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L'esordio discografico di Andrea Corongiu: in "Mediterranean Guitar Sonatas" c'è anche un pezzo di Capitanata

Esce il primo disco del musicista di origine sardo, ma residente a Vico del Gargano. L'album è stato registrato nei "Clab studios" del sound engineering Angelo De Cosimo

Andrea Corongiu chitarrista di origine sarda formatosi in Spagna ed in Belgio, da circa due anni vive a Vico del Gargano e ha scelto questa terra per registrare il suo primo disco Mediterranean Guitar Sonatas.

Vincitore di importanti concorsi musicali internazionali, interprete di letteratura originale per chitarra, Andrea Corongiu esordisce nel mondo discografico con un progetto di musiche originali per chitarra sola del XX e XXI secolo dedicato al repertorio sonatistico dall’alto valore artistico proveniente dall’area del Mediterraneo.

Il Mediterraneo, punto centrale di ricerca artistica, è nel disco il filo conduttore che evoca un microcosmo musicale in cui diversi autori coabitano: la Sonata para guitarra del burgalese Antonio José Martinez Palacios è un caposaldo della letteratura originale per chitarra del Novecento; ultimata nel 1936 la Sonata è divisa in quattro tempi: Allegro moderato, Minuetto, Pavana triste, Final. Il disco continua con la Fantasia Sonata Op. A=22 del compositore catalano Joan Manén, un esempio unico nella letteratura chitarristica della prima metà del Novecento; la sonata ciclica imbastisce la forma dell’opera nella quale l’autore, con grande tecnica compositiva, destruttura i motivi e i temi esposti per poi trasfigurarli nella sezione centrale. Si arriva infine all’attuale secolo con la Sonata di Manuel Castillo, una delle più importanti sonate originali composta negli anni ottanta nella penisola iberica. La Sonata del Guadalquivir di Angelo Gilardino chiude il programma del disco. L’opera del compositore italiano, divisa in tre tempi (Memorias, Leyenda e Lejanias), immerge l’ascoltatore nell’Andalusia più remota, non con una stilizzazione di quelli che sono i topoi compositivi spagnoli, bensì evocando, attraverso il suo linguaggio, una terra colorata da mitiche leggende popolari delle terre bagnate dal Guadalquivir.

Opere di grande importanza e imponenza quindi strutturano questa uscita discografica che avvicina la Spagna all’Italia, la Sardegna alla Puglia. Qui, in Puglia, nel capoluogo foggiano Corongiu ha registrato il disco: ad ospitarlo sono stati i Clab Studios del sound engineering Angelo De Cosimo, titolare di uno dei più importanti studi di registrazione del Paese.

Il disco, pubblicato dall’etichetta discografica Da Vinci Publishing con sede in Giappone, già disponibile su tutte le piattaforme on-line e in distribuzione sia in formato digitale che fisico in tutto il mondo nei principali circuiti.

Andrea suona con una copia storica di Santos Hernández del 1924 costruita dal liutaio John Ray.

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