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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

10mila euro per attaccare i cavi, al Comune di Foggia costano caro i “particolari requisiti”

640 ups per le scuole ottenuti gratuitamente dal Comune di Foggia, ma l'installazione dei dispositivi costerà 9800 euro. Bove, presidente Amservice: "Non siamo stati contattati"

A partire da lunedì 20 luglio le scuole foggiane, elementari e medie, saranno dotate di gruppi di continuità per i computer, congegni che permettono un'alimentazione elettrica costante. Sono 604 in tutto i dispositivi ottenuti gratuitamente dal Comune di Foggia nell'ambito del progetto E.Co.Ups al quale l'ente ha aderito nell'ottobre 2014. "Un passo importante in tema di contenimento della spesa, di risparmio energetico e di utilizzo delle moderne innovazioni tecnologiche» lo hanno definito qualche giorno fa, nell'annunciarlo, il sindaco Landella e l'assessore all'Innovazione Tecnologica Francesco Morese. Ma dietro le quinte aleggia il brusìo.

Per quanto gratuiti gli apparecchi, avranno un costo per le casse comunali. Quanto? Quasi 10 mila euro, 9800 euro per la precisione. E' questo il costo preventivato dalla ditta Argomedia alla quale il Comune di Foggia si è affidato dopo una mini-indagine di mercato per la consegna e l'installazione dei dispositivi. Nulla di difficile, sia chiaro, si tratta della semplice connessione di un cavo al pc.  Ecco perché in queste ore tanto la scelta della esternalizzazione del servizio quanto la "modica" cifra contenuta nella determina 50 del 2 luglio fanno saltare sulla sedia più di qualcuno. Compresa Amservice, la società strumentale del comune di Foggia che ha inglobato Amgas Viola e che ha, pertanto, tra le sue funzioni proprio il supporto informatico per esigenze comunali. Tanto più che l'operazione è di bassissima complessità ed in determina si fa riferimento espressamente, tra gli obiettivi, al necessario contenimento della spesa.

Sono 25 le figure "informatiche" presenti in azienda. "Non siamo stati contattati" dichiara candidamente il presidente Antonio Bove, che ammette di non essere neanche a conoscenza dell'operazione. "Certo che avremmo potuto farlo – aggiunge - anche se con un sovrapprezzo qualora si fosse reso necessario un tempo di lavoro straordinario per i dipendenti". Ma per l'assessore all'Innovazione Tecnologica Francesco Morese le cose non stanno così: il servizio richiedeva "particolari requisiti", dice, "e comunque i dipendenti di Amservice, per contratto, non possono uscire dagli uffici comunali " sottolinea.

Nel frattempo c'è chi fa osservare un altro aspetto: in determina si dà mandato ad Argomedia non solo della consegna e della installazione degli apparecchi, ma anche della loro sostituzione nel caso in cui l'istituto scolastico ne abbia altri già in dotazione, ma nulla dice circa la destinazione di questi ultimi, che resteranno evidentemente nella disponibilità della società che li preleverà. E che, per quanto desueti, hanno comunque un valore di mercato.  

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