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Mercato del Venerdì, guerra sui posteggi: il Prefetto chiede spiegazioni a Landella

E' di ieri la nota con cui il prefetto Massimo Mariani ha chiesto al sindaco di Foggia di chiarire alcuni aspetti della faccenda, così come richiesto da Unimpresa e Casambulanti

Mercato del Venerdì, sicurezza e riassegnazione dei posteggi. Entra in campo il Prefetto di Foggia e lo fa chiedendo spiegazioni urgenti direttamente al sindaco, “alla luce della paventata riassegnazione di posteggi che non possono essere forzatamente sottratti alla titolarità degli attuali concessionari, visto che non esistono le condizioni di legge per revoche così come non si possono riassegnare posteggi le cui concessioni ed autorizzazioni sono tutt’ora in corso di validità”. Una tesi sostenuta e portata avanti con decisione e fermezza dalle due primarie associazioni di categoria Unimpresa e Casambulanti.

Il Prefetto di Foggia, Massimo Mariani, con sua personale nota datata 13 novembre 2018 protocollo uscita dalla Prefettura Nr. 0047155, indirizzata al sindaco del comune di Foggia e per conoscenza alla Unimpresa Bat e al Comitato Casambulanti, chiede formalmente al sindaco di fornire notizie in merito a quanto rappresentato dagli esponenti. Nella fattispecie trattasi di nota informativa relativa alla mancata convocazione delle associazioni suddette da parte dell’Amministrazione comunale cui era stata formulata la richiesta ed in particolare la questione relativa alla delicata vicenda legata alla sicurezza dell’attuale area mercatale che sarebbe compromessa a causa dell’impianto carburanti Gpl.

Da Unimpresa e CasAmbulanti è il leader sindacale andriese, Savino Montaruli, a dichiarare: “ringrazio Sua Eccellenza il Prefetto di Foggia per l’interessamento rispetto ad una vicenda delicatissima che rischia di prendere una brutta piega, ancor peggiore di quanto non lo sia stato finora. A Foggia il rischio è che si facciano ulteriori danni rispetto al passato quando il miglior mercato del meridione d’Italia venne completamente distrutto e ridotto ai minimi storici con centinaia di concessionari che sono venuti meno. L’unica strada che il comune potrebbe ora percorrere è quella del trasferimento del mercato in altra area idonea ed urbana ma i tempi per fare ciò non si sono quindi il nostro timore più grande è che tutto venga buttato in politica e che diventi argomento da campagna elettorale. Spero soltanto che i “colleghi” non si facciano trascinare e non prestino il fianco. Da quello che ho avuto modo di ascoltare in un audio della recente riunione ho invece il timore che così possa non essere”.

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