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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Istituti religiosi, chiudono tutti: è ecatombe a Foggia. “Morte decretata da tempo”

Chiudono il Santa Maria Regina di viale Colombo, il Sacro Cuore di via Napoli e il Concettina Figliolìa di via Gioberti. Suor Anna Monia Alfieri: "15 anni fa erano state chiamate ad anticipare la crisi"

Istituti religiosi: è ecatombe a Foggia. Lo scorso anno lo Scillitani, oggi il Santa Maria Regina e, a ruota, il liceo Sacro Cuore e l'istituto Concettina Figliolìa della suore canossiane. Chiuderanno anche questi ultimi. L'annuncio qualche giorni fa, nel corso di infuocati incontri con le famiglie degli studenti che non vogliono saperne di rinunciare alla continuità formativa dei loro figli. Insostenibilità economica la motivazione alla base dell'effetto domino. Le rette, anche importanti, non sono più sufficienti. Si chiude.

IL FIGLIOLIA CHIUDE. Il Figliolìa lo farà già a settembre. "La decisione della Reverenda Madre provinciale ci è stata comunicata ufficialmente lo scorso 16 gennaio, in una riunione straordinaria" si sfoga un genitore che chiede l'attenzione della stampa. L'Istituto, storico, che offriva servizio di scuola dell’infanzia e scuola primaria lascia circa ottanta bambini nell’ incertezza di una nuova collocazione ed otto insegnanti laici con famiglie e personale non docente. Per la verità, un'ancora di salvataggio è stata gettata dall'Istituto Marcelline, che ha già preso in carico tre docenti provenienti dalle scuole in crisi e avrebbe avviato interlocuzioni per allargare l'ingresso anche agli studenti, quantomeno per fare salva la continuità formativa, divenendo sempre più punto di riferimento, laico, in città.   

IL PROBLEMA E’ NAZIONALE. "Ci rendiamo conto che non è sicuramente una soluzione idonea a garantire la sopravvivenza delle scuole religiose, ma è qualcosa se si pensa al corpo scolastico che rischia di trovarsi per strada dopo anni di lavoro" commenta la rappresentante legale della scuola paritaria, suor Anna Monia Alfieri. Per lei, che è anche presidente della federazione delle scuole cattoliche paritarie per la Lombardia, nessuna sorpresa: "A questo punto si sarebbe arrivati prima o poi. E non solo a Foggia. Il problema, infatti, è nazionale" chiarisce, snocciolando le ragioni di cotanto default. "La crisi economica delle famiglie unita al calo delle vocazioni ma, soprattutto l'assenza di una oculata gestione delle risorse hanno creato, col tempo, squilibri economici e buchi di bilancio difficilmente sanabili, una parità scolastica ancora incompiuta" dichiara senza mezzi termini.

L’ALLARME 15 ANNI FA. "Già 15 anni fa queste scuole erano state chiamate ad anticipare la crisi che le avrebbe inevitabilmente investite modificandone, anzitutto, la gestione finanziaria e vestirsi di managerialità nella fedeltà alle ragioni di fondazione. Non è stato fatto. Si è creduto di poter continuare così all'infinito".

MORTE DECRETATA DA TEMPO. Quindi l'affondo contro la crisi "carismatica" degli istituti religiosi: "Non si tratta di crisi carismatica quanto piuttosto che la società è cambiata e con essa la modalità di esprimere il carisma delle scuole religiose che possono assurgere ad un ruolo profetico nelle realtà in cui vivono. Pensiamo ad esempio alla trasmissione del carisma ai collaboratori laici, alla buona gestione, al confronto con le istituzioni locali laiche. L’assenza di questa sfida raccolta rischia oggi di provocare la morte della scuola cattolica ancor prima di qualsivoglia annuncio ufficiale".

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