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“Emiliano assente, Piazzolla insensibile”, sulla sanità tuona Persiano: “Immobilismo irresponsabile”

Dure accuse del segretario provinciale Spi Cgil di Foggia denuncia nei confronti del presidente della Regione e del direttore generale Asl: "Inattuato l'accordo di dicembre. Sulle liste d'attesa, aumentano i disagi ma Emiliano è distratto e l'ASL non risponde"

“L’accordo sottoscritto lo scorso 12 dicembre sulla sanità pugliese e, soprattutto, sull’attivazione di strumenti di concertazione e verifica per migliorare i livelli di cura, prevenzione e assistenza sanitaria in Puglia si è trasformato in lettera morta. Le organizzazioni sindacali, che avevano sottoscritto l’intesa, già in due occasioni hanno chiesto formalmente al direttore generale dell’Asl Foggia, Vito Piazzolla, un incontro per dare seguito all’accordo sul Piano di Riordino della Sanità Pugliese sottoscritto con il presidente della Regione Puglia. Non ci è arrivata alcuna risposta. Per la situazione della sanità in provincia di Foggia, il direttore generale Vito Piazzolla e il presidente Michele Emiliano condividono la responsabilità di un immobilismo irresponsabile”.

È Franco Persiano, segretario provinciale dello Spi-Cgil, a denunciare una situazione che il sindacalista definisce “grave e inaccettabile”. Lo scorso 12 dicembre 2016, a Bari, nella sede della Presidenza della Regione Puglia, Cgil-Cisl e Uil, con il governatore Michele Emiliano, il responsabile del Dipartimento Promozione della Salute Giovanni Campobasso e il consigliere del presidente Domenico De Santis, sottoscrissero un accordo che, tra gli altri impegni, prevede l’attivazione di un tavolo concertativo in ogni ASL del territorio pugliese per individuare specifiche misure di intervento su liste di attesa, piano straordinario assunzioni; servizi territoriali e riconversione strutture ospedaliere; sottoscrizione Protocollo sulle Relazioni Sindacali.

Per l’attivazione del tavolo concertativo in Capitanata, Cgil-Cisl e Uil hanno richiesto un incontro urgente a Vito Piazzolla, direttore generale dell’Asl Foggia, con due comunicazioni: la prima risalente a mercoledì 1 febbraio 2017, la seconda inviata il 20 febbraio 2017.

“Rispetto ai problemi della sanità in Capitanata”, ha aggiunto Persiano, “non si può che rilevare l’insensibilità del direttore generale dell’Asl Foggia. Le organizzazioni sindacali, per due volte, hanno chiesto un incontro utile ad affrontare il problema delle lunghe liste d’attesa che arrecano disagi ai cittadini esponendoli a gravi rischi per la loro salute”.

Il segretario provinciale dello Spi-Cgil Foggia, inoltre, chiama in causa il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Tra la chiusura e l’altra di un ospedale, tra un dibattito in tv e l’altro, sarebbe il caso di ricordare che la sua prima responsabilità è verso i pugliesi. Michele Emiliano è il presidente della Puglia ed è anche assessore regionale alla Sanità. I problemi non possono essere accantonati e non aspettano i tempi di congressi e primarie”, ha dichiarato Persiano.

Conclude Persiano: “Emiliano è assente, e questo purtroppo è un dato di fatto. Di fare polemica non ci interessa nulla. L’auspicio è che le confederazioni convochino al più presto iniziative di mobilitazione verso l’ASL Foggia per attuare il protocollo sottoscritto con la Regione. C’è un disagio diffuso e montante tra i tutti i cittadini, in special modo tra i pensionati, le donne, le fasce deboli della popolazione. A quel disagio vanno date risposte certe e immediate”.

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