Un giorno a Castel Pagano, alla Dolina Pozzatina e ai conventi di Stignano e San Matteo
Il maniero, il feudo e la via sacra langobardorum: domenica 3 agosto escursione a Castel Pagano, alla Dolina Pozzatina e presso i conventi di Santa Maria di Stignano e San Matteo.
Castel Pagano, l'antico insediamento costituito dal Borgo e dalla Rocca, conosciuto anche come Castelsaraceno è posto quasi sul crinale a sud-ovest del promontorio del Gargano quale vigile sentinella dell'interno del Promontorio, ma soprattutto a guardia della sottostante via di acceso al Gargano mistico, la cosiddetta Via Sacra Langobardorum. “Un anfiteatro naturale imponente e meraviglioso”, la Pozzatina è la dolina più grande di tutta la Puglia ed una delle maggiori morfologie carsiche di superficie d'Europa. In estate, insetti ed uccelli di diverse specie danno origine ad una musica ininterrotta, capace di risvegliare alti sentimenti poetici.
L'emotività ritrovata davanti a questi magnifici spettacoli della natura, carichi di tempo e di fremiti, è testimoniata dalle sofferte parole, ricche di vissuto lirismo, con le quali Pasquale Soccio, nel suo Gargano Segreto, descrive il suo tormento: "Ora più non so dove il suo cuore smarrito palpiti ancora. In un tempo più felice, o meno triste, io lo pensavo occulto nel profondo di una dolina, disteso nel verde riposo di una foresta o nell'inquieto rifugio di un antro, dove il risonante mare gli donava lingua e parola ".
Il feudo di Castel Pagano sorse proprio a guardia della via d'accesso al Promontorio garganico, che sarà poi conosciuta come Via Sacra Langobardorum, lungo il cui percorso iniziale nacquero i monasteri che garantivano ospitalità e assistenza ai pellegrini: Santa Maria di Stignano e San Giovanni in Lama, divenuto poi San Matteo Evangelista.
Entrambi sono testimoni di secoli di storia e devozione che qui hanno lasciato tracce di ogni genere, alcune particolarmente suggestive come il repertorio di segni e simboli, alcuni ancora indecifrabili, graffiti sul portale della chiesa di Stignano. Il Convento di San Matteo possiede una biblioteca di grande valore storico, ricca di circa 100mila volumi.
Il fondo antico, che comprende i libri stampati tra la fine del sec. XV e il 1830, è costituito da circa 7.000 volumi, di cui 7 incunaboli, circa 200 cinquecentine e 800 seicentine. Annesso alla biblioteca è l'antiquarium, con notevoli reperti della Daunia antica ed un ricco patrimonio epigrafico medievale.