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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Da Villabate a Foggia, l'invito alla Legalità di Ismaele La Vardera: "Il silenzio è dolo"

Il giovane giornalista di Telejato ha preso parte all'incontro organizzato alla Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia nell'aula magna dell'istituto Altamura

L’illegalità va denunciata, da tutti. Il silenzio, in questi casi, è dolo. E’ questo l’insegnamento del giovane giornalista Ismaele La Vardera, un coraggioso 21enne che, con una inchiesta trasmessa prima all'emittente siciliana Telejato, poi dalla nota trasmissione Mediaset 'Le Iene', ha indotto alle dimissioni il consiglio comunale di Villabate, a seguito dell'inchiesta sulle operazioni illecite rivelate da La Vardera.

Questa mattina, nell’aula magna dell’istituto Altamura, La Vardera ha incontrato tanti studenti foggiani di una manciata di anni più giovani di lui, confrontandosi con loro sul valore della legalità, nell’incontro organizzato dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia. Insieme al giornalista, anche Francesco Dal Maso, presidente della Consulta, Domenico Di Molfetta, docente referente della Consulta, e il presidente del Consiglio comunale di Foggia, Luigi Miranda.

 “Dobbiamo diventare tutti, in prima persona, protagonisti della lotta al malaffare e all’inciviltà” ha spiegato Landella, che dopo la proiezione del servizio si è complimentato con la Consulta per il tema dell'incontro, “fondamentale per la crescita delle giovani generazioni ma, più in generale, per lo sviluppo di una cittadinanza responsabile e artefice del proprio futuro. Dobbiamo eliminare questa distanza tra voi e la politica: dovete contribuire attivamente, con idee e comportamenti alla crescita della vostra città” ha aggiunto il primo cittadino.

“L’imporsi del principio di legalità serve a dare più sicurezza ai cittadini ma serve anche a creare condizioni migliori per lo viluppo economico: solo in un territorio dove si rispettano le leggi gli imprenditori sono disposti ad investire e a creare posti di lavoro e alimentare i processi economici. Ma questo principio si impone solo se ogni cittadino si fa parte attiva nel processo: deve essere la collettività, devono essere i singoli cittadini ad imporre il rispetto della legge, partendo dai comportamenti corretti individuali e dalla denuncia delle violazioni cui assistono”.

Così invece l'avvocato Miranda: “Il Consiglio comunale deve essere il luogo dove la legalità è prassi quotidiana. Il tradimento di questo compito è il tradimento dell’intera comunità cittadina rappresentata. Ma la legalità deve essere pratica corrente in ogni luogo e in ogni ambiente, a partire dalle scuole. Grande responsabilità va alla famiglia, ma la scuola innanzitutto e poi le Istituzioni e le associazioni hanno il dovere di sostenere le famiglie nel loro compito educativo.

“Rispetto del Codice della Strada e lotta all’abusivismo sono i primi atteggiamenti - semplici e a costo zero - da praticare per diffondere la legalità nella nostra città. La grande partecipazione di oggi, e l’esempio di Ismaele La Vardera, sono la prova che nei giovani esiste la tensione alla legalità. Esiste la voglia di pulizia, di rispetto delle regole, di onestà, di correttezza. È un segnale importante. Sono convinto che la Città di Foggia possa guardare con fiducia al futuro, avendo in voi già da oggi dei cittadini avveduti e corretti”.   

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