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Tasi sugli immobili invenduti? Mainiero agli imprenditori edili: “Si è costruito troppo….”

Mainiero al presidente dell’Ance Foggia, Gerardo Biancofiore: “In una situazione di così drammatica crisi economica tutti hanno il dovere di compiere dei sacrifici, anche gli imprenditori del settore edile”

“In una fase di criticità economica tutti devono compiere dei sacrifici. Ciascuno, in quota parte, ha il dovere di stringere la cinghia e dare una mano alla propria comunità. Lo stanno facendo i cittadini, che da anni sopportano il peso della condizione finanziaria del Comune di Foggia. Credo possano farlo anche gli imprenditori del settore edile”. È la replica di Giuseppe Mainiero, portavoce cittadino e capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Consiglio comunale, alle affermazioni del presidente dell’Ance Foggia, Gerardo Biancofiore, relativamente applicazione della Tasi anche agli immobili invenduti.

“Quando il presidente dell’Ance parla di una misura impositiva estremamente penalizzante ed inopportuna, forse dimentica la condizione generale e complessiva della città. Un’amministrazione comunale ha il dovere politico di prestare un’attenzione particolare innanzitutto alle fasce più deboli della popolazione, alle famiglie con redditi bassi, per le quali abbiamo infatti disposto piccole detrazioni. Questo, ovviamente, non significa penalizzare chi fa impresa. Ma credo che anche chi ha investito ed investe nel settore edile debba sentirsi chiamato a dare il proprio contributo, tanto più in presenza di un obbligo imposto dall’adesione al decreto ‘Salva Enti’ per quel che riguarda l’applicazione delle aliquote massime in materia di fiscalità locale.

Foggia potrà rialzarsi soltanto se tutte le sue componenti sapranno ragionare in una logica di collaborazione e non di interesse di parte, sia pure legittimo. Da questo punto di vista invito anche la componente imprenditoriale della città ad essere parte attiva di questo percorso.

L’elevatissimo numero di immobili invenduti, peraltro, certifica a mio avviso l’urgente opportunità di aprire, finalmente, una seria riflessione sulle politiche urbanistiche ed edificatorie attuate negli ultimi decenni. Appare evidente che si è costruito troppo spesso facendo ricorso a varianti e senza che vi fosse una reale e sufficiente domanda di case. Una situazione che innanzitutto chi opera nel settore dell’edilizia dovrebbe valutare con spirito critico.

Il mondo dell’impresa ricopre un ruolo centrale nelle dinamiche di crescita socio-economica che è fondamentale mettere in campo. Dobbiamo però entrare nell’ordine di idee che Foggia ha bisogno di un approccio nuovo per risollevarsi. I sacrifici vanno compiuti in modo proporzionale, affermando un principio di equità che è insieme una necessità ed una precisa scelta politica”.   

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