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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Foggia, “58 assistenti delle scuole d’infanzia senza stipendio da ottobre”

Piacquaddio: “Le 58 assistenti all’infanzia delle scuole comunali foggiane sempre più danneggiate”. Hanno lavorato per un intero anno scolastico senza percepire uno stipendio

“Una sofferenza continua per 58 lavoratrici serie e responsabili”. E’ la conseguenza delle problematiche del servizio di assistenza all’infanzia nelle scuole comunali di Foggia, secondo quanto denuncia la Fisascat Cisl. “Cambiano le società a cui il Comune di Foggia affida tale servizio ma – riferisce la segreteria provinciale del sindacato - i problemi per le dipendenti, che operano con edizione ed attaccamento al lavoro, non accennano a risolversi”. 

“Le spettanze stipendiali arretrate delle lavoratrici – afferma il segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia, Leonardo Piacquaddio – hanno assunto ormai notevoli dimensioni, non avendo percepito gli stipendi dalle competenze dall’ottobre 2012 sino ad oggi. In sostanza, queste lavoratrici hanno lavorato per un intero anno scolastico senza un euro di stipendio.

Una storia vergognosa – rileva il sindacalista - che si commenta da sola: da un lato il consorzio Terra di Capitanata che lamenta il mancato introito delle fatture da parte del Comune - tanto da indurre, secondo ultime notizie, alle dimissioni il direttore generale Michele Lapollo - dall’altra l’assessorato alla Pubblica Istruzione Comunale, che preme affinché il servizio venga assicurato, senza soluzione di continuità, per garantire stabilità ai piccoli utenti ed alle famiglie. In mezzo, ci sono le lavoratrici che in silenzio soffocano i propri dolori senza nemmeno essere considerate cittadine di una società cui contribuiscono responsabilmente”.

Per il sindacato, “tutto questo non è più tollerabile. La Fisascat Cisl è sempre stata attenta al sociale e a tutti i servizi connessi, in particolare quando sono rivolti a persone bisognose e minori, ma non è più possibile – sottolinea Piacquaddio - che coloro che espletano tali servizi debbano essere schiacciati ed offesi nella propria dignità. Per questo, rivolgiamo un accorato appello anche ai genitori dei bambini che frequentano le scuole comunali affinché si affianchino alle battaglie di queste donne che si son prese cura dei loro figli. Il soddisfacimento dei diritti lesi deve interessare anche chi usufruisce di tali servizi”.

Pertanto, la Fisascat auspica che “l’azienda faccia la sua parte, ottemperando agli obblighi contrattuali nei confronti delle dipendenti, ma anche che il Comune onori i propri impegni”. Il sindacato rivolge quindi un ulteriore “appello affinché le lavoratrici vengano presto retribuite delle loro spettanze, evitando l’inasprimento della tensione sociale, già fortemente compromessa nella città capoluogo. Chiediamo, inoltre – conclude il segretario della Fisascat – che, in previsione del nuovo anno scolastico 2013-2014, l’Amministrazione Comunale predisponga almeno il minimo di cassa necessario affinché queste lavoratrici possano riprendere a lavorare con dignità e serenità”.

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