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Integrazione, così lo Sprar d'Ischitella è diventato progetto d'avanguardia in Puglia e in Italia"

Gli elogi del segretario confederale Uil alla Uil Foggia nel corso del convegno di presentazione dei risultati del progetto Sprar Uil-Comune di Ischitella

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

"Quello che mi appresto a raccontarvi è un capitolo di questa storia più grande di integrazione e civiltà che la Uil sta tentando di scrivere. Un capitolo che si svolge in Capitanata, a Ischitella".

Così Gianni Ricci, segretario generale Uil Foggia, ha aperto i lavori del convegno di presentazione dei risultati del progetto Sprar Comune Ischitella-Uil Foggia. Gianni Ricci: "Su questi temi la Uil Foggia è da anni in prima linea. La Uil ha gettato il cuore oltre l'ostacolo; ha accettato il rischio per cercare di costruire nuove pagine di integrazione e di convivenza. In Europa, come in Italia".

Realizzato con finanziamenti del Ministero degli Interni pari a 564,507 euro, lo Sprar di Ischitella ha durata biennale (giugno 2016-dicembre 2017). La mission di questo progetto è garantire una vita dignitosa attraverso l'applicazione del concetto di "residenzialità diffusa". Non più ghetti nelle periferie ma appartamenti sparsi per il paese per realizzare concretamente l'integrazione.

"Si tratta, pertanto, di un vero e proprio processo di accompagnanento del beneficiario affinché il suo inserimento nel nostro Paese abbia basi solide proiettate verso un futuro di normalità e sostenibilità". Luca Maggio, responsabile del progetto, ne ha illustrato gli aspetti tecnici: "25 beneficiari. Ci siamo avvalsi di 20 collaboratori (avvocati, mediatori, psicologhe, assistenti sociali, operatori, orientatori, coordinatori, per una spesa di 70mila euro)".

"Abbiamo impiegato altri 65mila per affitti e manutenzione case, vitto, vestiario ed utenze; erogato 300 ore di italiano; 170 di orientamento al lavoro e creazione d'impresa; 150 di informatica di base; un laboratorio musicale con strumentazione etnica e tradizionale per un totale di 45mila euro. Inoltre, abbiamo garantito attività di mediazione linguistico-culturale; orientamento e accesso ai servizi del territorio; formazione e riqualificazione professionale; orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo; orientamento e accompagnamento all'inserimento abitativo; orientamento e accompagnamento all'inserimento sociale; tutela legale; tutela psico-socio-sanitaria".

"Ultimo dato che vorrei rimarcare, due di questi ragazzi saranno assunti a tempo indeterminato al termine del tirocinio". Aldo Pugliese, segretario generale Uil Puglia, si è soffermato sui flussi migratori regionali e nazionali: "181mila migranti in Italia nel 2016; numeri di gran lunga inferiori a quelli degli altri Paesi europei. I rifugiati si trovano a dover fare i conti con servizi di assistenza insufficienti. La politica deve trovare il coraggio di riformare la "Bossi-Fini" e il diritto di cittadinanza. Girano tante fake news sugli immigrati. La realtà è che la spesa pubblica per gli immigrati è inferiore al 2%. Il lavoro degli immigrati permette già il pagamento di mezzo milione di pensioni agli italiani".

Mario De Cristofaro, rappresentante dell'Amministrazione Comunale di Ischitella, ha garantito la "continuità del progetto. Ci impegneremo per consolidare questa esperienza di integrazione e interculturalità". A seguire le testimonianze dell'operatore Domenico Di Maria e degli imprenditori locali che hanno consentito l'attivazione dei tirocini. Conclusioni affidate a Guglielmo Loy, segretario confederale Uil: "Se è vero come è vero che la migrazione è un processo antico quanto l'uomo, è altrettanto vero che l'Italia è da generazioni un Paese multiculturale e multirazziale".

"A questo dato di fatto spesso si risponde con le paure, con i muri, con le frasi choc di politici a caccia di voti. Insomma, si gioca con gli istinti più bassi laddove dovrebbe prevalere la ragione. Questa sfida, questa scommessa va accolta fino in fondo. E va combattuta con le armi della passione, della riforma delle politiche attive del lavoro e del testo unico sull'immigrazione; facendo fare ai contratti di lavoro un salto di qualità; cancellando le piaghe dei Ghetti, del caporalato e del lavoro nero. Quello di Ischitella è un progetto pioniere in Puglia come in Italia. Il suo successo può rappresentare l'apertura di nuove esperienze di integrazione e convivenza in Italia".

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