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La Cgil contro la reintroduzione dei 'voucher': "Siamo pronti ad una mobilitazione straordinaria"

Gesmundo: "Sarebbe una vera e propria presa in giro ai danni dei cittadini. Per questo Governo contano più le lobby dei lavoratori. Ne prendiamo atto ma non passerà sotto silenzio un atto gravissimo sotto il profilo istituzionale"

La Cgil contro la reintroduzione dei 'voucher', è pronta ad una mobilitazione straordinaria. Il sindacato chiama a raccolta tutti i cittadini per evitare quello che "si configura come una vero e proprio vulnus istituzionale, le cui conseguenze ricadranno sui lavoratori, soprattutto i più giovani, le principali vittime dei voucher, uno strumento odioso di precariato estremo che ha riguardato pesantemente anche la Puglia: tra il 2008 e il 2016 ne sono stati venduti oltre 16 milioni".

Ne è convinto Pino Gesmundo, segretario generale della confederazione pugliese, in relazione alle voci che vorrebbero il Parlamento pronto a discutere e approvare nelle prossime ore norme peggiorative e sostitutive dei voucher. “Tutte le Camere del Lavoro sono mobilitate, terremo incontri con i Prefetti e sit-in", spiega Gesmundo. "Come è noto un mese fa il parlamento ha approvato una legge che ha cancellato i voucher. Un atto conseguente alla straordinaria mobilitazione messa in campo della Cgil che ha raccolto milioni di firme a sostegno di un referendum abrogativo".

"Consultazione inizialmente prevista per il 28 maggio e cancellata dalla Consulta essendo state superate le richieste in esso contenute. E invece in queste ore il Governo e Parlamento preparano una colossale presa in giro del più grande sindacato italiano, di milioni di cittadini, della stessa Consulta”. Per il segretario della Cgil pugliese “grave che tutto questo avvenga inserendo norme sul mercato del lavoro in una manovra di bilancio. Un vero pretesto, senza alcuna discussione con le parti sociali come era naturale attendersi dopo la cancellazione".

"Evidentemente contano per questo Governo più alcune lobby che i cittadini e i lavoratori. Ne prendiamo atto ma non passerà sotto silenzio un atto gravissimo sotto il profilo istituzionale. Chiediamo ai parlamentari pugliesi di non rendersi complice di questa presa in giro. Così si pretende di aiutare l’impresa a investire sulle professionalità, sulla qualità? Questa è la strada per uscire dalla crisi in un paese dall’economia stagnante? Saremo da oggi e se serve ogni giorno nelle piazze e nei luoghi di lavoro a informare che il lavoro che immagina questo Governo è quello precario e povero dei voucher - conclude Gesmundo - Una condanna per milioni di uomini e donne e per la ripresa del Paese”.

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