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Prc: è pronto un referendum per dire "no" alla vendita del 40% dell'Ataf

Giorgio Cislaghi: "L'aumento del costo e del numero dei parcheggi ha il solo scopo di rendere più appetibile la vendita a soggetti privati". Per il Prc è importante riprendere il discorso di una città a misura d'uomo

Vendere il 40% delle aziende speciali è il prossimo obiettivo dell’amministrazione comunale. Vendere per risanare i conti del comune. Non vi è una nuova proposta di servizio pubblico per l’ATAF: l’aumento de costo dei parcheggi e del numero dei parcheggi ha il solo scopo di “rendere più appetibile” la vendita a soggetti privati. Unico ritorno per la comunità: l’alleggerimento del deficit dell’amministrazione comunale. Secondo il Prc, sarebbe questa in sintesi la scelta che starebbe per fare la giunta comunale.

LA POSIZIONE DEL PRC - Non siamo contrari all’aumento delle tariffe di posteggio se il fine è togliere le macchine dal centro cittadino e favorire una mobilità alternativa basata sull’utilizzo del mezzo pubblico e delle piste ciclabili, ma questo è in contrasto con le proposte di pacchetti di abbonamento a prezzi scontati e l’aumento del numero dei posteggi privati in centro. Anche le associazioni dei consumatori sono piegate a questa logica economicistica, dimenticando che in ballo non sono solo i costi del posteggio ma vi è anche il costo sociale, le malattie polmonari, derivante dall’inquinamento urbano per noi prevalente.

LE POSSIBILI SOLUZIONI - Guardare a Bari e Lecce che hanno ridotto notevolmente il traffico in centro città, aumentando il costo dei posteggi a 2 euro l’ora ma anche ampliando l’offerta di posteggi di scambio in periferia, con biglietto per l’autobus incluso nel costo del posteggio, 1 euro al giorno, per tutti i passeggeri. Questo a Foggia si può fare subito istituendo un primo posteggio di scambio in via Guglielmi e viale Fortore collegandolo con un bus navetta a piazza Giordano.

Un secondo posteggio può essere individuato in viale Miranda con navetta che collegi la zona Ipercoop al centro. Istituzione dei posteggi riservati ai residenti in centro, limitati alla via di residenza e con costi modulati in base al reddito familiare ed alla macchina.

Rifare il piano delle piste ciclabili di modo che le periferie siano collegate al centro prevedendo la possibilità di lasciare la bicicletta in zone dotate di rastrelliere e, magari, sorvegliate da telecamere. A queste semplici misure si deve accompagnare uno studio per migliorare sia la frequenza che la razionalità del trasporto pubblico avvicinandolo alle esigenze dei cittadini.

Un ruolo fondamentale ha il corpo di polizia Urbana che deve impegnarsi a contrastare il fenomeno del posteggio in seconda fila prevenendolo con una più capillare presenza di agenti sulle strade.

REFERENDUM PER NON VENDERE L'ATAF - Siamo convinti che è possibile risanare l’ATAF, come anche l’AMICA, a patto che gli amministratori rispondano a logiche di utilità ed efficienza del servizio pubblico rendendole immuni da ingerenze della partitocrazia che, con l’esplosione delle piante organiche e dei costi, le ha portate sull’orlo del fallimento.

Sul’intenzione di vendere il 40% dell’ATAF ricordiamo alla giunta che il nostro partito è impegnato nei referendum per la difesa dell’acqua pubblica e dei servizi pubblici di rilevanza economica e che la legge che consente la vendita dell’ATAF è oggetto di referendum. Ci aspettiamo dai consiglieri dei partiti che sostengono i referendum, a cominciare dal consigliere di SEL, un atteggiamento coerente e di opposizione alla vendita dell’ATAF, servizio pubblico di rilevanza economica, quando questa verrà proposta in consiglio comunale.

Alla giunta comunale rinnoviamo l’invito a coniugare il risanamento dei conti con il progetto di Foggia Capitale che aveva, ed ha ancora, un’idea della città a misura di cittadini.
 

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