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L'Oscar per le arti visive ad Antonello Morsillo: l'artista foggiano premiato a Montecarlo

Il riconoscimento ottenuto per 'La Creazione Interiore', opera con la quale ha omaggiato la pittrice Charlotte Salomon, uccisa nei campi di concentramento

Un grande riconoscimento per Antonello Morsillo. Sabato 14 ottobre, l'artista foggiano ha ricevuto a Montecarlo, il Premio biennale 'Oscar' per le arti visive, per 'La Creazione interiore', opera con la quale ha omaggiato la pittrice Charlotte Salomon, uccisa nei campi di concentramento.

L'annuncio è stato fatto, a Roma, all'indomani della vittoria, durante la presentazione del suo manifesto artistico Il Suridealismo dell'arte. In questo libro descrive l'arte come urgenza etica ricordando quanti hanno dato la vita per le proprie idee. All'incontro sono intervenute Angela Ales Bello, Docente di filosofia all'Università Lateranense di Roma e Ornella Ferrari, storica dell'arte.

Chi è Antonello Morsillo

Antonello Morsillo nasce a Foggia, si immerge nel mondo dell'illustrazione sin da ragazzo realizzando i disegni dei personaggi più controversi e singolari dei cartoni animati, ma crescendo, si dedica anche alla scrittura realizzando quattro raccolte di poesie. L'arrivo a Roma segnerà indelebilmente il suo percorso artistico. Qui si Diploma in grafica, disegno e pittura. Nel 2002 avviene l'incontro con la cantautrice Rettore con la quale ci sarà una lunga collaborazione e lo presenterà alla SonyBmg. Numerose le pubblicazioni per copertine di cd, libri e riviste dedicati ad altri importanti personaggi della musica italiana tra i quali Mina, Milva, Patty Pravo, Luigi Tenco e Renato Zero.  Dal 2010 si dedicherà esclusivamente alla pittura, portando a maturazione il suo percorso artistico ed interiore. La storica dell'arte Ornella Ferrari riprende il termine Suridealismo, in un'accezione artistica, per definire le sue «opere intrise di fervori sociali rappresentati all’interno di scenari onirici». Uno stile personale in cui simbolici squarci, presenti sulle tele ed ispirati alle "macchie di Rorschach", si stagliano dall'immagine rappresentata e la "perforano" in profondità. Uno studio profondo delle tematiche e dei personaggi trattati è alla base di ogni sua opera. Vivere a fondo il personaggio per sintetizzare ed esprimere al meglio su tela le sue caratteristiche connotative. Così la sua arte figurativa omaggia Giordano Bruno, Charlotte Salomon, Pasolini, Gandhi, Edith Stein, Gertrud Kolmar, presentati nelle mostre personali Svestiti di carneSfiguratiShoah i risvolti del pregiudizio. L' urgenza di Morsillo è tramandare la memoria di quanti hanno dato la vita per le proprie idee perché ritiene che l’arte possa e debba far conoscere alcune significative realtà. Così li presenta in conferenze, anche nelle scuole, avvalendosi di importanti collaborazioni quali: Angela Ales Bello, Adriano Petta, David Grieco. Il tutto è frutto di un bagaglio culturale maturato attraverso gli studi universitari in Lettere, Biblioteconomia e Filosofia. Tra i riconoscimenti, a dicembre 2016, il Premio internazionale Beato Angelico per l'impegno artistico e culturale profuso nella personale Shoah i risvolti del pregiudizio in cui omaggia le vittime dei campi di concentramento e nel 2017 il Premio Oscar per le arti visive. Oggi molte sue opere appartengono a collezioni private. L'artista vive e lavora a Roma. Nel 2017 festeggia quindici anni di attività artistica con la personale Suridealista: l'arte come urgenza etica e la pubblicazione del libro Il Suridealismo nell'arte in cui teorizza il suo percorso.

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