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Eventi San Marco in Lamis

"Ci dispiace ma finisce qui". Dopo 12 anni cala il sipario su 'Cchiù fa notte e cchiù fa forte': "Siamo stufi di subire..."

Gli organizzatori di uno degli eventi estivi più importanti del Gargano annunciano la chiusura della manifestazione, dopo 12 anni. "Ecco perché abbiamo preso questa decisione"

“Ti lascio perché ti amo troppo!” così gli organizzatori di Cchiù fa notte e Cchiù fa forte, evento di punta dell'estate di San Marco in Lamis e tra i più attesi del Gargano, chiudono i battenti. Lo fanno nell'anno che ha visto anche gli organizzatori del Carpino Folk Festival mollare momentaneamente la presa. Lo fanno mettendo nero su bianco gli sforzi profusi a titolo gratuito dai volontari, i costi, le assenze, le mancanze e i motivi, tutti, che hanno spinto il gruppo a far calare il sipario sulla manifestazione, dopo 12 edizioni.

Cchiù fa notte e cchiù fa forte: ecco perché finisce qui!

"Speriamo che nella vostra vita non abbiate mai sentito pronunciare queste parole. Lasciateci spiegare e dedicateci 5 minuti.

Nel 2008, oltre 10 anni fa, tre sodalizi di San Marco in Lamis: Pro Loco Serrilli, Associazione BorgoMagna e Arci Pablo Neruda composte da giovani ventenni o poco più decidono di organizzare un evento. Erano ragazzi che avevano vissuto fuori o che semplicemente giravano l’Italia ed in piena moda NOTTE BIANCA si sono detti perché non a San Marco in Lamis?

Bene. Si parte.

Per alcune edizioni, tra alti e bassi, abbiamo collaborato con le esistenti Associazioni di categoria. Organizzatori in prima battuta delle attività nella zona commerciale richiedendo contributo, lasciato l’organizzazione alle Associazioni Commercianti in altre edizioni. Dopo un po’ abbiamo capito che non andava.

Cchiù Fa Notte e Cchiù Fa Forte abbandona il format e diventa Festival. Abbiamo spesso ripetuto, anche invano sig!: “Non è la notte bianca!”.

Ci concentriamo sui giovani, vuoi perché eravamo noi giovani e siamo giovani dentro tutt’ora. Ogni anno abbiamo portato, in collaborazione con le associazioni del luogo, decine di spettacoli tra musica, arte, danza, letteratura, cinema, sport, salute, arte di strada, laboratori culturali, semplici goliardate, etc.

Quest’anno, ad esempio, potete contarne da programma oltre 30. Abbiamo portato a San Marco in Lamis: Iron Mais, Piotta, Victoria Vegas, Après La Classe, Cisco Dei Modena City Ramblers, The Zen Circus, I Cani, Nausica, A Toys Orchestra, Kutso, Tonino Carotone, No Braino, Wender&Dona, etc etc etc...

La t-shirt di cfncff, nata come gadget per autofinanziarci, diventa un simbolo! Sempre presente in tutte le valige di sammarchesi e non, che la indossano con orgoglio nel quotidiano e in tutte la parti del mondo! Inoltre pochi spettacoli o eventi portano e hanno portato i “forestieri” a venire a trovarci e tra questi, con orgoglio, e possiamo dirlo ci siamo noi.

Ma quanto costa un edizione di cfncff? In termini umani, tempo. Tempo sottratto alle famiglie, ai figli, alle mogli e ai mariti, alle fidanzate e ai fidanzati, in qualche caso agli amanti, al lavoro, alla tintarella, ad un buon calice di bianco in riva al mare. In termini economici vi facciamo i conti della serva!!

Mediamente un edizione di cfncff costa tra le 20 e le 25 mila €!!! L’evento è totalmente finanziato da contributi privati, in rarissime occasioni abbiamo ricevuto finanziamenti pubblici, che hanno comunque coperto in piccola parte i costi. Il resto degli introiti, sono da suddividere tra sponsor (sono presenti sui programmi ogni anno), stand autorizzati (ai quali facciamo versare la tosap), t-shirt, lotteria. Tutto questo in alcune edizioni, non è servito a coprire interamente i costi!

In 12 anni, cfncff è stata centro di interesse per svariate migliaia di persone, ed ha avuto un impatto economico e di visibilità sulla cittadina non indifferente!!

In poche parole signori, noi crediamo di aver fatto il possibile, in alcuni casi anche l’impossibile. In molti casi abbiamo sbagliato o preso decisioni impopolari. Ma tant’è… chi fa, sbaglia! A tutti coloro che in qualche modo si sono sentiti traditi o offesi in qualche modo da noi porgiamo le nostre scuse più sentite. Se non vi basta, veniteci a trovare ve le faremo di persona.

A tutti coloro che ci hanno voluto bene, pensiamo a Tommaso, Luigi, Ludovico C., Palma, Lino, Donato e i suoi amici suonatori, alle associazioni che hanno fatto parte del circo, a coloro che hanno contribuito a rendere questa esperienza unica va il nostro eterno ringraziamento. Grazie di tutto!

Non tutti hanno fatto se non il possibile, almeno il minimo, ci sembra. Per carità niente è dovuto. Noi non siamo nessuno e non ci si deve dare più importanza delle mosche che passano per il naso. Lo abbiamo fatto per amore, con la stessa devozione con cui si accudisce una madre. Avremmo voluto, semplicemente, che gli altri fratelli con cui condividevamo un cammino comune ci avessero dato solo un piccolo abbraccio.

La politica. Coloro che si prendono cura dei cittadini. Le varie amministrazioni comunali, fatto salvo l’amministrazione Lombardi (che perlomeno è riuscita a stanziare 1000 euro per cfncff), non hanno mai contribuito. Da alcuni anni, conoscendo la salute delle casse comunali non abbiamo neanche più chiesto. Ne facciamo una questione di soldi? Non avremmo stile. Il problema grosso è l’ordine pubblico.

Garantire la presenza di vigili urbani, garantire servizi igienici pubblici, garantire presidi per la messa in sicurezza delle aree interessate dalla manifestazione, in merito ai piani di sicurezza presentati, soprattutto alla luce delle nuove normative introdotte a seguito del decreto Torino: che dirvi. Sconclusionato, arrangiato, fatto a forza, negativo in tutto e per tutto.

Colpa nostra, senza dubbio. Fin quando si perde denaro sta bene, ma non ce la sentiamo di rischiare conseguenze penali per errori che non dipendono anche e soprattutto solo da noi.

Coloro che alla fine della fiera ci guadagnano. Gli esercenti, soprattutto quelli interessati dalla manifestazione e presenti in piazza, non contribuiscono affatto o partecipano con cifre decisamente irrisorie (tutti coloro che contribuiscono sono presenti sul programma, vanno dalle 100 euro per logo più piccolo a salire fino alle 4/500 euro per i loghi più grandi). Ringraziamo Cafè Noir, ça va sans dire. C’è addirittura chi non rispetta l’ordinanza sul divieto di vendita di bevande in bottiglie di vetro, mettendo in pericolo la sicurezza di tutti gli utenti.

Il cittadino medio. Passi tutto. Passino le critiche costruttive e non, ci sta. Non le abbiamo mai sofferte. Se ci fate caso o se andate sui social non troverete in 12 anni un commento uno fuori luogo. Zen, fottutamente zen. Ma negli ultimi anni abbiamo dovuto spalare spesso e volentieri merda di elefante dal portone di casa. Depositata lì. Senza motivo alcuno. Le bottiglie di vetro e l’immondizia. Il rumore. Il ponte Morandi. Oh ma una vita ce l’avete?

Quindi, siccome questo gruppo di volontari che si sbatte per mesi a titolo gratuito, oltre alle critiche, deve subire tutto quello di cui sopra, ha deciso: Cchiù Fa Notte e Cchiù Fa Forte finisce qui! Almeno questo format. Grazie a tutti quelli che ci sono stati vicini in questi dodici anni. Vi diciamo che l’Arci non chiude. Faremo cose belle, garantito.

Ah, diffidate dalle imitazioni"

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