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VIDEO | Max Gazzè è cittadino onorario di Vieste: "Leggenda di Cristalda e Pizzomunno è storia da Walt Disney"

Questo pomeriggio il sindaco Giuseppe Nobiletti ha consegnato la pergamena di cittadino onorario a Max Gazzè, per aver portato sul palco della 68esima edizione il brano che narra la leggenda di 'Cristalda e Pizzomunno', "contribuendo in modo significativo alla promozione e alla conoscenza della città di Vieste"

La leggenda di Cristalda e Pizzomunno è al centro delle attività di valorizzazione e sviluppo di Vieste. L’amministrazione comunale e la Regione Puglia hanno deciso di attuare un piano di promozione della città del Gargano partendo proprio da quest’antica storia di mare della tradizione pugliese, diventata una canzone di grande successo. Pertanto, nell’attività strategica non poteva mancare Max Gazzè, autore e interprete de La leggenda di Cristalda e Pizzomunno presentata all’ultimo Festival di Sanremo. Un brano dalla forte componente identitaria che ha incantato per la sua storia d’amore e aumentato il fascino della celebre località turistica, sullo sfondo della quale la mitologica vicenda si svolge. Proprio sul belvedere del Pizzomunno, il grande scoglio simbolo della località pugliese, questa sera è in programma l’anteprima nazionale del mini-tour estivo Max Gazzè e Alchemaya Symphony Orchestra, progetto che dopo Vieste toccherà le Terme di Caracalla di Roma, l’Arena Sferisterio di Macerata, il Teatro Antico di Taormina e l’Arena di Verona.

Gazzè diventerà testimonial di una campagna promozionale che prevede la realizzazione di foto e video con la presenza dell’artista in alcuni dei luoghi più affascinanti della cittadina del Gargano. L’iniziativa rientra in una più ampia operazione di promozione territoriale legata alla leggenda di Cristalda e Pizzomunno che include la realizzazione di cartoline d’autore e un annullo filatelico in collaborazione con Poste Italiane. Si tratta di 18 versioni raffiguranti la leggenda, dipinte per l’occasione da Annika, Cinzia Brena, Emanuela Colazzo, Elisa Comotti, Angela Cuccovillo, Giovanna Ferrari,  Lorella Gallina, Elda Gavelli, Gina Graco, Ingrid Eleni Kuris, Stefania Maggiulli, Cristina Mantisi, Stefania Miele, Sara Pala, Damiano Pizzetti, Alessandra Poggi, Mauro Proci, Giorgio Schumann, Kasia Sweatlik e infine Valeria Zito. Alle cartoline  sarà apposto l’annullo creato dal disegnatore viestano Lucio Palazzo. Prevista inoltre la realizzazione di calendari, t-shirt e gadget. In programma anche una serie di attività di promozione realizzate da PugliaPromozione finalizzate a dare la massima visibilità alla strategia e alle attività previste. 

La leggenda di Cristalda e Pizzomunno

A Vieste viveva il giovane Pizzomunno, uno dei pescatori più belli dell'intero borgo, amato da tutte le ragazze del paese. Il suo cuore, però, batteva solo per la splendida, bionda Cristalda, dolce compaesana che come lui era fra le più corteggiate. Il loro amore, puro e splendido, procedeva in maniera candida, fra il lavoro di lui in mare e le lunghe attese di lei, sulla riva, che gioiva ogni volta come la prima nel vederlo tornare.

Ma le leggende non sono certo tutte rose e fiori, e quelle che parlano di amori contrastati men che meno: Pizzomunno, nel suo vagare per mare, s'imbatteva come tutti i pescatori nelle mitologiche sirene, esseri che vivevano per il loro ego, e trovavano infinita gioia nell'attrarre gli uomini, soggiogarli, renderli schiavi.

Il bel Pizzomunno era la preda prediletta delle sirene, che ogni giorno cercavano d'incatenarlo con i loro canti e le loro lussuriose lusinghe, promettendogli fedeltà eterna e addirittura abdicandogli la loro libertà.

Ma Pizzomunno amava Cristalda di un amore sì forte che m'hai lo ha abbandonato, e nemmeno per un attimo gli ha fatto pensare di cedere alle lusinghe delle sirene. Queste, ferite nell'orgoglio, hanno allora bramato una terribile vendetta contro il giovane, e proprio mentre Pizzomunno abbracciava la sua bella in riva al mare, sono emerse dalle acque trascinandola per sempre via con loro.

Per il dolore Pizzomunno quel giorno si trasformò nel monolite che da lui prende il nome e ora si staglia nel profilo del cristallino mare di Vieste. Qui Pizzomunno ogni 100 anni può rivedere la sua Cristalda, che solo per una notte può emergere dal mare: una notte in cui Pizzomunno, riprese le sue fattezze umane, può amarla fino all'alba di un nuovo giorno che sarà il centesimo del loro conto alla rovescia d'amore

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