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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Quartieri ghetto, baraccopoli ed emergenza case: come l'Urbanistica ha "distrutto Foggia". Appello a Quarato e La Torre

Le associazioni ambientaliste hanno inviato una richiesta di incontro e partecipazione al Piano urbanistico generale. "Le varianti sin qui adottate non ha risolto nessuno dei problemi, hanno invece distrutto l'immagine della città"

Le associazioni ambientaliste di Foggia, ACLI ambiente, Arci, Legambiente, Verdi Ambiente e Società, Centro servizi Naturalistici, Ambasciata di Pace, Fare Ambiente Puglia, Comitato pro-IRIIP, MO.VI, con una nota stampa chiedono al Presidente della Commissione Territorio del Comune di Foggia, il cinquestelle Giovanni Quarato, e all’Assessore all’Urbanistica, Paolo La Torre, di essere ascoltate per esprimere il loro parere in merito alla impostazione e discussione degli obiettivi da inserire nel Documento Programmatico Preliminare; documento che è posto alla base della stesura del futuro Piano Urbanistico Generale.

"Nel chiedere di essere ascoltati - scrive a nome di tutti Tonino Soldo- , esprimiamo, comunque, tutte le nostre perplessità sul percorso sin qui adottato dalle varie amministrazioni comunali. Infatti quando si parla di partecipazione nell'elaborazione del documento, questa non può essere limitata solamente ai portatori di interesse del settore dell'industria edilizia. Riteniamo invece che (come prescrive la legislazione regionale pugliese) in tale fase debbano essere ascoltati in primo luogo i cittadini che “fruiscono la città” e in particolare i cittadini che vivono e soffrono i problemi che uno sviluppo urbanistico caotico ha creato e non risolto".

"Un P.U.G. partecipato, per esempio, necessariamente deve affrontare e trovare soluzioni quali per esempio, contro la desertificazione commerciale (che vede estinguersi ogni giorno di più il commercio al minuto di vicinato), per il trasporto pubblico e del traffico in generale, e dell'edilizia residenziale pubblica evitando la costruzione di futuri quartieri ghetto. Un PUG partecipato deve trovare soluzione all’emergenza abitativa che costringe centinaia di famiglie a vivere in abitazioni improprie, come i container comunali di via San Severo e del Campo degli Ulivi, o abusive, come le baraccopoli di via De Petra o gli insediamenti “autocostruiti” di via Lucera e Borgo Croci".

"Rileviamo e sottolineiamo, comunque, che ad oggi tutte le varianti al vigente PRG Benevolo realizzate non hanno risolto nessuno dei problemi che sono stati alla base della loro approvazione; anzi hanno distrutto l'immagine storica e l'impianto urbanistico di questa città. Si ritiene che per cambiare strada e per risolvere i problemi finalizzati a migliorare il decoro e la qualità della vita, occorre innanzitutto elevare nel dibattito, il livello culturale di quanti si apprestano ad affrontare questo argomento complesso e alquanto delicato".

"Serve un PUG che si adatti al futuro della città; ad una città che ad oggi sta subendo un continuo calo demografico. Un PUG che rispetti, anticipandole le direttive europee e la normativa regionale che, tra l'altro, prevedono zero consumo di suolo entro il 2050.  C’è bisogno, infatti, di un ambiente urbano che azzeri le emissioni di gas serra con interventi di ampliamento delle aree verdi e  incentivi alla realizzazione di impianti domestici per produzione di energia rinnovabile riducendo l’utilizzo di combustibili fossili, e il gas metano. Partendo da questi principi di carattere generale, chiediamo di avviare con i consiglieri comunali e con l'assessore all'Urbanistica, un confronto collaborativo che si prefigga di coinvolgere i cittadini e le associazioni per l'elaborazione di un piano partecipato e condiviso da trasformare in atti di programmazione generale; e questo perché solo con la partecipazione attiva delle persone si costruisce una società consapevole".

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