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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Poggio Imperiale

Poggio Imperiale dice sì ai migranti: accolti cinque nuclei familiari

Il comune dell’Alto Tavoliere del sindaco Alfonso D’Aloiso ha attivato il progetto SPRAR. Il primo cittadino: “Poggio Imperiale paese accogliente che fa della solidarietà uno dei valori sociali fondamentali”

Un altro comune foggiano dà il via al progetto SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati attivato dall’amministrazione comunale e finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il ‘Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo’. Si tratta della Poggio Imperiale del sindaco Alfonso D’Aloiso.

Al momento, sono accolti cinque nuclei familiari e due donne sole con figli per un totale di 14 persone, di cui sei bambini. I piccoli in età scolare sono stati già avviati in percorsi di inserimento scolastico frequentando regolarmente l’asilo o le classi elementari. Per gli abitanti del caratteristico centro dell’Alto Tavoliere si tratta di un importante momento d’incontro, di condivisione ed integrazione finalizzato a sperimentare un modello di concreta accoglienza oramai diffuso su tutto il territorio italiano, attraverso la legge n.189/2002, che fa leva sul coinvolgimento delle istituzioni centrali e locali.

Quella avviata dal Comune guidato dal sindaco Alfonso d’Aloiso rientra nella tipologia dei progetti di “Accoglienza Ordinaria” finanziati dal Ministero dell’Interno. Si tratta di una forma di accoglienza integrata destinata a tutte quelle persone costrette a fuggire dai loro Paesi a causa di guerre, violenze, persecuzioni. Un’accoglienza che mira a garantire una piena inclusione sociale dei richiedenti asilo e dei rifugiati favorendo la (ri)conquista della propria autonomia e la possibilità di poter immaginare un futuro migliore.

Soggetto attuatore del progetto è un’ATI, Associazione Temporanea d’Impresa, formata dalle cooperative sociali IRIS di Manfredonia e Medtraining di Foggia. Grazie al lavoro dell’equipe formata da operatori professionali (mediatore interculturale, psicologo, assistente sociale, educatore, legale) ai beneficiari di protezione internazionale sono garantiti l’alloggio e la distribuzione di vitto, indumenti e pocket money, e soprattutto attività di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento finalizzati a costruire percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Queste le parole di Alfonso d’Aloiso, sindaco di Poggio Imperiale: “Poggio Imperiale fin dal lontano 1991, con l'arrivo dei primi profughi albanesi, ha dimostrato di essere un paese accogliente e che fa della solidarietà uno dei valori sociali fondamentali, ancor più sentito perché vissuto anche alla luce di una fervida fede cristiana. I cittadini di Poggio Imperiale sono capaci di dare un senso concreto ai valori nei quali credono e la solidarietà, che esprimono nei confronti di tante situazioni di bisogno, ne è da sempre uno dei tratti distintivi più elevati. Quest'Amministrazione Comunale, proprio sulla scorta di valori condivisi nella nostra comunità, ha quindi inteso aderire senza indugio alcuno al progetto SPRAR. Oggi a distanza di oltre tre mesi dall'arrivo, nella nostra comunità, delle prime famiglie si può ben dire che non è emerso alcun elemento di turbativa della convivenza civile. Tutt'altro, si è avviata una gara spontanea di solidarietà nel rifornire gli ospiti di beni di prima necessità, non avendo, i cittadini, ancora chiare le modalità di svolgimento del progetto. Quindi, mi sento di affermare, con giustificato orgoglio, che il progetto sarà certamente portato a compimento in tutte le sue fasi grazie ad una comunità attiva ispirata e animata da sani principi e soprattutto dalla consapevolezza che il rispetto dell'uomo, indipendentemente dalla sua appartenenza ad una etnia, è un dovere morale cui non ci può e non ci si deve sottrarre. Un grazie particolare va al soggetto attuatore del progetto, agli operatori sociali e agli operatori economici, del nostro piccolo paese, che hanno creduto nel progetto”.

Il progetto SPRAR ha una durata di circa due anni. La permanenza all’interno delle strutture di accoglienza è riservata alle persone aventi lo status giuridico di rifugiato, richiedente asilo, o in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, protezione sussidiaria o protezione temporanea. I beneficiari risiedono in più unità abitative e sono impegnati in una serie di corsi, lavori, attività di formazione, crescita, integrazione e scambio con la Comunità che li accoglierà. 

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