Integrazione e confronto tra esperti del settore. A Foggia, il ciclo di Incontri di Cardiologia
Prenderanno il via sabato 12 marzo, nella sala conferenze della Nuova San Francesco, gli "Incontri di Cardiologia" organizzati dal Gruppo Telesforo e destinati ai medici di medicina generale e ai cardiologi.
Gli incontri sono curati dal Prof. Michele Renato Piancone, Dirigente dell'Unità Operativa di cardiologia della Casa di cura Villa Serena, dal Dottor Felice Piancone e dal Dottor Emilio Franciolini.
Lo scopo è quello di creare un'opportunità di integrazione e confronto tra medici su alcune problematiche cardiologiche di importante rilevanza epidemiologica la cui gestione clinico-terapeutica presenta, tuttora, aspetti controversi. Viene in tal modo offerta la possibilità di concordare e condividere percorsi clinici sul solco delle recenti acquisizioni scientifiche.
Le giornate formative prevedono l'attribuzione di 23,10 crediti ECM.
Si parte dal “Il forame ovale pervio: dalla diagnosi alle decisioni terapeutiche”. Ma c'è correlazione tra PFO e cefalea?
Il 19 marzo si discute de “Lo scompenso cardiaco: dalle linee guida alla pratica clinica”. In Italia è uno dei motivi di ricovero più frequenti. E' una malattia inevitabile? Può essere prevenuto?
Dopo la pausa pasquale si riprende il 2 aprile con “L'insufficienza mitralica: quando e come intervenire”. Talvolta asintomatica costituisce una delle sfide più attuali e vincenti della moderna Cardiochirurgia.
Il 9 aprile l'attenzione è rivolta a “Gli aneurismi dell'aorta ascendente e della radice aortica. Clinica e terapia chirurgica”. La chirurgia conservativa è al servizio della qualità della vita.
Si conclude il 16 aprile con “Il diabete, prediabete e malattie cardiovascolari. Cosa c'è di nuovo?”. Giudicato equivalente a una malattia coronarica, è causa di complicanze cardiovascolari. Quanto occorre essere aggressivi nei confronti dell'iperglicemia?
I 5 incontri di cardiologia rappresentano un'opportunità di integrazione e confronto tra i medici su alcune problematiche cardiologiche di importante rilevanza epidemiologica, la cui gestione clinico-terapeutica presenta, tuttora, aspetti controversi.