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Vieste si conferma regina: anche nel 2019 verso i 2 milioni di turisti. Il sindaco: "Sforzi nonostante i problemi". Spunta la grana b&b

Le strade e l'assenza di infrastrutturazione continuano ad essere un problema. Nobiletti chiama in causa la Provincia a guida Gatta. Forti le preoccupazioni per la deregulation che interessa il settore dei b&b

Anche quest’anno Vieste dovrebbe confermare i due milioni di presenze estive. Un primo, sommario bilancio lo fa a Foggiatoday il sindaco, Giuseppe Nobiletti, che osserva: “Non abbiamo ancora dati ufficiale, ci rifacciamo al conferimento dei rifiuti in discarica che son quelli che raccontano meglio di tutti l’andamento dell’estate contempleando, ahinoi, anche il nero. E quei dati ci dicono che, in un contesto di generale flessione, Vieste ha tenuto”. Una piccola flessione a luglio, intorno all’1%, agosto dovrebbe essere al rialzo. A far procedere tranquillamente la stagione anche l’assenza di casi particolarmente rilevanti di cronaca nera, a cui purtroppo Vieste è abituata (basti pensare a quanto accaduto nel luglio 2017 con l'omicidio in pieno giorno di Omar Trotta). Lo spargimento di sangue ha dato tregua ad una cittadina che vive di turismo e di immagine. “Nessun omicidio o rapina, siamo stati fortunati” scherza per sdrammatizzare, Nobiletti. Confortato anche dalla presenza delle forze dell’ordine nel paese garganico, rafforzata.

Tutto sommato il bilancio è molto buono, complice anche la diversificazione che Vieste sta provando a mettere in campo: turismo culturale accanto a quello balneare storico. Il Polo culturale, obiettivo del primo cittadino, ha mosso i primi, sostanziali passi, e la scelta pare si stia rivelando vincente : in soli due mesi, da giugno a luglio, le bellezze storiche restaurate e aperte al pubblico hanno fatto registrare le diecimila presenze. Ci sono ancora agosto e settembre da mettere a bilancio.

E la prossima settimana partirà “Vieste in love”: dal 31 agosto all'8 settembre, oltre una settimana di appuntamenti dedicati all’amore, idea dell’amministrazione comunale sempre nell’ottica della destagionalizzazione. La scalinata dell’amore è già un successo: in migliaia si ritrovano da mattina a sera su quegli scalini a scattare foto e selfie. Piccole idee, cifre esigue per iniziative che fanno rumore. E creano immagine. D’altronde, Roma e il ponte dei lucchetti insegnano, solo per fare un esempio.

Ma quanto è difficile fare turismo dalle nostre parti? “Partiamo dal problema dei problemi: la viabilità” sbotta Nobiletti. E’ il problema. Le strade provinciali sono in condizioni pietose. Eppure ora i soldi ci sono. La Provincia cosa sta facendo? “Chiamerò il presidente Gatta, ci sono 47milioni: è in grado di spenderli? Non parla, non ci ha fatto sapere niente, né dei progetti, né dei tempi di realizzazione. Eppure non possiamo più aspettare!”. E le infrastrutture: “Dell’aeroporto Gino Lisa lei ha notizie?” sferza ironico. L’infrastrutturazione del territorio, materiale e immateriale. Anche questa atavica mancanza, secondo Nobiletti, è alla base delle cifre odierne: “Avremmo potuto fare di più ma non riusciamo ad intercettare larghe fette di mercato che se ne vanno verso il NordAfrica, l’Albania, la Croazia”. “La buona notizia è che Conte, che è di queste parti, probabilmente continuerà a fare il presidente del consiglio e potrà portare avanti il lavoro iniziato. Ma vogliamo tempi certi. La Provincia si dia da fare”. L’appello di sempre, insomma, mentre un’altra estate se ne va. E chissà quante altre.

L’incapacità di infrastrutturare un’area non fa sconti a nessuno degli enti sovracomunali. Un’insipienza e un’indolenza smaccata e dannosa. Così come dannoso inizia ad essere un altro tema di cui la politica turistica, secondo Nobiletti, dovrebbe cominciare ad occuparsi: il proliferare sregolato dei b&b. Ogni anno a Vieste spuntano dai 15 ai 20 nuovi bed & breakfast senza precise regole, né urbanistiche né economiche. Si sarebbe oltre i 150. Un deregulation che non sarebbe più sostenibile per gli operatori turistici. Alberghi, campeggi, “le realtà strutturate stanno ricevendo un danno serio – sostiene il sindaco-, rischiamo nei prossimi anni di lasciare per strada centinaia di dipendenti”. Non si tratta d abolirli ma di regolamentarli, secondo Nobiletti: mentre un hotel deve rispettare precise norme urbanistiche ed economiche, un b&b può sorgere dove gli pare, in maniera indiscriminata, anche e soprattutto a livello di pianificazione del territorio. Non va bene, è concorrenza sleale, che crea un danno enorme nelle realtà strutturate ad alta vocazione turistica. Bisogna che la materia passi nelle mani del Comune: è il Comune che deve pianificare! Posso capire i centri che devono crescere in tal senso ma Vieste, città turistica, non può permettersi la crisi degli alberghi, dei campeggi, dei villaggi. Sarebbe una tragedia pari alle crisi che investono le grandi aziende tipo Pernigotti, di cui tanto abbiamo sentito parlare”.

“Ho già parlato col presidente Emiliano e porrò il tema al presidente dell’Anci Puglia a che si convochi subito un tavolo tecnico per regolamentare il settore” preannuncia il primo cittadino. “Potremmo così utilizzare queste strutture ricettive per riqualificare il centro storico, piuttosto che vederle pullulare in periferia. Ben regolamentata, sarebbe un’opportunità. Oggi rischia di uccidere le realtà già consolidate” sentenzia.

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