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Medici rinunciano a postazioni 118 dei comuni piccoli e periferici: si ritenta la strada dell’ulteriore indennità

In merito alle criticità riguardanti, in particolare la rete del 118, il direttore generale Vito Piazzolla si è fatto portavoce delle esigenze degli operatori in sede regionale

“Dopo alcuni incontri in seno al Comitato Aziendale della Rete Emergenza Urgenza Territoriale 118, convocati per dirimere una controversia contrattuale precedente all’insediamento dell’attuale Direzione Strategica, ci siamo fatti portavoce delle esigenze degli operatori dell’emergenza urgenza territoriale in sede regionale”. Così il direttore generale in merito alle criticità riguardanti, in particolare, la rete del 118.

Vito Piazzolla rivela alcune difficoltà: “Nonostante gli sforzi e le procedure messe in atto nell’ultimo anno permangono difficoltà, ormai decennali, a coprire tutte le postazioni, soprattutto quelle particolarmente disagevoli a causa delle distanze e della orografia del territorio della Provincia di Foggia. Una cronica criticità legata alla carenza di medici, ma soprattutto al loro diniego ad accettare le postazioni collocate nei comuni più piccoli e periferici. Postazioni che non siamo riusciti ad assegnare neppure con lo scorrimento dell’ultima graduatoria in concomitanza con il Piano emergenza Estate 2015. Su ventisette idonei, solo sei hanno accettato una delle diciannove postazioni vacanti e, di questi sei, tre si sono dimessi a distanza di pochi mesi”.

La grave carenza è stata affrontata sino ad oggi grazie anche all’impegno degli operatori in servizio e utilizzando tutti gli istituti contrattuali possibili e previsti dalla normativa nazionale e regionale, in modo da consentire la regolare turnazione e la copertura del servizio. Nulla è stato revocato di quello che la contrattualistica vigente consente di utilizzare. “La Direzione Strategica, inoltre ha avviato di recente un corso di formazione nell’auspicio che nuove risorse, favorevoli ad occupare le postazioni attualmente scoperte, possano sopperire a tali carenze” aggiunge il direttore sanitario Antonio Battista.

Tuttavia, la precedente gestione, in deroga alle norme nazionali e regionali, aveva, tenuto conto della specifica complessità legata alla provincia di Foggia e sottoscritto un accordo integrativo aziendale che prevedeva una ulteriore indennità, oltre le 180 ore mensili. Tale indennità, però, è in contrasto con quanto previsto dall’accordo integrativo regionale e, per questo motivo e per una carenza nella procedura di approvazione, la Regione Puglia ha revocato unilateralmente e perentoriamente quell’accordo aziendale e le indennità economiche in esso contenute e non contemplate nell’accordo integrativo regionale.

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali, negli incontri indetti dalla Direzione Strategica per trovare soluzioni all’attuale situazione di emergenza, hanno chiesto la perentoria riattivazione di quell’accordo integrativo aziendale che, appunto, prevedeva indennità aggiuntive, in virtù della particolare condizione di disagevolezza di alcune postazioni. L’eventuale ripristino è subordinato a una specifica procedura di pertinenza della Regione e del Comitato Permanente Regionale 118 che prevede l’assenso ai contenuti della contrattazione aziendale.

La Direzione Strategica ha tempestivamente informato il presidente Michele Emiliano, il quale, in prima persona, si è reso disponibile ad occuparsi della controversia. Il Direttore Generale ha incontrato, inoltre, il Dirigente del Servizio regionale competente, dott. Giovanni Campobasso, con il quale sono stati già presi accordi per trasferire il tutto all’attenzione del Comitato Permanente Regionale 118.

Il Direttore del Dipartimento per la Promozione della Salute Giovanni Gorgoni è stato coinvolto in modo da valutare l’opportunità e la percorribilità della richiesta di riattivare la contrattazione sul tavolo regionale e per individuare soluzioni specifiche per la Asl Foggia, anche in forma straordinaria, per i soli due mesi estivi.

La Direzione Strategica, infine, intende ringraziare le istituzioni con le quali collabora costantemente, soprattutto nella persona del Prefetto dott.ssa Maria Tirone, per la massima attenzione posta in questa complicata situazione, tenuto conto del delicato servizio coinvolto. Non è mancato il supporto coerente e collaborativo dei consiglieri regionali che, venuti a conoscenza della criticità, hanno avviato con il Direttore Generale una proficua e concreta interlocuzione finalizzata a intercettare procedure percorribili tecnicamente per superare la crisi e assicurare a questo territorio una efficiente rete dell’emergenza, anche in prossimità della stagione estiva e dell’importante afflusso turistico che coinvolge gran parte del territorio provinciale.

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