Tagli ai patronati, anche a Foggia la mobilitazione nazionale di Inas e Cisl
Gli organizzatori: “L’unica cosa tagliata sarebbe la tutela dei cittadini, i cui bisogni diventerebbero un affare per commercialisti, consulenti e faccendieri”. Sabato 28 giugno, punto d’incontro presso il centro commerciale la Mongolfiera
Farà tappa anche a Foggia la campagna nazionale dell’Inas e della Cisl finalizzata a sensibilizzazione sui servizi offerti dai patronati e contro le ipotesi dei tagli previsti dal Governo con la scusa di ridurre gli sprechi.
“L’unica cosa tagliata, invece, sarebbero le tutele dei cittadini – evidenziano i promotori dell’iniziativa - i cui bisogni diventerebbero un affare per commercialisti, consulenti del lavoro e faccendieri ai quali bisognerà rivolgersi, pagando i servizi che i patronati oggi offrono oggi gratis”.
La mobilitazione provinciale si svolgerà a Foggia, dalle 9 alle 20,30, sabato 28 giugno, presso il Centro Commerciale “la Mongolfiera”, dove sarà allestito un punto d’incontro dell’Inas e della Cisl di Foggia e diffuso materiale informativo. Saranno presenti il direttore provinciale dell’Inas, Donato Di Lella, e il segretario generale territoriale della Cisl, Emilio Di Conza.
La finalità dell’iniziativa è informare i cittadini sui fondamentali servizi forniti gratuitamente dai patronati. “L’Inps, anche a causa della riduzione del proprio personale, ha chiuso molti sportelli al pubblico e ha affidato la gestione delle domande a un sistema telematico. Senza il supporto dei patronati, i cittadini si sarebbero ritrovati soli di fronte a procedure estremamente complesse, spesso incomprensibili”.
“Il fondo patronati è dei lavoratori: lo 0,226 dei contributi previdenziali viene versato per assicurare tutele fondamentali – previste dalla Costituzione – anche a chi non può permettersele. Quindi non sono tasse. Il fondo copre solo 1/3 dei servizi che i patronati forniscono. Il resto va in compensazione".
"L’utenza dei patronati è aumentata di più del 35%: nel 2013 sono state 14 milioni le persone assistite di cui 4 milioni si sono rivolte all’Inas, che ha aperto 2 milioni e mezzo di pratiche. I patronati garantiscono alla pubblica amministrazione un risparmio annuo di circa 600 milioni di euro”.