La musica di Johnny O'Neal accende il San Severo Winter Jazz
Il Leggendary Johnny O'Neal è l’artista del momento ed è pronto al rientro in Europa, solo sei date in Italia, con una sola data al Centro-Sud Italia. Ed è quella del San Severo Winter Jazz, il prossimo sabato 14 Novembre, alle 21.30. - Ore 21,30
Da questo tour italiano nascerà un nuovo disco che sarà registrato il 19 novembre presso la Recording Session - Studio Di Registrazione Incasa Records, San Michele Tiorre (Parma) con il consorzio ed il contributo di alcune associazioni che ospiteranno il Trio di O'Neal (Johnny O’Neal: pianoforte & voice, Luke Sellick: bass e Charles Goold: drums) e tra queste anche gli "Amici Jazz San Severo".
Pianista e vocalist, nativo di Detroit, Johnny O’ Neal, 58 anni, ha suonato a stretto contatto con alcune leggende come Dizzy Gillespie, Ray Brown, Joe Pass, Kenny Burrell, Clark Terry. Il suo stile paga un fortissimo tributo alla grande tradizione dell’idioma afroamericano e a pianisti come il succitato Tatum e Oscar Peterson.
È l’icona dei musicisti di New York. Il compianto pianista Mulgrew Miller, in un’intervista del 2006, riportata nel DVD “Tight” cattura O’Neal nel periodo magico della sua carriera, dichiarando: “Ci sono due musicisti della mia generazione che sono dei talenti naturali e tutti e due vengono da Detroit. Uno è Kenny Garrett e l’altro è Johnny O’ Neal”.
Johnny è una delle presenze fisse di club come Smalls, Fat Cat e Mezzrow a Downtown e Smoke ad Uptown dove ogni sera registra il sold out tra le ovazioni del pubblico. Il suo ultimo disco “Live at Smalls“ in trio, una chicca difficile da reperire in Italia, è un piccolo gioiellino. La vicenda del pianista Johnny O'Neal ricorda quella dei molti jazzmen usciti repentinamente di scena e in qualche caso riscoperti in età avanzata.
La sua è una vocalità polverosa, dalla bella tensione bluesy, si muove con eleganza evidenziando l'abilità di un consumato entertainer ma anche raffinato gusto armonico, fluidità melodica e tensione ritmica. La sua musica spazia dal tecnico virtuosistico alla tenera ballata di interpretazioni. Qualcuno, per descrivere il suo pianismo, ha citato Art Tatum e Oscar Peterson ma il paragone è francamente esagerato anche se appaiono alcune somiglianze.
La tecnica di Johnny O'Neal è comunque pregevole e il suo stile si pone in equilibrio tra il linguaggio bop e la tradizione dei pianisti d'anteguerra. In questo tour europeo, con Johnny O'Neal una vibrante e swingante sezione ritmica composta da Luke Sellick al contrabbasso e Charles Goold alla batteria.