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Nel Natale foggiano spicca il cuore grande dell’Einaudi: cibo, doni e canti per i più bisognosi

"Aggiungi un posto a tavola" è qualcosa di più del cosiddetto "pranzo dei poveri". È il terzo anno che l'istituto Einaudi organizza il pranzo di Natale per i meno fortunati

Fermiamoci un attimo: cos'è il Natale? O meglio, cosa dovrebbe essere? Nella frenesia di una quotidianità ormai marcatamente individualista, in cui ci si affanna a correre tra un negozio e l'altro per regali e cenoni vari, il Natale dovrebbe essere anche silenzio, riflessione, solidarietà, una mano tesa al nostro vicino meno fortunato, empatia, accoglienza, generosità, amore. Al Natale sono connessi sentimenti di bontà e di carità cristiana. Di altruismo e di dono. 

Ecco, il dono. Fare dono di sé. Donare e donarsi. Due parole forti, importanti, che restituiscono il senso vero, probabilmente, di una delle feste cristiane più sentite. Due termini in cui si racchiude ciò che per il terzo anno consecutivo l'Istituto Einaudi di Foggia ha regalato alla città. Un momento di accoglienza e di solidarietà, di generosità e di abbracci tra generazioni e fasce sociali diverse sì, ma accomunate dallo stesso spirito di fratellanza che il Natale dovrebbe alimentare in ciascuno di noi.

"Aggiungi un posto a tavola" è qualcosa di più del cosiddetto "pranzo dei poveri". È incontro. Incontro di volti e culture diverse, è l'abbraccio al vicino meno fortunato, è una donna anziana che si sottrae all'obiettivo con imbarazzo mentre le servono un antipasto caldo preparato con prodotti della terra, è l'oh esclamativo di un bambino che siede su una sedia di plastica rossa e quasi ha timore ad infilare la forchetta nel suo piatto decorato con alberelli e stelle di Natale, quasi potesse rovinare una "scultura" così bella. 

In un angolo le docenti agghindate a festa intonano i canti di Natale. Gli studenti dell'Einaudi servono succulenti portate scelte ad hoc per la giornata. Le preparano loro, in quella cucina che finalmente l'istituto può vantare. E sono accorti nel prepararle. Si dividono tra fornelli, pentole e padelle, tutti rigorosamente con toque sul capo. E sono bianchi, candidi nel loro vestito d'ordinanza. E allegri e gentili quando si accostano ai tavoli. Delicati. Sanno di star facendo qualcosa di bello e di importante. 

"Ciascuno ha fatto qualcosa, li abbiamo coinvolti tutti, rendendo operativo ogni indirizzo scolastico" ci dice il dirigente scolastico Michele Gramazio, mostrando con orgoglio non soltanto i piatti serviti ma i menu appositamente creati dai grafici dell'istituto. Prima del pranzo altri ragazzi hanno inscenato un mini-spettacolo natalizio, con canti e balli. E hanno analizzato il tema della povertà attraverso due momenti di studio, due seminari, uno sulle povertà e la violenza domestica, l'altro sulla filiera agroalimentare etica e non etica a cui hanno partecipato Danilo Lolatte per la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e Giuseppe Savino per VaZapp, il primo hub rurale di Puglia. "Abbiamo inteso dare spessore a questa iniziativa, affinché non rimanesse un momento fine a se stesso, di semplice convivialità e spettacolo ma potesse restituirci il senso vero delle cose, dell'essere cittadini. Cittadini consapevoli e solidali" ci dice ancora il dirigente scolastico. 

È il terzo anno che l'istituto Einaudi organizza il pranzo di Natale per i meno fortunati. Quest'anno l'iniziativa si è arricchita di diversi momenti, per rendere l'evento unico nella sua magia ed importanza. E di collaborazioni, con la partecipazione di Caritas e del Lions Club Foggia Arpi. La prima, presente con Don Francesco Catalano, ha selezionato circa un centinaio di persone, famiglie che meritavano di esserci e, con loro, numerosi bambini.

FOTO | Aggiungi un posto a tavola all'istituto Einaudi di Foggia

I Lions, invece, aiutati dai ragazzi, si sono occupati prevalentemente della raccolta alimentare fuori dagli esercizi commerciali foggiani. "C'è stata molta partecipazione e di questo siamo grati ai commercianti" osserva la referente del progetto, Michela Triggiani, "tra l'altro il pranzo è completamente a km zero il che ne fa un momento di scambio di economie che restano sul territorio e vanno a beneficio di esso". 

Peraltro non è l'unica iniziativa, o meglio: non resterà isolata. "Aggiungi un posto a tavola" si inserisce nel progetto scolastico "Cittadinanza e Costituzione" ci spiega Antonio Mantova, collaboratore del dirigente e referente del progetto, "una progettualità trasversale a tutte le discipline che mira a creare un percorso di educazione civica duraturo e prolungato nel tempo per i nostri ragazzi". Per sensibilizzarli e renderli uomini e donne impegnati nella società. Che poi è la mission stessa che dovrebbe essere in capo a ciascuna scuola.

Nell'atrio altri piccoli chef stanno disponendo in fila le prelibatezze dolciarie che hanno confezionato. Dopo il pranzo, infatti, ci si sposterà lì ed è lì che avverrà qualcosa di ancora più magico: lo scambio dei doni. "Sì perché quest'anno, grazie ad una colletta, abbiamo pensato di fare dei veri e propri regali a ciascuno di loro" ci spiega Francesca Campagna, docente. Ci accompagna in una stanza. È un tripudio di pacchi e cesti natalizi. Per mamme, ragazze, bambini, neonati. "Li porteremo sotto l'albero - ci dice entusiasta - ed è lì che, appena finito il pranzo, scarteranno i loro doni e ci scambieremo gli auguri di Natale".

Ed è così che, mentre scriviamo, si è conclusa la giornata. Una giornata iniziata questa mattina, con danze, canti e momenti di studio. Proseguita con cibo della terra foggiana e doni. Una giornata d'amore. "In questo evento la nostra scuola crede molto - conclude il dirigente scolastico - e, mi creda, fa molta tenerezza vedere i nostri ragazzi, provenienti per la gran parte da substrati modesti e spesso difficili, aiutare e tendere la mano ai più deboli, attivando un vero e proprio circuito di mutuo soccorso". 

Foggia è anche questo. Foggia è bella anche per questo.

Buon  Natale a tutti voi, ragazzi.

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