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Economia

La sede della Protezione Civile soluzione per far decollare il Gino Lisa

Evidenzia Giandiego Gatta che così facendo la quota di cofinanziamento potrebbe scendere al 5%, sempre che la Commissione Europea accetti

La sede della Protezione Civile pugliese presso l’aeroporto di Foggia e quindi fire boss e canadair destinati alla lotta agli incendi boschivi, dal Gargano ai Monti Dauni. Potrebbe essere questa la strada intrapresa da Emiliano che permetterebbe – secondo Giandiego Gatta – “di aggirare la normativa sugli aiuti di Stato che già ha ostacolato l’avvio dei lavori in passato”. In questo modo, evidenzia il vicepresidente del Consiglio regionale, “la quota di cofinanziamento potrebbe scendere al 5% e gli imprenditori della Capitanata sarebbero chiamati ad investire solo 700 mila euro”.

L’avvocato di Manfredonia predica però prudenza, anche perché l’idea dovrà passare al vaglio della Commissione Europea: “Ne abbiamo viste e sentite tante, soluzioni più o meno "bizantine" per restituire a Foggia uno scalo aeroportuale moderno e funzionante. Tante ipotesi naufragate nell’era Vendola che abbiamo sempre accolto con speranzoso entusiasmo. Oggi, quindi, non possiamo che esprimere una prudentissima soddisfazione per la notizia di una strada, individuata dalla Giunta regionale, che consentirebbe di aggirare l’ostacolo degli aiuti di Stato e avviare, così, i lavori di allungamento della pista del Gino Lisa. Noi continueremo a vigilare affinché non si tratti, ancora una volta, di fumo negli occhi dei cittadini, più volte illusi e delusi dalle promesse della politica regionale degli ultimi dodici anni”.

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