Il 'freddo' jazz scandinavo dell'Ensamble Denada accende il Teatro Giordano
Il concerto degli Ensemble Denada è una colonna sonora di un film che ognuno di noi può inventare, un viaggio tra suggestioni e sequenze d'immagini, trainate dalla musica visionaria di questa eccezionale orchestra jazz.
Dopo l’eccezionale fine-settimana con il concerto degli “Incognito” e la seconda lezione di Riccardo Di Filippo sulla "Storia del jazz in vinile", torneranno l’8 dicembre gli appuntamenti con il “Giordano In Jazz-Winter Edition”, che propone stavolta l’Ensemble Denada, gruppo jazz norvegese considerato tra i migliori d’Europa nel genere.
Fondata nel 2000 a Oslo, con il nome di “Norske Store Orkester”, “Ensemble Denada” è una “mini big band” norvegese composta abitualmente da 15 elementi. Ha un’anima “nordica”, che si concretizza sia nelle scelte musicali che nelle nazionalità dei componenti. Il repertorio è un intreccio di atmosfere nordiche da sogno e di esplosioni di energia più tipiche del jazz moderno, eseguito dai migliori solisti e orchestrali norvegesi.
Parti rigorosamente composte, giochi di intuizioni e libera improvvisazione si fondono in una miscela unica tra jazz ed elementi della tradizione musicale norvegese. E’ capitanata da Frank Brodahl e Helge Sunde: quest’ultima è anche autrice di molti dei brani della band. Nel 2010 ha ricevuto il prestigioso premio “German Echo Award” per la migliore incisione di una big band per l’album “Finding Nymo” del 2009.
Ha prodotto tre dischi: “Denada” (2006); appunto “Finding Nymo” (2009) e “Windfall” (2013), che aveva ricevuto ottime recensioni su numerose riviste musicali europee.
L’ensemble sta compiendo un tour in tutto il mondo ma sta anche preparando la musica per un nuovo album, che dovrebbe uscire nel gennaio 2016. “Ensemble Denada”, tra l’altro, include nel proprio repertorio anche alcune canzoni “italiane”, composte da Helge Sunde dopo aver ascoltato molte le bande di paese nella sua prima visita in Italia nel 2007. Non un semplice concerto, quindi, ma una proposta originale di altri “punti di vista” nella composizione jazz. Il segno della volontà di percorrere non solo le strade del jazz più “classico” o più “di tendenza” nel panorama internazionale da parte del “Giordano in Jazz”, il format culturale organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia in collaborazione con Moody Jazz Cafè.
Dal 30 novembre fino al 20 dicembre sarà inoltre allestita presso la sala Fedora del Teatro Giordano la mostra forografica Musica Nomade di Mariagrazia Giove. Una mostra itinerante, “nomade” appunto, che non sia solo un’esposizione di fotografie, ma un vero e proprio “viaggio sensoriale nella musica intorno al mondo”. La mostra sarà visitabile durante i giorni di apertura del Teatro Giordano, mezz'ora prima e dopo gli spettacoli e la mattina.