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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

L’Ente Fiera si apre ai privati, per rilanciarsi: cercasi investitori per nuova società

Pubblicato l’avviso pubbico per la manifestazione di interesse alla sottoscrizione del capitale sociale della costituenda società di gestione dell’attività fieristica nel quartiere di Foggia

E’ stato pubblicato l’avviso pubblico con scadenza il prossimo 31 marzo per la manifestazione di interesse alla sottoscrizione del capitale sociale – di 500mila euro (canone annuo) - della costituenda società “Foggia Fiere s.r.l.”, che riceverà in gestione trentennale alcune aree coperte e scoperte del quartiere fieristico, e che avrà come oggetto sociale la realizzazione - sulle aree ricevute in gestione dall’Ente Autonomo Fiera di Foggia - di attività riguardanti le manifestazioni fieristiche come definite all’art. 2 della L.R. 2/2009, congressi, convegni ed eventi, esposizioni, mostre, servizi per la promozione del commercio internazionale e degli scambi, di valorizzazione delle produzioni locali, in campo culturale, cinematografico, musicale, teatrale, televisivo, editoriale, multimediale, attività educative, formative, divulgative, di ristorazione e di intrattenimento di qualità, sedi di istituzioni nazionali ed internazionali, sedi istituzionali e di organizzazioni di rappresentanza, o combinazione degli stessi, nonché attività sportive o ricreative e di produzione o scambio di servizi in genere.

Ciascun offerente può manifestare interesse a sottoscrivere quote di partecipazione individuale nella misura minima del 2% e nella misura massima del 90% del capitale sociale, per multipli di 2%. Poi, successivamente, un’apposita commissione nominata dal presidente dietro indirizzo del Consiglio di Amministrazione, procederà, alla valutazione delle manifestazioni di interesse pervenute secondo alcuni criteri e pesi.

Costituita la “Foggia Fiere” s.r.l., l’Ente Autonomo Fiera di Foggia stipulerà con la stessa un contratto di concessione di parte delle aree coperte e scoperte del quartiere fieristico, ai patti ed alle condizioni indicate nello “Schema del Contratto di Concessione”. Il canone annuale sarà ridotto in misura pari ad euro 25.000 annue per ogni risorsa umana acquisita, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, dalla pianta organica dell’Ente Fiere di Foggia. E sarà revocata nel caso in cui, per qualsiasi ragione, i rapporti di lavoro del personale acquisito dall’Ente Fiere saranno risolti.

“L’attività fieristica – ha dichiarato il presidente Fedele Cannerozzi - pur avendo indubitabili riflessi di natura pubblicistica, costituisce una vera e propria attività industriale che, al pari di tutte le attività imprenditoriali, necessità, per poter essere esercitata efficacemente e per poter generare profitto, di investimenti che la proprietà pubblica (che pure ha assicurato la sua contribuzione alle spese generali di funzionamento e che certamente continuerà ad assicurarla anche in futuro) non ha potuto assicurare in ragione delle sempre più stringenti condizioni di bilancio in cui versano gli Enti territoriali di riferimento dei sistemi fieristici. Bene ha fatto, dunque, la Regione Puglia a riordinare il sistema fieristico pugliese orientandolo ad un approccio industriale ed imprenditoriale, l’unico in grado di mantenere e rilanciare il ruolo indiscutibilemte centrale del quartiere fieristico per il sostegno e la promozione della nostra economia e del nostro territorio.

La legge regionale di riordino del sistema fieristico pugliese – continua Cannerozzi – consentiva molteplici opzioni per addivenire alla privatizzazione dell’attività fieristica. L’Ente Autonomo Fiere di Foggia ha optato per una modalità che da un lato garantisse che il patrimonio resti di proprietà pubblica, e dall’altro che consentisse a singoli investitori o a cordate degli stessi di conferire i capitali indispensabili per un reale rilancio dell’attività fieristica nel nostro territorio di Capitanata.

Sono certo – ha concluso il presidente dell’Ente Fiera – che non mancheranno manifestazioni di interesse ad investire nel nostro quartiere e non solo perché mi attendo che il territorio, nelle sue articolazioni istituzionali, associative ed imprenditoriali, si attiverà per salvaguardare e per rilanciare nella sua funzione un pezzo assai significativo della sua storia, ma anche e soprattutto perché una attenta valutazione della proposta di concessione e delle infrastrutture offerte convincerà i possibili investitori della capacità del nostro quatiere fieristico di produrre reddito e di remunerare adeguatamnte il capitale investito”.

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