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Salta lo sciopero dei benzinai foggiani. Confesercenti indaga su impianto Coop

Salta lo sciopero dei benzinai, la Commissione di Garanzia dice 'no'. La Confesercenti: "L'impianto contestato potrebbe essere illegale"

Vertenza impianti carburanti: non si farà lo sciopero di sette giorni dei distributori in programma dal 6 al 12 dicembre. Lo ha appena deciso la Commissione di garanzia sul diritto di sciopero che ha dichiarato illegittima la richiesta partita da Foggia in quanto mancavano i quindici giorni di tempo previsti per legge tra la richiesta e l’attuazione e anche perché si è ormai in prossimità delle feste natalizie.

Un ‘No’ che avvalora la tesi della Confesercenti di Capitanata che ha individuato strade alternative per risolvere la vertenza in cui sono contrapposti benzinai e compagnie petroliferi. Intervento romano che apre nuovi scenari sulla vicenda in stessa dell’Assemblea della Faib Confesercenti in programma il 10 dicembre, alle ore 10, presso la sede Confesercenti Foggia di via Manfredonia.

Intanto spunta un nuovo quesito nel braccio di ferro scaturito dopo l’apertura del nuovo impianto di distribuzione all’interno dell’area Coop di Foggia. L’ufficio legale di Confesercenti ritiene che non ci siano i requisiti di legittimità per l’apertura dell’impianto che, con la sua politica di prezzi ridotti, ha provocato ripercussioni sulla vita e il futuro di tante microimprese della città e dei centri limitrofi impossibilitati ad applicare le stesse tariffe.

Confesercenti sta accertando se le dimensioni della strada di acceso all’impianto siano in linea con la normativa in materia e quindi con l’utilizzo di 12 pompe di distribuzione. Inoltre è da capire se l’impianto di carburanti ha sottratto aree e parcheggi di pertinenza della Coop. In questo caso è da verificare se l’area residua soddisfa le esigenze previste dalla normativa in materia di licenze commerciali per “GDO".

Intanto la Faib Confesercenti ha convocato per martedì 10 dicembre, alle ore 16, presso la sede di via Manfredonia, un incontro dei gestori aderenti per rilanciare l’esigenza di varare un pacchetto anticrisi, ricorrendo ai contratti di rete per i servizi necessari sulle aree, e per porre alle autorità cittadine e al prefetto, "l’esigenza inderogabile di garantire il servizio pubblico di rifornimento carburanti che la politica predatoria del marchio della GDO sta mettendo a rischio". E’ la risposta della Faib Confesercenti di Foggia alla crisi del settore causata dalla scellerata politica dei prezzi in extra-rete portata avanti dalle compagnie.

«La nostra associazione di categoria – ricorda Carlo Simone, presidente provinciale della Confesercenti - ha assunto l’iniziativa di chiedere a Comuni, Provincia e Prefetto la convocazione immediata delle aziende petrolifere operanti in provincia di Foggia perché spieghino le ragioni dell’enorme disparità di condizioni dei prezzi praticati alla rappresentanza della GDO rispetto al canale tradizionale dei distributori di benzina e mettano in campo tutti gli strumenti di “moral suasion” per garantire i benefici della concorrenza su tutta la rete, perché gli sconti siano a beneficio di tutti i cittadini e non solo dei clienti della GDO».

Così Faib Confesercenti denuncia la gravissima condotta delle compagnie petrolifere integrate, che giovandosi del diritto di fornitura in esclusiva, stanno spingendo la rete ordinaria fuori mercato, condannando la categoria al fallimento. Urge una forte iniziativa unitaria che sappia incanalare la giusta protesta verso obiettivi di ripresa delle vendite nei distributori.

«E’ una questione di governo del territorio – conclude Simone - e in questa ottica va vista, affrontata e risolta. Riteniamo utile la mobilitazione della categoria e l’articolazione della protesta con modalità da concordare ma uno sciopero con la chiusura di tutti gli impianti rischia solo di penalizzare utenza e gestori stessi.  Per questo la Faib Confesercenti di Foggia ha avanzato la richiesta di incontro con il Prefetto, con i Sindaci e il Commissario Straordinario della Provincia affinché assumano l'impegno a carattere generale a sollecitare le compagnie a sviluppare la necessaria concorrenza nell'interesse della collettività e delle gestioni, perché il servizio di rifornimento carburanti non è nella disponibilità dei signori della GDO».

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