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Economia Arpinova / Via Manfredonia

Il Canile-Rifugio apre a nuove collaborazioni: il nuovo corso con "A largo raggio"

Lo scorso 6 maggio la stipula della convenzione con l'Ente comunale. Gli obiettivi fissati dell'associazione, che intende promuovere azioni di fund-raising e progetti ad alta valenza sociale

Si chiama “A largo raggio”, e tale vuole essere il suo impegno. Stiamo parlando della famiglia allargata di professionisti e volontari che dallo scorso 6 maggio, con la stipula della convenzione con l’Ente comunale, gestisce il Canile-Rifugio di Foggia. La firma in calce al documento, però, ha solo ufficializzato un impegno massiccio iniziato il 2 aprile scorso quando - senza alcuna certezza di avvenuto accordo e pagando lo scotto del mancato passaggio di consegne - la corazzata di volontari ha iniziato a prendersi cura degli ospiti della struttura di via Manfredonia.

L’associazione di volontariato si presenta alla città. “Senza spunti polemici”, precisano, “ma solo per illustrare i punti-cardine di un’attività che vuole essere differente rispetto al passato. Non vogliamo dire migliore o peggiore: semplicemente diversa”. Ovvero, sempre orientata al benessere degli animali ma aperta a collaborazioni, contributi e scambi con la città. La presidentessa Anna Laura Pagliara e il suo vice Gianni Buccarella sanno bene che il contributo comunale previsto per l’attività (258mila euro, somma omnicomprensiva, liquidata in ratei trimestrali) è sufficiente a mala pena a coprire le spese minime di gestione della struttura, che ad oggi ospita 420 cani (a fronte dei 200 previsti).

Per questo, sono in caldo iniziative di fund-raising per una gestione della struttura (“che è pubblica e non privata”, puntualizzano) che sia condivisa. “E non al tavolo con gli amici, ma con l’intera città”. Si dichiarano poco interessati ad alimentare polemiche, ma ritengono opportuno illustrare brevemente i passaggi-chiave che hanno portato alla convenzione. “Un percorso autonomo: l’Assessorato provinciale ha avviato una procedura di selezione che ha avuto esito negativo, seguita da una proceduta negoziata che ha avuto ancora esito negativo; successivamente ha raccolto la richiesta del vecchio gestore di una revisione in aumento del contributo di 15mila euro (che ha ritenuto di non accogliere) e solo dopo è arrivata la nostra proposta, formalizzata chiedendo di assumere la gestione Canile-Rifugio”.

Della struttura di via Manfredonia vogliono rivoluzionare sia il software (la gestione delle attività, aprendo e le porte e puntando sulla “valenza sociale” del luogo), che l’hardware (ovvero la struttura, con tutti i suoi limiti). “Per questo aspetto ci impegneremo personalmente, promuovendo attività di raccolta fondi, pubblicità e sponsorizzazioni”, spiegano. “Tutto questo oltre alla promozione della pratica di affidi e adozioni (e non solo su Foggia) avvalendoci di professionalità riconosciute per gli abbinamenti adottante/adottato, ed alla lotta al randagismo, in città e nella sua cintura esterna, con un progetto regionale che prevede il capillare controllo dei cani in strada con chippatura e (se possibile) sterilizzazione”.

Sui progetti a forte valenza sociale, mantengono ancora stretto riserbo. Ma è al vaglio dell'associazione l'ipotesi di un progetto che - previa adeguata formazione - possa puntare al coinvolgimento dei detenuti del carcere di Foggia nelle attività della struttura. “Due differenti emarginazioni che si incontrano per un doppio reinserimento sociale”. Inoltre, da convenzione, l’associazione si impegna a predisporre campagne di informazione, educazione e sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali, e si impegna altresì a svolgere attività di supporto e Pet Therapy presso scuole, asili, case di riposo e carceri, oltre che a formare i volontari impegnati nella struttura e predisporre un Albo dei Volontari Zoofilo.

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