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Economia

C’è un decreto ma non viene applicato: la Cartiera senza gli scontrini del ‘Lotto’

A rischio la produzione della “macchina continua” del Poligrafico di Foggia. Antonio Carangella della Fistel Cisl: “Lobby privatistiche impediscono al Ministero dell’Economia di applicare il decreto sulle Carte Valori”

La Cartiera di via Manfredonia ancora senza gli scontrini del ‘Gioco del Lotto’. Per porre fine a questa situazione anomala, la segreteria territoriale della Fistel Cisl Foggia ha scelto di continuare a tenere alta la guardia e “di denunciare le pesanti contraddizioni presenti all’interno del Ministero dell’Economia, spinto da interessi privatistici a non attuare i propri decreti normativi”.

IL DECRETO DEL 2013. È ormai trascorso quasi un anno e mezzo da quando lo scorso 23 dicembre 2013 è stato emanato il Decreto del Ministero dell’Economia sulla “Individuazione delle Carte Valori” affidate ex lege all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, nel quale fu inserita anche la produzione degli scontrini del Gioco del Lotto. Quel giorno le sigle sindacali ed i politici locali esultarono unanimi, sicuri che questo intervento normativo potesse garantire un roseo futuro per la “Cartiera” di Foggia e così restituire da subito allo stabilimento dauno dell’IPZS la commessa del Gioco Lotto, scippata al Poligrafico a colpi giudiziari da un consorzio di imprese private.

LA REALTA’ DEI FATTI. Ma da un anno e mezzo tale atto legislativo è rimasto a tutti gli effetti inapplicato e la produzione dei tagliandi del Gioco Lotto è ancora oggi affidata alle ditte grafiche fiduciarie di Lottomatica, le quali lavorano senza ottemperare alle normative vigenti relative alla produzioni delle Carte Valori. A nulla sono serviti in questi lunghi mesi il cambio della Dirigenza e del Consiglio di Amministrazione del Poligrafico e i diversi interventi delle Organizzazioni Sindacali presso il Ministero dell’Economia. Inoltre, ben poco hanno fatto i parlamentari locali, i quali si sono adoperati durante il percorso di approvazione della norma, ma hanno poi in questi ultimi tempi abbandonato ogni tipo di iniziativa per promuovere il rispetto della stessa.

LE LOBBY. Gli interessi delle lobby delle aziende private e del colosso del gaming Lottomatica hanno prevalso sul rispetto della legge e contribuiscono al perdurare di una situazione illegale e alla realizzazione senza regole di un prodotto ad alta rendicontazione, come lo scontrino del Gioco del Lotto, il quale costituisce a tutti gli effetti una ricevuta e un’attestazione degli introiti di Stato non solo per ciò che concerne il gioco ma anche per il Bollo Auto, il Canone Rai e altri pagamenti.

IL RISCHIO. A rendere la situazione più allarmante si aggiunge la progressiva diminuzione del quantitativo della carta realizzata dal Poligrafico di Foggia, un budget giunto a toccare il punto più basso della ottantenaria storia della Cartiera, a seguito della dematerializzazione dei Ricettari Medici e di alcune scelte inspiegabili  aziendali che comportano l’esternalizzazione di diversi prodotti cartacei. Per questo, senza un immediato rientro della commessa del Gioco Lotto, la produzione della “macchina continua” appare a serio rischio.

L’APPELLO. Così uno degli ultimi baluardi industriali presenti nel già povero territorio di Capitanata è in pericolo a causa di una legge inattuata e per colpa delle potenti lobby privatistiche. Per tutti questi motivi la Fistel Cisl lancia un ulteriore appello agli amministratori locali ed in particolare ai candidati politici impegnati per le prossime elezioni Regionali al fine di riportare a Foggia la produzione del Gioco Lotto e di veder così riconosciuto un diritto, già espresso dai riferimenti legislativi, ma ancora tristemente disatteso.

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