Alla scoperta del sentiero Scannamugliera e della grotta originaria dell'Arcangelo
Il WWF ALTA MURGIA-TERRE PEUCETE in collaborazione con gli amici di Monte Sant'angelo Francigena questa volta vi porteranno in un percorso storico /naturalistico denominato "Scannamugliera" usato sin dai tempi antichi come via di PELLEGRINAGGIO
La storia. E' uno dei percorsi più antichi utilizzati dai pellegrini che volevano raggiungere Monte Sant'Angelo e principalmente la Basilica di San Michele (Patrimonio Unesco).
In antichità i pellegrini percorrevano questo sentiero, in salita, portando con se una pietra proporzionata al peccato da dover espiare. Per questo motivo il sentiero viene definito volgarmente la "scala santa" o il "percorso dell'angelo".
Un sentiero panoramico, immerso nella natura e in un paesaggio tipicamente "garganico", con montagna sul mare.
La Via Romea o Via Francigena, seguita dai pellegrini che dal nord Europa si recavano a Roma, proseguiva per la Via Traiana e si congiungeva alla Via Sacra Langobardorum, ultimo tratto verso il Sanctum Michaelem prima di raggiungere la Terra Santa.
Tra i numerosi romitori e monasteri sorti lungo la Via Sacra Langobardorum per ospitare i fedeli vi era la magnifica abbazia di San Leonardo in Lama Volara, domus hospitalis apprestata ad susceptionem pauperum, fondata dagli canonici di Sant'Agostino nel XII secolo. I fedeli si fermavano a pregare nella basilica di Santa Maria di Siponto, e poi raggiungevano alla grotta di San Michele, Sacrario nazionale dei Longobardi.
Salendo i suggestivi valloni. Tra questi la valle "Scahnderh Mulelerh" che in lingua gotica significa "forte e grande a salire", ma che la gente del posto interpretò come "Scannamugliera".
Un'altra strada, la via Guidonis, collegava San Giovanni Rotondo con l'abbazia di San Leonardo, passando nei pressi di Posta Guida e proseguiva poi verso la città di Monte Sant'Angelo attraverso vari tratturi, fra i quali Scannumugliera e Valle Portella.
In questi valloni, attraverso i diversi tracciati viari che permettevano ai pellegrini di raggiungere da Siponto il Gargano, sono ancora visibili resti di chiese rupestri sorte probabilmente in funzione del pellegrinaggio micaelico.
Il paesaggio naturale :
Da questo punto sono visibili i profondi valloni che degradano dalla montagna al mare ed i loro versanti sono ricoperti in modo discontinuo da latifoglie a prevalenza di Leccio, con significative presenze di Orniello. Alcune zone presentano rimboschimenti di Conifere ed una estesa Macchia Mediterranea. Lo sguardo può spaziare su un'ampia e suggestiva visuale che abbraccia il Golfo di Manfredonia, il Tavoliere delle Puglie e gran parte del Sub-Appennino Dauno. In tutte le zone circostanti è possibile apprezzare le ingegnose opere di regimentazione delle acque e di terrazzamenti realizzati dai contadini dediti ad un'agricoltura di sussistenza.
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Costi € 5.00 soci wwf QUOTE DA VERSARE IN LOCO
€ 11.00 non soci
Nei costi è previsto :
-Costo guida Archeologo
-Supporto guida WWF offerto dalla nostra associazione
-Ingresso chiese rupestri lungo il sentiero (chiesa incoronata)
-Ingresso grotta originaria San Michele patrimonio Unesco aperta per noi in via del tutto eccezionale !!
Non rientrano nei costi
COSTO BUS € 1.40
Eventuale costo parcheggio auto a pagamento
CARATTERISTICHE TECNICHE------------------------------
Lunghezza percorso 10 km circa
Durata 2 ore e 30 minuti escluso pause per le visite alle chiese rupestri
Difficoltà ET escursionistico turistico. Il percorso si presenta facile con alcuni strappi in salita e piccoli punti impervi
--------------- Programma (AUTO PROPRIE)--------------
Avvisiamo che l'orario di ritrovo per l'escursione di domenica 23.10
è stato posticipato dalle 6.10 alle 8.00
Quindi l'appuntamento al Bar matrix di Binetto è per le 8.00
Di conseguenza il programma è il seguente :
Ore 8.00 ritrovo al bar matrix
Ore 8.15 partenza
Ore 10.00 arrivo a contrada Macchia Bivio e ritrovo con gli amici di Monte Sant'Angelo Francigena ed inizio sentiero Scannamugliera
Ore 13.00 fine sentiero e pausa pranzo
Ore 15.00 visita alla Grotta originaria dell'Arcangelo
Ore 17.30 fine visita
Ore 19.25 Navetta per ritorno alle auto(biglietto escluso dai costi escursionistici € 1.40)a Macchia bivio
Ore 19.40 saluti e fine evento
MUSEO LAPIDARIO
MUSEO LAPIDARIO - Le "Cripte" sono composte da due ambienti le cui strutture dovettero realizzarsi in due fasi immediatamente successive l'una all'altra. Alcune iscrizioni murarie hanno reso possibile datare le costruzioni tra la fine del VII e l'inizio del secolo VIII.
Lunghe circa 60 metri, si sviluppano fin sotto il pavimento della Basilica. L'ambiente giunge fino al possente muro di sostegno sul quale, nella parte superiore, sono poggiate le famose Porte di bronzo. Questa prima parte appare come una galleria porticata coperta da volte a botte. Qui sono esposte diverse sculture provenienti dagli scavi del santuario, dall'ex chiesa di San Pietro e dalle rovine dell'abbazia benedettina di Santa Maria di Pulsano.
Tra queste: lo stemma della Città di Monte Sant'Angelo dell'anno 1401; una statua di San Michele della prima metà del secolo XIV; una statua del Redentore del secolo XV; una Madonna con Bambino del secolo XV; una croce funeraria del secolo VIII; un angelo con vessillo tra il X - XI secolo; un Cristo orante del secolo XI - XII e, dello stesso periodo, una Madonna acefala; un lavabo decorato con scene bibliche; frammenti di ambone fra i quali un'aquila con leggìo della bottega di Acceptus del secolo XI.
Passando attraverso l'apertura scavata nel muro di sostegno delle porte di bronzo si passa nell'altro ambiente di epoca longobarda, diviso in due ampie navate. La copertura doveva essere costituita da una volta a botte sostenuta da arconi trasversali. Le navate erano occupate da due scale: quella a destra, ad andamento curvilineo, è conservata integralmente nel suo percorso; quella di sinistra, ad andamento rettilineo, è andata distrutta. Le due scale terminavano su una piccola platea, delimitata ad est da un'abside, con un altare a blocco in conci squadrati. Alla sinistra dell'altare è stato ritrovato, protetto da lastre di pietra, un affresco chiamato il Custos Ecclesiae, attribuito al secolo X, oggi esposto nella Sala Convegni. Questi ambienti furono chiusi definitivamente verso gli anni 1270 - 1275, quando gli Angioini, con le nuove costruzioni, diedero al Santuario l'assetto attuale, sacrificando le precedenti opere.
Grotta originaria San Michele
Ancora oggi la misteriosa energia racchiusa nella roccia di questa grotta del Gargano, in Puglia, emana sensazioni inspiegabili di tale portata, da scuotere profondamente l'animo di ognuno che vi si rechi. Non fa differenza se si tratti di un fedele o un ateo. Questa grotta è effettivamente una ponte fra Cielo e Terra.
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Modalità di adesione
Compilando i seguenti moduli Google Link :
prenotazione :https://goo.gl/forms/K4IdmA7i6Do0gURf2
liberatorie :https://goo.gl/forms/zGG8roZQAcCTkt2m2
emial : wwfaltamurgia.terrepeucete@gmail.com
Le adesioni verranno accettate entro e non oltre il limite dei 40 partecipanti
Ed entro la giornata del venerdì 21 ottobre, questo per la comunicazione e l'emissione dei permessi per poter entrare nella grotta
L'escursione è organizzata in auto proprie e sotto la propria responsabilità
Attrezzature necessarie per poter partecipare :
-scarpe da trekking
-acqua
-kway
L'escursione verrà rinviata a data da destinarsi in caso di condizioni meteorologiche avverse