La riscoperta dell’umanità affonda le sue “Radici” nelle parole. A Lucera un Festival per spiegarlo
La parola. Le parole. Quelle non dette, quelle fraintese, quelle da riscoprire. Sono loro le vere protagoniste di “Radici Festival” organizzato a Lucera dall’associazione LAB - Laboratorio diffuso di cultura e cittadinanza, dalla Libreria Kublai e da Add Editore, in collaborazione con il Comune di Lucera ed il Dipartimento di economia dell’Università di Foggia.
Il Festival, patrocinato dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia e dal Touring Club Italiano, si svolgerà a Lucera dal 3 al 5 agosto prossimi.
Si tratta di un festival diffuso con eventi e laboratori che partono dalla provincia di Foggia ed arrivano a Torino. “Radici”, infatti, è strutturato in diversi appuntamenti: incontri di approfondimento, una due giorni di anteprima a Lucera, 3 laboratori di cittadinanza durante l’anno a Lucera, e altri a Torino, il festival e in autunno un weekend a Torino.
“Radici Festival” nasce per restituire dignità alle parole, per riempirle nuovamente di significati ed ha come primo obiettivo, quello di avvicinare nuovo pubblico alla lettura. E nasce proprio dall’impegno dell'associazione LAB frutto dell'incontro di Add editore di Torino e della libreria Kublai di Lucera, entrambe impegnate da anni in attività di promozione sociale e culturale.
“Radici” sarà un’occasione per fare rete, per contribuire alla formazione di un nuovo senso di cittadinanza attiva e di una coscienza civica basata sulla valorizzazione della cultura come dimensione collettiva, accessibile ed economica, attraverso lo studio, l’analisi e il lavoro sulle parole chiave dell’essere cittadini oggi.
Due le parole scelte per questa prima edizione: Frontiera e Popolo, parole diverse ma strettamente collegate tra loro. Del loro significato si discuterà sempre con uno sguardo al passato, alle radici che stanno nel terreno, e uno al futuro, rivolto a quelle radici che escono dal terreno e trasformano lo spazio. Si metteranno a fuoco i ragionamenti collettivi, urgenti per la società di oggi, e le soluzioni comuni possibili per una nuova visione del nostro Paese. “Possedere la parola - diceva don Milani - è il modo di fare una società più giusta e più uguale”.
Tanti gli autori che hanno già partecipato ai laboratori: l’attivista antimafia Davide Mattiello, lo scrittore Leonardo Palmisano, Alessandra Ballerini avvocato dei diritti umani, Massimiliano Panarari esperto di comunicazione politica, ed il giornalista Marco Filoni.
Attraverso il confronto, ma anche attraverso i linguaggi della letteratura (tra gli altri interverranno Marcello Fois, Goffredo Fofi, Tash Aw ed Elizabeth Pisani), della musica, del teatro e del cinema (un reading è affidato all’attrice Valentina Lodovini), dell’arte visiva, attraverso format nuovi e nuove modalità di coinvolgimento del pubblico, si è discusso e si discuterà delle parole fondamentali per l’essere cittadini consapevoli oggi.ì
Tutti gli incontri si svolgeranno nelle piazze, nei cortili dei palazzi del centro storico, nei teatri, nelle biblioteche e negli spazi della vita culturale e quotidiana della città