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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Andrea, Gionatan e Francesco e quell'app straordinaria... Ecco "Y.A.N.A.", il videoclip candidato al concorso 'Artefici del nostro tempo'

Il bando aperto dal comune di Venezia è diviso in sei sezioni (poesia visiva, i videoclip musicali, la street art, la pittura, il fumetto e la fotografia). Tra i partecipanti anche i tre ragazzi foggiani: "Volevamo partecipare a una realtà superiore a quella locale, mettendo in risalto le caratteristiche della nostra città"

“Artefici del nostro tempo” è il nome del bando per i giovani artisti aperto dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Un concorso rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni che sono o nati o residenti o che studiano o lavorano in Italia, e interessati ad affrontare attraverso la poesia visiva, i videoclip musicali, la street art, la pittura, il fumetto e la fotografia, il tema dell'attualità del tempo che stiamo vivendo in linea con “May You Live in Interesting Time” titolo della prossima Biennale Arti Visive 2019.

Il progetto prevede la selezione di 10 opere di giovani artisti, realizzate da singoli artisti o collettivi di artisti per ciascuna discipline prevista dal bando. Ogni artista o collettivo può partecipare anche a più sezioni compilando un modulo di iscrizione per ciascuna disciplina artistica e per ciascuna opera proposta, presentando opere inedite (realizzate dal 2018 in poi) sul tema del progetto.

L’opera vincitrice per ciascuna categoria sarà esposta al Museo di Arte Moderna di Ca’ Pesaro a Venezia.  

Tra i candidati nella sezione Videoclip c’è anche un gruppo di ragazzi foggiani. Andrea Sponsillo, Gionatan Briuolo e Francesco Pedone si sono riuniti per “creare qualcosa di diverso che andasse oltre le solite immagini viste e riviste”. Così è nato il videoclip di “Y.A.N.A. (acronico di You are not Alone, ovvero Tu non sei solo), un’app straordinaria che ti permette di chiedere aiuto a tutti e in qualunque situazione, come testimonia lo stesso logo caratterizzato da due punti interrogativi incrociati. “Ma i punti sotto formano due occhi che ti guardano, quindi in un certo senso simboleggia qualcuno che veglia su di te, il simbolo di infinito sta a significare aiuto incondizionato e illimitato”, spiegano i tre foggiani.
“Nonostante la voglia di aiutare, c'è sempre qualcuno pronto a boicottare tutto con violenza e presunzione, ma nonostante tutto loro sono ancora lì pronti ad assistere chiunque senza sapere nulla della persona che stanno soccorrendo”.

Un progetto che, come spiega Andrea Sponsillo, “è nato dall'esigenza di partecipare ad una realtà superiore a quella locale, cercando però di mettere in risalto le caratteristiche della nostra città, e questo si legava perfettamente al bando di Venezia in cui per partecipare basta essere residenti in Italia. Dopo varie riunioni per stabilire quale fosse il tema centrale e la caratteristica principale del progetto, siamo arrivati a Y.A.N.A., una storia basata su un'app per cellulare che permette di chiedere aiuto, per se stessi o per altre persone, incondizionatamente e illimitatamente a persone mascherate, che per tanto rimarranno ignote al resto delle persone”.

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