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Gestione Zaccheria, il Foggia dà forfait ma Landella avverte: "Senza concretezza non potrò concedere lo stadio"

Seduta di commissione deserta il 12 luglio scorso. La società rossonera, la sola a rispondere alla manifestazione di interesse, non si presenta. Landella: "Non trattiamo"

Gestione Zaccheria, si torna al “via”. Come nel Monopoli. Il Foggia Calcio,  infatti, all’atto della presentazione dell’offerta, ha dato forfait. Ergo, la seduta della commissione è andata deserta e tutti gli atti di gara sono stati rispediti al responsabile unico del procedimento. E’ accaduto il 12 luglio scorso, giorno in cui la società rossonera, dopo esser stata l’unica a partecipare alla procedura ristretta per l’aggiudicazione della gestione decennale dello stato comunale di Foggia svoltasi nel mese di giugno, dove presentarsi in sede con la propria offerta, per formalizzare il tutto e siglare la convenzione da mezzo milione di euro (53mila annui). Ma nessuno si è visto all’orizzonte. La commissione presieduta dal dirigente Nicola Ruffo, pertanto, non ha potuto far altro che prender atto dell’assenza e rispedire gli atti di gara al Rup. La procedura, di fatto, si è arenata.

“La gestione, così come immaginata e valutata, viene considerata onerosa dal Foggia Calcio. L’assenza è strategica, è una modalità per trattare” filtra da Palazzo di città. Anche perché l’alternativa sarebbe tornare alla precedente modalità di utilizzo dello stadio, senza convenzione e con una serie di pendenze economiche tutt’ora esistenti.

Pare non smuoversi il sindaco di Foggia. “A questo punto se vorranno lo stadio dovranno farne richiesta. Ed è ovvio che prima dell’inizio del campionato bisognerà stabilire i rapporti tra le parti, altrimenti l’autorizzazione non verrà data. Se non vedo concretezza, non posso concedere lo stadio” afferma il Landella Foggiatoday, che non si siederà ad alcun tavolo di trattative, fa sapere. “Anche perché io il mio l’ho fatto. Sono organo politico e ho dato l’indirizzo politico: lo stadio deve essere locato. Ora il confronto è con l’organo tecnico, che ha direttive precise, prima fra tutte un piano di ammortamento degli investimenti fatti (1,5 milioni di euro con il Credito Sportivo, ndr). Non ci sono trattative da fare”.

Proprio il mutuo in questione ha fatto cambiare rotta all’amministrazione comunale, che inizialmente immaginava col Foggia Calcio una mera convenzione, senza manifestazione di interesse, ma che, sulla scorta di recenti sentenze della Corte costituzionale, rischiava di incappare nell’aiuto di Stato. Spiegava così l’assessore comunale allo Sport, Sergio Cangelli, la questione al Consiglio comunale. Né si può trattare al ribasso: 53mila euro all’anno, 500mila in dieci anni, corrispondono pari pari al mutuo contratto dal Comune di Foggia, le spese in buona sostanza, nulla di più. Difficile, se non impossibile, trattare al ribasso, a meno che non si voglia considerare la gestione già deficitaria in partenza.

Dunque, che si fa ora? Di certo si torna al punto di partenza, dicevamo, come nel più classico gioco da tavolo. Il Foggia Calcio per utilizzare lo stadio deve averlo in uso, ergo esserne autorizzato, ergo siglare una convenzione che gli faccia accollare i costi di gestione e restituire la percentuale dovuta al Comune di Foggia. Che coi conti arranca e che da un bel po’ ha chiuso coi tempi delle “vacche grasse”. Si attendono sviluppi.

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