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Alla scoperta dei trabucchi. Antichi strumenti di pesca negli incantevoli luoghi del Gargano

Nati come strumenti per pescare, sono situati nelle zone di Peschici e Vieste. Sorgono in luoghi incantevoli, tra splendidi paesaggi e patrimoni archeologici. Alcuni sono ancora funzionanti e ospitano piccoli ristoranti dove gustare del pesce fresco

Quando si parla di Gargano, una delle peculiarità che vengono in mente è senz’altro il trabucco. Una costruzione tipica delle coste garganiche, che si trova però anche in Molise e Abruzzo, il trabucco nasce come strumento di pesca, con una piattaforma in legno di pino d’Aleppo che si estende in mare e fissata alla roccia attraverso dei tronchi spessi. Dalla piattaforma si estendono delle braccia di legno, a cui sono fissate le reti utilizzate per la pesca. La disposizione della piattaforma differenzia il trabucco abruzzese da quello garganico.

Storicamente si pensa che siano stati i Fenici a inventare questa macchina da pesca, anche se durante il Medioevo, tali strutture potevano essere utilizzate come strumento da guerra.

Oggi i trabucchi sono tra i luoghi più incantevoli e caratteristici del Gargano, di Peschici e Vieste in particolare. Alcuni piuttosto antichi, autentici patrimoni da preservare (come il trabucco di Punta San Francesco), altri sedi di piccoli ma gustosi ristoranti, dove si pesca e si mangia al tramonto. L’ideale per consumare delle gustosissime e romantiche cene, in un ambiente mozzafiato. Un’associazione intitolata “I trabucchi del Gargano” è nata per preservare e valorizzare questo patrimonio.

Vediamo nel dettaglio tutti i trabucchi del Gargano. Quanti ne conoscete?

PESCHICI

  • TRABUCCO DI FORCICHELLA – Situato a 3 chilometri dal centro abitato, è costruito su un promontorio semicircolare, in un ambiente in cui gli insediamenti dei turisti ben si amalgama alla vegetazione spontanea. La baia in cui il trabucco è situata, è delimitata verso nordovest dalla Punta Usmai.
  • TRABUCCO DI MANACCORA – Tra i più celebri di Peschici, soprattutto per il patrimonio archeologico custodito. Punta di Manaccora divide l’omonima spiaggia da quella di San Nicola. A ovest della Baia, c’è una cavità naturale antichissima, i cui primi insediamenti registrati risalgono al XII-XI secolo a.C. I visitatori possono anche ammirare i resti di un villaggio e la necropoli. Durante il periodo estivo, il trabucco ospita uno dei ristoranti più apprezzati dai turisti, che possono gustare pesce fresco ammirando la superba bellezza dell’ambiente circostante.
  • TRABUCCO PUNTA USMAI – A circa 7 chilometri a est di Peschici, ecco una delle più piccole penisole garganiche. La sua punta estrema ospita il piccolo trabucco, situato vicina l’omonima torre risalente al 1500.
  • TRABUCCO DI SAN NICOLA – Situato a oriente rispetto al centro abitato, questo trabucco sorge sull’omino promontorio roccioso. Si tratta di uno dei pochi trabucchi ancora attivi, che ospita anche un ristorante. Dall’altra parte è possibile distinguere i resti di un altri trabucco denominato “trabucco di Punta San Nicola”.
  • TRABUCCO IN LOCALITA’ CALALUNGA – A 4 chilometri dal centro abitato, si estende il promontorio di Calalunga, la cui estremità ospita l’omonimo trabucco. Poco distante, una delle numerose torri del 1500 di matrice spagnola. Il promontorio si estende nella pineta di Manaccora, che rende il paesaggio piuttosto invitante.
  • TRABUCCO IN LOCALITA’ MONTE PUCCI – E’ il primo trabucco costruito nella zona, a 296 metri di altezza, l’ultima parte di una dorsale montuosa che nasce nei pressi della Foresta Umbra. Si narra che Sant’Elia abbia compiuto uno dei suoi miracoli proprio su questo trabucco.

VIESTE

  • TRABUCCO DEL PORTO – Primo degli otto trabucchi di Vieste. Si trova all’interno dell’area portuale. Il trabucco è funzionante, e tra quelli raggiungibili più facilmente.
  • TRABUCCO DI PUNTA LA TESTA – Disposto all’estremo oriente del Gargano, sul promontorio Testa del Gargano. A nord c’è la cala di San Felice e il celebre architiello, che secondo la leggenda fu costruito dalle Ninfe marine e dai Tritoni in omaggio al dio Nettuno. Nei pressi della cala, da visitare le grotte dei “Contrabbandieri” e “Campana Piccola”.
  • TRABUCCO DI PUNTA LUNGA – Il trabucco sorge nella parte terminale nell’omonima penisola situata tra la spiaggia di Braico e quella di Punta Lunga.
  • TRABUCCO DI SAN FRANCESCO – Insieme a quello di Manaccora è il trabucco più celebre oltre che il più antico. Si pensa sia stato costruito più di cento anni fa, ed è considerato un autentico patrimonio tanto che il WWF ne cura la gestione. Meta ambita dei turisti, che possono godere un panorama incantevole percorrendo la penisola, e gustare del pesce appena pescato. Vivamente consigliata la visita del vicino convento.
  • TRABUCCO IN LOCALITA’ MOLINELLA – La spiaggia di Molinella è racchiusa tra due penisole. Sul lato della spiaggia sorge l’omonimo trabucco, caratteristico perché situato su un promontorio nel quale è possibile assistere ad affascinanti fenomeni di carsismo.
  • TRABUCCO ISOLA LA CHIANCA – L’Isola La Chianca ospita uno dei trabucchi funzionanti del Gargano. A est la spiaggia è delimitata da una piccola penisola che ospita un altro trabucco, il Porticello. Non molto lontano dal trabucco Isola La Chianca, è possibile far visita alla necropoli paleocristiana della “Salata”. Sulla strada per Vieste, c’è il Santuario di Santa Maria di Merino con i resti di una villa Romana risalente al I-II secolo d.C.
  • TRABUCCO SAN LORENZO – In posizione opposta rispetto alla spiaggia di San lorenzo, a nord del centro abitato di Vieste, sorge questo trabucco funzionante anche se non più in attività. Sulla punta del promontorio di San Lorenzo, è possibile visitare una chiesa risalente all’anno mille.
  • TRABUCCO TUFARA O PUZZACCHIE – Questo trabucco dal secondo nome piuttosto curioso sorge alla fine del promontorio di Porticello, sito a nord-ovest rispetto al centro abitato di Vieste. Il promontorio ospita anche una delle caratteristiche torri risalenti al XVI secolo. Resti rinvenuti nei pressi del promontorio, attestano che la zona fu abitata già durante l’età del bronzo. Non lontano dal trabucco, è possibile visitare l’area archeologica delle miniere di selce della Defensola. 
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