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Orbitale, "non c’è stata nessuna irregolarità": respinto il ricorso sull’appalto da 30 milioni

Il TAR Puglia ha respinto il ricorso contro il Comune di Foggia e l'ATI aggiudicataria del bando per la costruzione dell'orbitale. Landella: "Sbugiardato chi ha gridato al complotto"

“I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia hanno sancito che l'Amministrazione comunale di Foggia non ha commesso nessuna irregolarità nell'aggiudicazione della gara per la costruzione dell'orbitale, confermando la validità del procedimento amministrativo adottato dal Comune”. Il sindaco di Foggia, Franco Landella, commenta così la sentenza del TAR Puglia sul ricorso presentato dalla Taddei SpA, contro il Comune di Foggia e l’ATI aggiudicataria dell'appalto, composta dalla Favellato SpA e dalla Grz Costruzioni Srl, per la realizzazione del collegamento veicolare tra i due caselli autostradali di Foggia Nord e Candela e quello in costruzione di Foggia Sud-Incoronata. I giudici amministrativi hanno infatti definito nella sentenza “irricevibile” sia il ricorso principale sia quello incidentale, sulla base di una formale “perdita di requisiti di ordine generale” da parte della Taddei SpA, determinata dal suo essere in una condizione di concordato preventivo.

Spiega Franco Landella, sindaco di Foggia: “Ancora una volta il TAR Puglia si è incaricato di smentire chi è ormai abituato a vedere spettri e opacità dietro ogni atto amministrativo. La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, dunque, conferma la validità del procedimento amministrativo, al quale sarà impressa ora rapidamente una netta accelerazione dopo il rallentamento determinato dal ricorso, e chiarisce che questa Amministrazione comunale ed i dirigenti che si sono occupati della questione non sono caduti in nessun inganno, né si sono resi responsabili di comportamenti scorretti. Sarebbe buona cosa, dunque, se i rappresentanti istituzionali che hanno gridato all’irregolarità facessero pubblica ammenda. I giudici amministrativi hanno quindi confermato ciò che avevamo già detto in altre occasioni; se avessimo revocato in autotutela l’affidamento dell’intervento infrastrutturale, non solo avremmo ingenerato nuove aspettative che avrebbero complicato il quadro della situazione anziché renderlo più chiaro, ma avremmo anche corso il rischio di consegnare l’opera ad una società attualmente in concordato preventivo, come confermato dal TAR”.

Il primo cittadino sottolinea: “Oggi più che mai posso affermare che l’unico interesse mio e dell’esecutivo di Palazzo di Città è quello di procedere speditamente alla realizzazione di una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della nostra città, scongiurando il rischio di perdere i 30 milioni di euro stanziati dal Cipe”.

E infine conclude: “Dopo questa sentenza mi auguro che le energie consumate da chi è abituato ad alimentare il chiacchiericcio fine a se stesso ed un clima di sospetti, possano essere utilizzate per il bene della città, che ha bisogno del contributo di tutti per essere risollevata dalle varie emergenze in cui era sprofondata”.

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