
Anche il nuovo appuntamento del San Severo Winter Jazz Festival prevede una serata esclusiva e a tema: la chitarra, o meglio, il guitar duro.
Tipica formazione che non si vede, o meglio, non si ascolta spesso sui grandi palcoscenici nazionali e, per San Severo Winter Jazz Festival nasce questo straordinario progetto. Nicola Mingo e Nicola Cordisco, protagonisti di "A TRIBUTE TO THE JAZZ GUITAR'S GIANTS", in programma venerdì 12 febbraio alle 21.30
Un tributo ai grandi della chitarra jazz con un nuovo progetto ideato e creato per questa edizione del San Severo Winter Jazz Festival, rievocando atmosfere, stili e suoni di Wes Montgomery, Joe Pass, Barney Kessel, Kenny Burrell, George Benson, tanto per citarne alcuni e che hanno contribuito all'evoluzione della chitarra intesa non solo come strumento relegato al solo ruolo di accompagnamento ritmico.
La chitarra ha una lunga storia nella musica jazz, sia come strumento di accompagnamento sia come solista. Nelle formazioni jazz degli anni '20 - '30 il banjo era lo strumento ritmico a corde più usato e in quest'ultimo periodo la chitarra comincia ad essere usata nelle formazioni jazzistiche come accompagnamento armonico, mentre negli anni '40 compaiono i primi solisti, tra cui Charlie Christian, pioniere tra l'altro dell'uso della chitarra elettrica ma, ancora prima, uno dei primi chitarristi jazz, sicuramente il più importante del suo periodo, fu Eddie Lang (di origine italiana, Molise - Salvatore Massaro). Negli anni venti segnò la nascita della chitarra solista nel jazz, collaborando con importanti orchestre e compiendo le prime incisioni in cui la chitarra trova una dignità solistica.
Col tempo, la scoperta che due chitarre insieme potevano dialogare intrecciando melodie, contrappunti, armonie sup- portate da linee di "walking bass" fino ad arrivare a poderosi "special" da vera e propria Big Band. A partire dagli anni '30 ricordiamo i famosi guitar duo formati da Carl Kress e Dick Mc Donough e, più tardi, i grandi Joe Pass e Herb Ellis per poi arrivare ai moderni Scofield e Metheny, Goodrick e Diorio, Towner e Abercrombie, Bernstein e Rosenwinkle.
A questi, possiamo aggiungere ora anche il guitar duo di Nicola Mingo e Nicola Cordisco.
Solo a SAN SEVERO WINTER JAZZ FESTIVAL. Il programma prevede un repertorio dei brani più significativi della storia della chitarra jazz, come Jingles , Four on Six , Satin Doll, Joe's Blues, Bayou, So What, Road Song, Cherokee, The Thumb.
L'interplay tra i due chitarristi, come nella grande tradizione dei duo chitarristici del jazz, punta ad un effetto polifonico, basato sull'intreccio di basso, canto ed armonia in un interscambio di ruoli e di sonorità tra i due musicisti. Il duo Mingo-Cordisco condivide una visione del chitarrismo jazz, fondata sul rispetto del sound del mood della grande tradizione, pur rivisitandoli alla luce della contemporaneità.
NICOLA MINGO:
è uno dei più interessanti chitarristi bop attualmente attivi sulle scene non solo italiane. Chitarrista, compositore e arrangiatore nato a Napoli nel 1963, Mingo studia armonia jazzistica e contemporaneamente, chitarra classica con maestri del conservatorio. Diplomato al Conservatorio S. Pietro a Maiella nel 1985, si perfeziona attraverso stage e seminari con i più importanti esponenti della chitarra jazz (Joe Pass, Jim Hall, Joe Diorio) suonando, nel contempo, con Bill Pierce, Terence Blanchard, Cedar Walton, Billy Higgins e Paul Jeffrey. Lo stile di Mingo rielabora e fonde in modo personale e creativo il linguaggio dei grandi creatori del bop Charlie Parker e Dizzy Gillespie con lo stile chitarristico di Wes Montgomery ed è perciò caratterizzato da quegli elementi che contraddistinguono la moderna chitarra jazz: un suono corposo, un attacco preciso, un fraseggio a note singole di estrema fluidità ad evidenziare una tecnica sopraffina, una grande inventiva nell' improvvisazione.
Nel 1992 inizia la sua attività discografica e, tra gli album più riusciti, ricordiamo "We Remember Clifford", in compagnia di Antonio Faraò, Marco Panascia e Tommy Campbell. Sua sesta esperienza discografica in qualità di leader, la prima su etichetta EmArcy, la stessa su cui Clifford Brown ha inciso più di mezzo secolo fa una storica serie di capolavori. Di recente ha pubblicato per la Universal un altro eccellente album - "Swinging" - in quartetto con Antonello Vannucchi piano, Giorgio Rosciglione contrabbasso e Gegè Munari batteria.
?NICOLA CORDISCO:
La chitarra di Nicola Cordisco è forgiata da esperienze musicali in diversi campi (jazz, fusion, latino, pop, classico) al fianco di musicisti come i fratelli Deidda, Daniele Scannapieco, Pietro Lussu, Pietro Ciancaglini, Lorenzo Tucci, Marco Di Battista, Nicola Stilo, Alessandro Bonanno, Giovanni Tommaso, Irio De Paula, Bill Smith, Frankie Randall, Lello Panico, Dave Clark, Greg Hopkins, Bruce Gertz, Dino Govoni, Greg Batolato, Ron Savage. Dal 1987 risiede in Italia dove svolge attività concertistica e didattica ed ha collaborato come interprete ed assistente con Mick Goodrick e Jerry Bergonzi per la Jazz University di Terni e con Jack Willkins, Harvie Shwarts, Harold Danco ed altri musicisti della "Manhattan School of Music" per "Marca Jazz" di Castelfranco Veneto, dove ha potuto suonare in Big Band al fianco di Cecil Bridgewater, Lew Soloff e John Mosca, sotto la direzione di Dick Lowenthal (Direttore della "Manhattan School of Music"). Insegna presso la scuola di musica jazz "Thelonious Monk" di Campobasso dal 1992 e, dal 1998, è assistente-interprete ai corsi estivi del "Berklee College Of Music" di Boston (USA), per Umbria Jazz, dove collabora con numerosi artisti (Mark White, Mike Willliams, Larry Monroe, Giovanni Tommaso, Pat Martino - Umbria Jazz 02 ed altri musicisti della Berklee school).
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