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La cultura francoprovenzale e la cultura arbëreshe si incontrano a Faeto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice al primo gemellaggio francoprovenzale - arbëreshe, che si è tenuto a Faeto giovedì 4 giugno.

L'evento fortemente voluto dai due primi cittadini, rispettivamente Antonio Melillo, sindaco di Faeto -Foggia- e Donatella Martino, sindaco di Greci -Avellino-, è stato uno straordinario momento di incontro - confronto tra bambini e ragazzi depositari di culture minoritarie diverse, ma entrambe radicate sul territorio: quella francoprovenzale e quella arbëreshe.

I bambini e ragazzi arbëreshe dell'istituto comprensivo Don Lorenzo Milani di Greci arrivati già nella prima mattinata, sono stati festosamente accolti dal Dirigente scolastico prof. Pasquale Trivisonne, dagli insegnanti e dagli alunni francoprovenzali della scuola "A. Salandra - Don Maurilio De Rosa" di Faeto, con canti e racconti in lingua.

Gli studenti francoprovenzali hanno raccontato le loro origini, argomentando la diversità culturale, a partire dal Carlo d'Angiò e dai 200 soldati che si insediarono sui nostri monti nella seconda metà del 1200.

Diversa, anche se per certi tratti comune, la storia di Greci. Il nome Greci, pur comparendo dopo il 535, è fortemente legato alla storia del generale Skanderbeg, eroe nazionale d'Albania che tra il 1461 e il 1464 si trovava in Italia con un nutrito numero di valorosi Albanesi per aiutare Ferdinando d'Aragona contro d'Angiò. Una guarnigione di soldati albanesi fu lasciata sul territorio di Greci a difesa di eventuali incursioni di ribelli, poiché, nelle vicinanze c'erano due colonie francesi, Faeto e Celle San Vito, poco rassicuranti per gli Aragonesi a causa della loro origine. L'insediamento degli albanesi, tuttavia, fu completo quando i familiari dei suddetti soldati raggiunsero Greci e iniziarono la costruzione del nuovo paese, sostituendo il toponimo Greci con quello di Katundi, che nella lingua albanese significa "il paese o paese nativo".

Tutti insieme, gli studenti francoprovenzali e quelli arbëreshe, dopo aver consumato una lauta merenda, hanno visitato il centro storico di Faeto. Subito dopo, sono ripartiti per fare ritorno al paese, con la promessa di rivedersi nell'autunno, ma questa volta tutti a Greci.

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