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Lucera, vertenza ‘Bruno Albano Srl’: la UIL annuncia lo sciopero a tempo indeterminato

La risposta della UIL a difesa dei lavoratori è arrivata puntuale pochi giorni dopo in una lettera del 16 ottobre recante la firma di Ennio Festa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Il Paese è in tilt. Sul piano occupazionale si assiste ad un continuo stillicidio di licenziamenti. Un’emorragia che non sappiamo quando si fermerà». Così il responsabile di zona della UIL, Ennio Festa. Una situazione da cui, ovviamente, non può sottrarsi Lucera. Una città ormai letteralmente smantellata ed emarginata da ogni interesse socio-economico. Tribunale soppresso, ospedale ridimensionato fino a ritrovarsi da presidio sanitario a plesso subalterno all’ospedale Masselli-Mascia di San Severo (ed è notizia di qualche giorno fa di un ulteriore “declassamento” con la perdita del Pronto Soccorso). Prima ancora gli Uffici Enel e quelli dell’AQP erano stati soppressi.

La crisi del laterizio e quella del metallurgico e del legno ha portato gradualmente alla chiusura di fabbriche storiche e allo “spegnimento” di un indotto di elevate proporzioni. .Si assiste intanto ad uno spopolamento di ogni fascia di età alla ricerca di un lunario da sbarcare mentre una considerevole percentuale di coloro che sono rimasti in città continua a lottare e a sopravvivere solo grazie alla “riserve” ed alle pensioni di genitori e nonni. Ma per quanto tempo ancora?

Non passa giorno, insomma, che non si assista a notizie poco rassicuranti circa il futuro di Lucera. Come quella che vede l’impresa edile Albano Bruno Srl mettere avanti lo spauracchio del licenziamento per una cinquantina di persone «tra diretti e indiretti» a causa «della assoluta mancanza di appalti lavorativi nel settore della manutenzione stradale ed edile, avendo esaurito la stazione appaltante, ENI Spa di Milano, ogni commissione per la scrivente». È quanto ha fatto rilevare il legale rappresentante della ditta con una raccomandata del 10 ottobre indirizzata al segretario provinciale della FENEAL UIL di Foggia e per conoscenza al responsabile della UIL Lucera, Ennio Festa appunto, avente proprio ad oggetto la «procedura di licenziamento collettivo.

La risposta della UIL a difesa dei lavoratori è arrivata puntuale pochi giorni dopo in una lettera del 16 ottobre recante la firma di Ennio Festa. In essa si è contestato quanto riferito dalla ditta, evidenziando che non vi fossero i presupposti per mettere le mani avanti circa la procedura di licenziamento poiché «ci risulta che la Vostra Azienda vanta crediti non riscossi dall’ENI Spa per un importo superiore ai 300mila Euro»,facendo così apparire l’allarme licenziamento «per lo meno forzata» da parte della ditta. E, come se non bastasse, la UIL ha evidenziato che la ENI Spa «sta procedendo a nuovi appalti che Vi vedranno evidentemente ancora partecipi».

Ragion per cui l’organo sindacale ha invitato l’azienda «a ritirare entro cinque giorni gli intimati licenziamenti, informandoVi che a ricezione della presente verrà dichiarato lo sciopero di tutte le maestranze fino alla risoluzione della vertenza». Peraltro è stata, successivamente, la stessa ditta ad elencare, in un documento trasmesso alla UIL Lucera, una serie di lavori «ad oggi insoluti da parte dell’ENI Spa per importi al momento sottoposti a prossime azioni legali», somme che si aggirano appunto intorno alla cifra di circa 300mila Euro.

Della questione la UIL di Lucera ha prontamente informato S.E. il Prefetto di Foggia (ricordando l’incontro che si era tenuto presso lo stesso Ufficio Territoriale del Governo già durante la prima settimana del mese di agosto scorso), anticipando la proclamazione dello sciopero generale a tempo indeterminato presso l’unità aziendale della ditta Bruno Albano Srl. La UIL ha altresì invocato un tavolo di trattativa a cui fosse presente un rappresentante della ENI Spa al fine di scongiurare i licenziamenti annunciati. Infine, in assenza di un riscontro proiettato verso esiti positivi, le maestranze e la UIL annunciano fin da ora una manifestazione con sit-in che si terrà nei prossimi giorni davanti alla sede romana dell’ENI Spa situata in Piazza E. Mattei al civico 1.

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