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1,8 milioni per il Teatro Mediterraneo, ma fondi per le periferie congelati: "Ecco come stanno le cose"

Le precisazioni del sindaco di Foggia Franco Landella circa la situazione in cui versa il Teatro Giordano denunciata da FoggiaToday

Il sindaco Landella affida a una nota stampa la replica all'articolo video di Foggiatoday sulle condizioni in cui oggi versa il Teatro Mediterraneo di Foggia.

Il servizio pubblicato dalla Vostra testata circa lo stato di abbandono in cui versa il Teatro Mediterraneo accende nuovamente i riflettori su un tema che l’Amministrazione comunale ha provato ad affrontare in chiave risolutiva. La chiusura della struttura ed il disinteresse politico-amministrativo che l’ha accompagnata vengono purtroppo da lontano. Io stesso denunciai pubblicamente questa situazione nel corso della campagna elettorale di quattro anni fa. Chi ci ha preceduto al governo della città, purtroppo, ha mostrato uno scarso interesse per le opzioni che si sarebbero potute attivare per restituire decoro ed operatività al Teatro Mediterraneo, restituendolo così alla nostra comunità.

Tuttavia i cascami degli errori e delle superficialità amministrative commesse dai nostri predecessori in ordine al progetto ‘Bollenti Spiriti’ – attivato proprio con l’obiettivo di riqualificare la struttura di via Marina Mazzei – non ci hanno permesso di centrare l’obiettivo, con il paradosso di essere addirittura costretti alla restituzione del finanziamento assegnato dalla Regione Puglia al Comune di Foggia.

Un incidente grave, che ha messo l’Amministrazione comunale nella condizione di avere una sola strada percorribile: intercettare fondi extrabilancio. Com’è noto, infatti, l’entità delle risorse economiche necessarie per rimettere in sesto il Teatro Mediterraneo è del tutto incompatibile con le difficoltà in cui versa l’Ente, alle prese con il faticoso percorso di rispetto del cosiddetto ‘Decreto Salva Enti’ e, dunque, con una disponibilità finanziaria estremamente ridotta.

Proprio in quest’ottica nell’elaborazione del ‘pacchetto’ di interventi che il Comune di Foggia ha candidato all’ottenimento dei finanziamenti messi a disposizione delle città metropolitane e dei capoluoghi di provincia dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il bando finalizzato alla riqualificazione urbana e alla sicurezza delle periferie, abbiamo deciso di inserire proprio l’adeguamento strutturale e la gestione del Teatro Mediterraneo. 1.792.400,97 di euro l’ammontare del finanziamento utile a sottrarre la struttura al degrado attuale, con il determinante concorso dei privati, che in assenza della valutazione di priorità politiche formulata dall’Amministrazione comunale difficilmente avrebbero manifestato la loro volontà di intervento.

Il raggiungimento di questo traguardo è stato però fermato, in ragione della decisione del Governo di congelare il trasferimento dei fondi riconosciuti a Foggia nell’ambito della misura che ci avrebbe permesso di mettere in campo questo processo virtuoso. Ho protestato vivamente contro questa scelta, proprio perché priva la nostra città della possibilità di rendere operative azioni finalizzate a porre rimedio a situazioni come quella che il Vostro servizio denuncia. Oggi più che mai, quindi, occorre sostenere e rafforzare la battaglia che l’ANCI sta conducendo su questo versante, mobilitando impegno e voci affinché l’esecutivo ed i parlamentari del territorio assumano piena consapevolezza di quali siano i frutti nefasti di un orientamento sbagliato ed incomprensibile e che comprenda fino in fondo l’importanza degli interventi di cui ha disposto la sospensione.

Fortunatamente, grazie ad un lavoro intelligente di programmazione, siamo stati in grado di recuperare i finanziamenti – pari a 2 milioni di euro – destinati all’adeguamento strutturale della Piscina Comunale in via Mazzei. Anche questo intervento era inserito tra quelli candidati a finanziamento nel programma ‘Da periferia a periferia’. Per la piscina comunale, però, l’Amministrazione comunale ha saputo far ricorso al Credito Sportivo, ottenendo i fondi richiesti con un mutuo senza interessi per l’Ente.

Il Teatro Mediterraneo è il simbolo di un passato che va archiviato e superato. Uno sforzo che stiamo compiendo con tutte le nostre energie”.

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