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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

La compagnia delle opere di Foggia compie 25 anni

Mercoledì 27 giugno convegno sul Sud

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Il prossimo 27 giugno, a partire dalle ore 18, presso l’auditorium della Camera di Commercio, Compagnia delle Opere di Foggia, per aprire, le celebrazioni dei suoi 25 anni di attività sul territorio, organizza un incontro/dibattito dal tema molto importante per la ripartenza del SUD. Nell’incontro sarà proposta una nuova visione del territorio, attraverso l’analisi di nuove prospettive e nuove strategie di sviluppo. Il tutto sarà raccontato attraverso esperienze significative di giovani imprenditori che, con il loro lavoro appassionato e il loro talento, collaborano ogni giorno alla creazione e allo sviluppo di una nuova cultura d’impresa, in chiave innovativa. Importanti e significativi gli ospiti dell’evento: “Uomini e imprese in un SUD che cambia, esperienze a confronto” Interverranno: Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Presentazione del rapporto “Sussidiarietà e… giovani al Sud” Michele Frisoli, CEO di Manta Group “Ritornare al Sud innovando il metodo: l’esperienza dello statuto familiare” Giuseppe Savino, Founder di VaZapp’, tra gli esempi virtuosi di imprese al Sud. “Coltivare e condividere idee per produrre cambiamento” Bernhard Scholz, Presidente nazionale di Compagnia delle Opere “L’evoluzione della Compagnia delle Opere come fattore di crescita” Il dibattito sarà moderato da Luigi Angelillis Presidente di CDO Foggia. L’evento è completamente gratuito. Di seguito la lettera del presidente della CdO, Gigi Angelilli (in foto), in occasione dei 25 anni di attività sul territorio dell'associazione. Per quel desiderio di bene scoperto in tante storie “Perché tutto possa esistere”. Questo oggi è il claim di Compagnia delle Opere: una frase evocativa che ha segnato la Cdo fin dalle sue origini. Un invito, così apparentemente sproporzionato nella sua ampiezza di desiderio, che don Giussani fece ai primi che iniziarono l’avventura della Cdo, rispetto al quale ci siamo confrontati anche noi che decidemmo di iniziare l’esperienza dell’Associazione qui a Foggia. Abbiamo vissuto un’esperienza durante gli anni dell’università dove tutto era unito: lo studio, un interesse sociale, la vita affettiva, i rapporti con i genitori. Tutto era vissuto dentro un ideale grande, per il quale si dava tutto, il proprio tempo, il proprio impegno. Un ideale di bellezza, di giustizia, di unità della vita. Che tutto fosse all’altezza del nostro desiderio di giovani che avevano la vita davanti a se. Prima domanda: che facciamo? Torniamo? O restiamo nelle città che pure ci avevano ben accolto? Il desiderio era di tornare e tentare, provare a vivere di quella intensità, di quella bellezza che tanto ci aveva affascinati. Tornando, il primo aspetto da affrontare qual’era? Quello del lavoro! E allora perché non tentare di affrontare questa nuova avventura con lo stesso spirito, con lo stesso sguardo aperto che avevamo vissuto? Che facciamo allora? Proprio Giorgio Vittadini, mi disse: perché invece di pensare solo al tuo lavoro (lavoravo in banca), non provi a costruire una possibilità per tutti? Prova a fare la Cdo! Quella nuova esperienza che da poco iniziava a fare i suoi passi anche a Milano. Sicuramente non ne eravamo coscienti fino in fondo, ma ciascuno di noi ambiva a fare in modo che davvero ogni impresa potesse esistere dentro questo sguardo ideale ma concreto, che davvero ogni imprenditore potesse essere sostenuto nel suo tentativo coraggioso. Con tutta la nostra approssimazione e incoscienza, ovviamente! Non si trattava di risolvere i problemi di tutti, né di trovare una soluzione alle tante esigenze delle imprese di Capitanata. Si trattava invece di poter proporre un’amicizia operativa che nascesse e si alimentasse da quel criterio ideale che avevamo nell’esperienza cristiana del Movimento di Comunione e Liberazione. Per questo nacque l’esperienza della Cdo a Foggia, 25 anni fa. E cosi siamo cresciuti noi ed i nostri amici associati, in precisione, competenze, professionalità, ma soprattutto consapevolezza di se e del mercato. In questi anni, perciò, innanzitutto, abbiamo incontrato tante imprese, ma fondamentalmente abbiamo incontrato delle persone. Persone appassionate al loro lavoro, ogni giorno impegnate per far crescere le proprie imprese, nel tentativo di costruire un bene per se, per la propria famiglia, per tutti quelli che ci lavorano e per tutto il contesto sociale intorno. E’ per questo motivo che nella pubblicazione effettuata in occasione del venticinquesimo anniversario, abbiamo voluto raccontare, oltre alla storia dei nostri 25 anni, anche quella di alcune aziende associate. Sono storie molto diverse tra loro, qualcuna recente, qualche altra centenaria. Tutte però sono accomunate dallo stesso filo conduttore: il desiderio dell’imprenditore di poter realizzare qualcosa di bello, di “meglio”, per sé e per gli altri. Ogni impresa infatti, prima ancora che un'attività economica, è la concretizzazione di un desiderio di bene. Questo ha consentito la realizzazione del talento, della creatività di uomini e donne che, ogni giorno,andando oltre luoghi comuni, difficoltà e scetticismi, attraverso la crescita e lo sviluppo delle proprie imprese, tentano di realizzare questo desiderio di bene. Abbiamo pertanto voluto raccontare come sia possibile "recuperare la consapevolezza del valore dell’impresa come luogo sociale in cui si svolge una parte così importante della nostra stessa vita, in cui si esprimono e crescono i talenti e l’umanità di ciascuno" (“Fare impresa” – vademecum per le PMI a cura di Cdo). Con il rinnovato desiderio che l’impeto degli inizi possa essere la spinta propulsiva del domani, per fare in modo che questi 25 anni siano solo i primi di una lunga grande storia. In conclusione, voglio ringraziare tutti, ma proprio tutti quelli che sono in Cdo a Foggia: associati, struttura, organi associativi. Alcuni da 25 anni! Ma voglio ringraziare anche tutti quelli che poi hanno preso strade diverse perché anche con il loro contributo la Cdo Foggia, e noi stessi, siamo quelli che siamo.

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