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Da presidi a difesa del territorio, a tesori inestimabili: i castelli di Capitanata

Una guida di tutti i complessi visitabili nella Provincia di Foggia. Tesori inestimabili che la storia ha voluto lasciarci

Con il termine “Castrum” i latini si riferivano all’accampamento, dove risiedeva una legione dell’impero romano. Un presidio a difesa del territorio. Il suo potenziamento, resosi necessario con l’avvento dei Barbari, ha portato alla costruzione di strutture ben più grandi e solide, proseguite poi nei secoli successivi. E’ quindi da “castrum” che deriva il termine “castellum” da cui l’italiano castello.
I castelli infatti, altro non sono che delle strutture costruite a difesa di una città, per prevedere e contenere le incursioni dei nemici. Al suo interno vi risiedevano i soldati e il comandante.
In provincia di Foggia sono diversi – tra castelli e torri – i complessi architettonici ereditati dalla storia, molti dei quali conservati perfettamente, e che svettano in tutta la loro bellezza, e sono diventanti degli elementi peculiari nei vari centri della Capitanata.
Se ne contano una ventina circa, e il loro numero sarebbe ben più corposo se guerre, e terremoti non ne avessero distrutti interi complessi, di cui rimane qualche rudere. Residenze fortificate risalenti al periodo medievale, testimonianza vivente delle dominazioni di Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini ed Aragonesi. Eccovi una breve presentazione. Se non li avete visitati tutti, è il caso di rimediare.

TORRE DEL GRAN PRIORE DI ALBERONA – Risale ai primi anni del 1200. Era la dimora del Gran Priore, il cui feudo risiedeva proprio ad Alberona. La torre è annessa al Palazzo Priorale, sede dei Templari e dei Cavalieri di Malta, insediatisi tra il XII e il XIII secolo.

CASTELPAGANO – La struttura è situata nel comune di Apricena, ne restano poche rovine. Si erge a 545 di altitudine, in una posizione strategica per vigilare sul territorio. E per gli amanti dei panorami suggestivi, è un luogo dove poter ammirare il Gargano, i Monti Dauni e il Tavoliere.

TORRE DI BICCARI – Risalente al XII secolo, in epoca bizantina, insieme ad altre torri un tempo presenti in zona, costituiva la linea di fortezze volute da Catepano Bogiano, utili a custodire il dominio della Daunia. La torre versa in ottime condizioni. Alta 23 metri, con un diametro di 13, i suoi possenti muri possono raggiungere i 3 metri di spessore.

CASTELLO DI BOVINO – Fu costruito su una rocca romana grazie ai Bizantini. I Normanni furono i primi a intervenire, e l’imponente torre ne è la testimonianza vivente. E’ stata soggetta a numerosi interventi nel corso dei secoli. Oggi è sede del Museo Diocesano.

TORRE NORMANNA DI MONTEROTARO – Situata a pochi chilometri da Casalnuovo, è la viva testimonianza dell’esistenza di un castello, il Castellum Montis Rotari. Ci sono dubbi sia sui primi abitanti che risiedettero nella zona, sia sui motivi che condussero alla sua costruzione.

TORRE DI CASTELLUCCIO VALMAGGIORE – Costruita nell’anno 1019 durante la dominazione bizantina, era parte integrante del Castello eretto dai Bizantini e distrutto poco più di un secolo dopo dal vescovo di Troia Guglielmo il Normanno. La torre è alta circa 20 metri, e poggia su una base a forma poligonale. Il diametro interno è di oltre 6 metri.

CASTELLO DI DRAGONARA – Poco distante dalla torre di Monterotaro, in agro Castelnuovo della Daunia, è diventato edificio rurale nel corso dei secoli.

CASTELLO DEL GAMBACORTA DI CELENZA – Costruito negli ultimi anni del 1400, aveva una pianta trapezoidale e cinque torri. Di questo castello, rimangono solo una torre, tre logge e un cortile.

TORRE ALEMANNA CERIGNOLA – La sua imponenza si mostra finanche agli automobilisti che percorrono l’autostrada Bari-Napoli nel tratto tra Cerignola e Candela. La sua edificazione, a pianta quadrata, risale al 1100.

CASTELLO DI DELICETO – E’ uno dei fiori all’occhiello dei Monti Dauni, e di tutta la Capitanata. Non esistono documenti che certifichino una data indicativa alla quale far risalire l’edificazione, ma la mezza luna longobarda incisa sullo stipite dell’accesso alla sala magna, fa risalire il castello all’età franco-longobarda, dunque intorno al IX secolo. Il castello, che domina l’intero centro, è rimasto pressoché intatto, pur ricevendo dei piccoli lavori di manutenzione. Nel corso dei secoli hanno risieduto nel castello famiglie nobili normanne, sveve, angioine ed aragonesi. Nel 1902 è stato dichiarato Monumento Nazionale. E per gli amanti del virtuale, è possibile fare un viaggio all’interno del castello attraverso un’app “Historu Hub Deliceto”, realizzata dall’Università Di Foggia, Dipartimento degli studi Umanistici, con il laboratorio di Archeologia Digitale e Medievale e il Comune di Foggia.

CASTELLO DI LUCERA – Istituzione lucerina, uno dei simboli della Capitanata, testimonianza viva dell’insediamento di Federico II in Capitanata. Il Palatium Federiciano era una struttura disposta su tre livelli. Il terzo piano aveva una forma ottagonale che richiamava il complesso di Castel del Monte. Dai resti esistenti, si evince la mancanza di ingressi al livello in corrispondenza del piano di calpestio esterno. Studi archeologici hanno ipotizzato che l’accesso al castello si ottenesse attraverso dei passaggi sotterranei. Il che conferisce alla struttura, un aspetto unico.

CASTELLO DI MANFREDONIA – Si palesa in tutta la sua maestosità all’ingresso nel centro garganico. Un complesso a pianta quadrangolare, con agli spigoli tre imponenti torri circolari e un bastione pentagonale. La sua costruzione si deve a Manfredi di Svevia, figlio di Federico II, ma fu ultimato durante il dominio angioino. Il castello è stato soggetto a ulteriori modifiche durante il periodo aragonese e nel XVI secolo.

CASTELLO DI MONTE SANT’ANGELO – Si pensa che la sua costruzione risalga alla metà del IX secolo. Il castello avrebbe subito diversi interventi di ampliamento con l’avvento dei Normanni. Fu dimora tra gli altri, anche di Rainulfo I Drengot, conte di Aversa, e di Roberto il Guiscardo. A quest’ultimo si deve la riedificazione della Torre dei Giganti, alta 18 metri e con mura spesse quasi 4 metri. Gli Svevi inclusero il castello nel sistema di difesa del Gargano, mentre gli Angioini lo utilizzarono come prigione. Agli Aragonesi si devono i lavori più pesanti per il restauro del castello resisi necessari per fronteggiare la minaccia turca.

TORRE NORMANNA DI PIETRAMONTECORVINO – Elemento che svetta accanto al Palazzo Ducale. Struttura solida, con bifore gotiche e un balconcino che è stato aggiunto in epoca successiva. La parte interna è stata restaurata, ed è sede di un centro visita su tradizioni e brigantaggio.

CASTEL D’AQUINO DI ROCCHETTA SANT’ANTONIO – La sua costruzione risale al XVI secolo, per volere di Ladislao II d’Aquino, marchese di Corato. A differenza dei classici castelli, questa struttura non fu eretta a presidio della città, ma per esaltare la casa nobiliare dei d’Aquino. Sull’edificio si erge una torre merlata ogivale, somigliante alla prua di una nave.

CASTELLO DI SANT’AGATA DI PUGLIA – La sua edificazione, che risale alla fine del IX secolo, si deve alla posizione strategica del centro, ottimo punto di osservazione dei confini dell’Irpinia, Lucania e Daunia. Ha una forma rettangolare, la facciata è alta 16 metri. Le antiche mura di cinta sono andate pressoché distrutte, a parte le due torrette alte più o meno 9 metri.

TORRE DI SAN GIOVANNI ROTONDO – Una torre quadrangolare, costruita tra il XII e il XIII secolo. Non era l’unica, visto che nel piccolo centro garganico ne furono costruite ben 15. La torre attualmente è sede del Museo delle Arti Popolari.

CASTELLO DI SAN MARCO LA CATOLA – Una struttura in condizioni precarie, che svettava sul borgo. Si ipotizza che sia stato costruito in epoca angioina.

CASTELLO DI SAN NICANDRO GARGANICO – Torre e castello hanno datazioni diverse. La torre di avvistamento fu fatto costruire in epoca normanna, mentre si deve agli Aragonesi la costruzione del castello di base trapezoidale. Altri interventi furono apportati nel XVII secolo, mentre a partire dal XX secolo è diventata residenza privata.

CASTELLO DI SERRACAPRIOLA – Verosimilmente costruito nell’XI secolo. Il castello presentava un fossato, e un ponte levatoio. Quattro torri agli angoli decorati con archetti di origine lombarda. Tenuto in grossa considerazione da Federico II che lo utilizzò come postazione di vedetta militare.  

CASTELLO DUCALE DI TORREMAGGIORE – Presenta una base a forma di quadrilatero irregolare, è attorniata da 6 torri, quattro cilindriche e due quadrangolari. La sua edificazione risale al 1100, voluta dai Normanni come fortificazione. Nel corso dei secoli ha perso la funzione di fortezza difensiva, assumendo grazie ai vari ritocchi, l’attuale aspetto rinascimentale. Nel 1902 è stato dichiarato Monumento Nazionale.

CASTELLO DI VICO DEL GARGANO – Anch’esso fu eretto per scopi difensivi. La sua costruzione risale ai Normanni, mentre in età sveva fu utilizzato come residenza signorile.

TORRE DI VIESTE – Ce ne sono diverse, a base quadrata che si intravedono lungo la costa garganica. Furono fatti costruire nel 1500 dagli Spagnoli, come luoghi ove segnalare eventuali minacce per mare.

CASTELLO DI VIESTE – Domina il borgo medievale questo complesso costruito intorno all’anno 1000, sempre tenuto in grossa considerazione. Struttura a pianta triangolare, ai cui spigoli si ergono tre bastioni a punta di lancia.

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