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Maltempo killer, agricoltori in ginocchio e colture ko per il 70%. "Qui tornado e grandine come fossero palle da golf"

Il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, componente della IV commissione Agricoltura: "La Regione Puglia solleciti i Comuni a comunicare i danni provocati, per poter deliberare lo stato di emergenza di rilievo nazionale"

Colture devastate dal maltempo, la conta dei danni nel campi di Capitanata (e nel resto di Puglia) è impietosa. "Il lavoro di un anno è stato vanificato in pochi minuti dall'ultima massiccia perturbazione. Gli agricoltori hanno perso fino al 70 percento della produzione. Uva, ortaggi, meloni e pomodoro sono le colture più colpite in questa nuova ondata di maltempo che, in Puglia, ha risparmiato solo il Salento. Siamo ostaggi del clima”, ha dichiarato presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba.

“Ormai è riduttivo parlare di grandine, vento e pioggia quando piombano dal cielo chicchi grossi come palline da golf e si scatenano tornado che sradicano gli alberi spazzando via tutto al loro passaggio. Ci troviamo di fronte a eventi estremi, conseguenza anche dell'impatto dei cambiamenti climatici che hanno certamente influito sulla frequenza e intensità. Il mondo agricolo è in balìa di fenomeni di portata eccezionale imprevedibile, costretto ad assistere inerme alla distruzione di interi raccolti. Strettamente correlato è il tema della difesa del suolo e della pericolosità idraulica che rende le nostre aree rurali ancora più vulnerabili. Qualunque precauzione risulta inutile", continua.

I DANNI REGISTRATI | Già martedì sui Monti Dauni, in provincia di Foggia, dov'è appena iniziata la mietitura, una buona percentuale dei raccolti è andata persa. A Roseto Valfortore un'impressionante tromba d'aria ha scoperchiato i capannoni. In un'azienda le lamiere sono state letteralmente sradicate e lanciate a centinaia di metri, mentre le rotoballe dai campi sono finite in strada, costituendo un pericolo per gli automobilisti. Nella stessa giornata, forti raffiche di vento tra San Severo e San Marco in Lamis hanno messo KO intere piantagioni di pomodori.

Circoscritte ma vaste le aree interessate dal maltempo nella giornata di mercoledì 10 luglio. Colpite, in particolare, le zone della fascia costiera. In Capitanata, la mappa delle grandinate e delle alluvioni accompagnate da forti raffiche di vento si estende dall'agro di San Severo a Lesina, Apricena, Poggio Imperiale e San Paolo di Civitate. I danni alle colture, qui, oscillano tra il 30-35% fino a oltre il 70%. I campi sono stati completmente allagati. L'uva è stata martoriata e definitivamente compromessa la raccolta. A preoccupare oggi è il fiume Candelaro all'altezza di Rignano Garganico, a rischio esondazione, sorvegliato speciale. "Ancora una volta il territorio rischia di pagare lo scotto della mancanza di adeguate politiche di mitigazione del rischio idraulico - aggiunge il presidente CIA Puglia - Abbiamo invocato anche a livello nazionale un programma di interventi per la messa in sicurezza chiedendo di passare dalla gestione dell'emergenza alla prevenzione, superando le normative vigenti.

Grandinate, bombe d'acqua e trombe d'aria distruggono colture

SEGNALAZIONI DEGLI AGRICOLTORI | “Chicchi di grandine grandi come palline da golf hanno compromesso quasi irrimediabilmente le coltivazioni di angurie e meloni, prossime alla raccolta, e non hanno ovviamente risparmiato i frutteti, per i quali si segnalano notevoli danni”, dichiara il presidente della Copagri Puglia Tommaso Battista. “Parliamo di due colture che erano state tra le poche a salvarsi dai gravi danni già causati dalle perturbazioni che hanno imperversato tra maggio e giugno sulla Puglia, che sono andati ad aggiungersi a quelli legati a una lunga serie di problematiche che da tempo insistono sul primario regionale”.

“Ci siamo immediatamente attivati per raccogliere le segnalazioni dei nostri associati, così da poter avanzare una prima stima delle perdite, che già sembrano essere ingenti, e poterle di conseguenza comunicarle alle istituzioni preposte, in modo da procedere celermente con i necessari adempimenti per valutare la possibilità di avviare iniziative a tutela dei produttori agricoli”, conclude il presidente della Copagri Puglia, esortando i comuni interessati e la Regione ad avviare con la massima urgenza una serie di sopralluoghi per verificare i danni.

STATO DI EMERGENZA NAZIONALE |  “Mai come in questo momento è necessario che la Regione Puglia solleciti i Comuni a comunicare quali sono stati i danni provocati, in modo da mettere l’ente nelle condizioni di poter deliberare lo stato di emergenza di rilievo nazionale ai sensi dell’articolo 24 del dlgs n. 1 del 2 gennaio 2018”, spiega al riguardo il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, componente della IV commissione Agricoltura. “E’ un’ondata di maltempo che ha interessato tutta la Penisola - prosegue Mennea - e trova pieno riscontro nella previsione legislativa che, dunque, non può essere disattesa e deve portare all’intervento del Governo nazionale per aiutare Comuni e le aziende agricole che hanno subìto danni ingenti. In un momento di grande difficoltà per la nostra agricoltura, sono certo che la Regione Puglia  conclude - promuoverà la dichiarazione di stato d’emergenza in maniera celere”

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