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Tari cara per distributori di carburanti. Confesercenti: "Rivedere importi e detassare aree"

La Federazione raccomanda gli utenti di rivolgersi presso i loro uffici per verificare la congruità delle richieste pervenute dagli Enti locali e valutare se presentare un'istanza di riesame ai sensi della normativa vigente

“I Comuni cominciano a fare i conti della nuova Tari. E sugli impianti di distribuzione di carburanti cominciano ad arrivare richieste irricevibili, che non tengono conto delle aree improduttive, di quelle pertinenziali, delle aree soste e manovra e di quelle a produzione di rifiuti speciali”. E’ quanto sostiene la Faib Confesercenti Foggia che, compatibilmente con quanto previsto nei Regolamenti IUC dei Comuni, ha allertato i propri uffici, approntando le prime azioni formali da opporre alle richieste avanzate dai Comuni, anche alla luce degli incontri avuti da Confesercenti con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).

A tal proposito, si evidenzia che nell’ambito degli incontri tra la Confesercenti e l’ANCI sono stati affrontati i temi legati ai regolamenti comunali in materia di TARI e approntate - in attesa di essere condivise - apposite linee guida per gli Enti locali. Tutto con particolare attenzione al necessario esonero dal computo TARI delle aree meramente accessorie ed improduttive di rifiuti, nonché all’auspicata armonizzazione dei criteri di applicazione dell’imposta, in modo da non dover registrare quelle diversità di orientamenti degli Enti locali in materia di fiscalità locale che molto spesso abbiamo registrato nel recente passato.

“Dando seguito e omogeneità di linee alle strutture territoriali, per quanto attiene in particolare agli avvisi di pagamento, che stanno cominciando ad arrivare ai gestori dei distributori di carburante, la Federazione raccomanda di rivolgersi agli uffici Confesercenti dove potranno verificare la congruità delle richieste pervenute dagli Enti locali ed eventualmente valutare se presentare un’istanza di riesame ai sensi della normativa vigente che prevede”.

Tra questi, la detassazione delle aree non produttive di rifiuti, trattandosi di superfici esenti in quanto non utilizzabili per l’esercizio dell’attività ed adibite a funzioni di natura meramente accessoria rispetto all’attività stessa; di quelle dove si producono rifiuti speciali in quanto conferiti come tali a recuperatori autorizzati; delle aree improduttive di rifiuti e destinate unicamente o alla sosta temporanea gratuita o alla manovra degli autoveicoli o, comunque, al comfort dell’automobilista.

Alla luce di tali considerazioni, l’istanza predisposta richiede dunque di procedere alla detassazione delle stesse aree. In questo senso, i gestori associati Faib Confesercenti possono recarsi presso gli uffici Confesercenti e ritirare copia di istanza di riesame debitamente redatta per essere inviata al Comune di riferimento.

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